Da qualche mese ho scoperto d'essere affetta dalla sindrome di cushing
Gentili dottori
Ho 36 anni (s: F)e da qualche mese ho scoperto d'essere affetta dalla sindrome di cushing.
Il tutto è iniziato un anno e mezzo fà quando mi sono recata dal medico curante perché affetta da forte stanchezza e tachicardia persistente. Premetto che, essendo consocia di una società che opera nel mondo bancario e finaziario, lo stress non manca, anzi. Per questo motivo ho tardato a rivolgermi al medico (peraltro mia cugina); ero convinta fosse solo stanchezza. Anche il medico in primo momento è stato fuorviato dallo stress, ma quando ho iniziato ad avere problemi alla gola, difficoltà a parlare per la fatica che comportava mi ha fatto eseguire i dosaggi tiroidei. L'esito è stato immediato l'antitireoglulina era alle stelle, mentre i valori di FT3 ed FT4 ai minimi. L'esecuzione immediata di eco, ecocolor doppler ed agoaspirato poi hanno evidenziato ipotiroidismo e un piccolo nodulo colloide cistico. Ho iniziato subito l'assunzione della levotiroxina ed ho ripreso a vivere, con grnade sollievo della mia specialista.
Sembrava che tutto andasse per il verso giusto quando dopo un paio di mesi è ricomparsa la stanchezza, la tachicardia, l'ipertesione e diveniva impossibile controllare le oscillazioni di peso. Il mio attuale peso corporeo è di 87 kg (alta 1,70)e può variare di 4/5 (in più o in meno) con grande facilità. Mi definisco una spugna. Sono sempre stata sotto controllo dietetico, sempre seguita da specialisti. A quel punto l'endocrinologa ha voluto eseguire tutti i dosaggi ormonali. Da quella batteria di test è venuto fuori il cortisolo privo di ritmo circardiano con valore costante a 380 e l'ACTH leggermente sopra i valori normali.
A quel punto sotto suggerimento della specialista ho iniziato un DH in ospedale dove sono stata fatta a pezzetti. Sono stati eseguiti test a basse a ed alta dose di desamesatone, test al chr, test alla desmopressina (di questi ultimi due non ho ancora l'esito), RM al cranio, che ha avidenziato un micro adenoma all'Ipofisi, test a lunga durata della prolattina, TAC e scintigrafia ai surreni che ne hanno messo in luce una forte iperplasia bilaterale.
Visto i risultati delle indagini strumentali, considerato che persino il cortisolo salivare è alto, che il corisolo si mantiene sopra i 380, che anche la cortisolemia è alta e un'incremento dei valori della prolattina (con secrezione mammaria) la diagnosi è stata di adenoma ipofisario ACTH secernente con iperplasia bilaterale dei surreni. Dagli specialisti del DH non ho ancora avuto un indirizzo terapeutico (anche perché ancora in attesa dei due test di cui sopra) ma parlano già della necessità di dover ricorrere all'internvento.
A tutto questo va aggiunto che da due mesi sono sotto terapia anti ipertensiva con beta bloccanti, diuretici giornalieri e antiipertensivi (triatec 2,5); solo così riesco a tenere la pressione sotto i 130/90. Ma è vero che non esiste alternativa all'intervento poiché le terapie farmacologiche sono forti?
Esistono delle alternative?
Se dovessi arrivare all'intervento quali sono gli sviluppi futuri?
Se l'intervento è la sola via per stare meglio (visto che ogni giorno c'è una novità!! dolori articolari, facilità alle infezioni, epistassi continue) che ben venga ma mi sembra d'aver capito che l'adenoma può comunque recidivare.
Mi scuso per essermi allungata troppo e augurandovi un buon lavoro vi ringrazio anticipatamente.
Ho 36 anni (s: F)e da qualche mese ho scoperto d'essere affetta dalla sindrome di cushing.
Il tutto è iniziato un anno e mezzo fà quando mi sono recata dal medico curante perché affetta da forte stanchezza e tachicardia persistente. Premetto che, essendo consocia di una società che opera nel mondo bancario e finaziario, lo stress non manca, anzi. Per questo motivo ho tardato a rivolgermi al medico (peraltro mia cugina); ero convinta fosse solo stanchezza. Anche il medico in primo momento è stato fuorviato dallo stress, ma quando ho iniziato ad avere problemi alla gola, difficoltà a parlare per la fatica che comportava mi ha fatto eseguire i dosaggi tiroidei. L'esito è stato immediato l'antitireoglulina era alle stelle, mentre i valori di FT3 ed FT4 ai minimi. L'esecuzione immediata di eco, ecocolor doppler ed agoaspirato poi hanno evidenziato ipotiroidismo e un piccolo nodulo colloide cistico. Ho iniziato subito l'assunzione della levotiroxina ed ho ripreso a vivere, con grnade sollievo della mia specialista.
Sembrava che tutto andasse per il verso giusto quando dopo un paio di mesi è ricomparsa la stanchezza, la tachicardia, l'ipertesione e diveniva impossibile controllare le oscillazioni di peso. Il mio attuale peso corporeo è di 87 kg (alta 1,70)e può variare di 4/5 (in più o in meno) con grande facilità. Mi definisco una spugna. Sono sempre stata sotto controllo dietetico, sempre seguita da specialisti. A quel punto l'endocrinologa ha voluto eseguire tutti i dosaggi ormonali. Da quella batteria di test è venuto fuori il cortisolo privo di ritmo circardiano con valore costante a 380 e l'ACTH leggermente sopra i valori normali.
A quel punto sotto suggerimento della specialista ho iniziato un DH in ospedale dove sono stata fatta a pezzetti. Sono stati eseguiti test a basse a ed alta dose di desamesatone, test al chr, test alla desmopressina (di questi ultimi due non ho ancora l'esito), RM al cranio, che ha avidenziato un micro adenoma all'Ipofisi, test a lunga durata della prolattina, TAC e scintigrafia ai surreni che ne hanno messo in luce una forte iperplasia bilaterale.
Visto i risultati delle indagini strumentali, considerato che persino il cortisolo salivare è alto, che il corisolo si mantiene sopra i 380, che anche la cortisolemia è alta e un'incremento dei valori della prolattina (con secrezione mammaria) la diagnosi è stata di adenoma ipofisario ACTH secernente con iperplasia bilaterale dei surreni. Dagli specialisti del DH non ho ancora avuto un indirizzo terapeutico (anche perché ancora in attesa dei due test di cui sopra) ma parlano già della necessità di dover ricorrere all'internvento.
A tutto questo va aggiunto che da due mesi sono sotto terapia anti ipertensiva con beta bloccanti, diuretici giornalieri e antiipertensivi (triatec 2,5); solo così riesco a tenere la pressione sotto i 130/90. Ma è vero che non esiste alternativa all'intervento poiché le terapie farmacologiche sono forti?
Esistono delle alternative?
Se dovessi arrivare all'intervento quali sono gli sviluppi futuri?
Se l'intervento è la sola via per stare meglio (visto che ogni giorno c'è una novità!! dolori articolari, facilità alle infezioni, epistassi continue) che ben venga ma mi sembra d'aver capito che l'adenoma può comunque recidivare.
Mi scuso per essermi allungata troppo e augurandovi un buon lavoro vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Studio: via Roma 10- Gorgonzola (Mi)
Tel. +39-02-95302424 / 333-3164013
Fax +39-0363-596670
Gentile Utente 1584,
ho visto stamane la sua richeista di consulto e mi scuso se solo adesso riesco a risponderle.
Ho letto la sua lettera e mi sembra che la condizione patologica che lei descrive si attribuibile a "Malattia di Cushing (MdC)" piuttosto che a "Sindrome di Cushing SdC)".
La MdC costituisce il 60-70% del totale dei casi di SdC, con un rapporto F/M di 4:1 e si presenta tra i 20 ed i 40 anni di età; nel 90% dei pazienti si riscontrano microadenomi ipofisari, < 5mm., ACTH secernenti ed iperplasia surrenalica secondaria.
Raramente nella MdC si osservano ipopotassiemia, anemia, iperpigmentazione (presenti invece nella sindrome da ACTH ectopico-SdC), né franca virilizzazione (frequente nei tumori surrenalici-SdC).
Purtoppo nei dati da lei riportati, mancano, per una conferma assoluta, idati dei test con il desametasone, con il CRH e con il metopirone.
La terapia di elezione è chirurgica, con il 90% di successo ed il 10-20% di recidive; si può talvolta avere dopo l'intervento un iposurrenalismo secondario, che avrebbe giovamento da un trattamento sostitutivo steroideo, ma che comunque regredisce completamente nel giro di 6/18 mesi.
La terapia farmacologica può avvalersi di sostanze che inibiscono la produzione di steroidi (aminoglutetimide, metopirone, mitotano, kenoconazolo), ma che richiede una prcisa attenzione medica, una accurata diligenza da parte del paziente e che comunque ha una efficacia relativa nel tempo.
Grazie per l'attenzione postami.
Voglia gradire i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
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Specialista in Medicina Nucleare
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Gentile Utente 1584,
ho visto stamane la sua richeista di consulto e mi scuso se solo adesso riesco a risponderle.
Ho letto la sua lettera e mi sembra che la condizione patologica che lei descrive si attribuibile a "Malattia di Cushing (MdC)" piuttosto che a "Sindrome di Cushing SdC)".
La MdC costituisce il 60-70% del totale dei casi di SdC, con un rapporto F/M di 4:1 e si presenta tra i 20 ed i 40 anni di età; nel 90% dei pazienti si riscontrano microadenomi ipofisari, < 5mm., ACTH secernenti ed iperplasia surrenalica secondaria.
Raramente nella MdC si osservano ipopotassiemia, anemia, iperpigmentazione (presenti invece nella sindrome da ACTH ectopico-SdC), né franca virilizzazione (frequente nei tumori surrenalici-SdC).
Purtoppo nei dati da lei riportati, mancano, per una conferma assoluta, idati dei test con il desametasone, con il CRH e con il metopirone.
La terapia di elezione è chirurgica, con il 90% di successo ed il 10-20% di recidive; si può talvolta avere dopo l'intervento un iposurrenalismo secondario, che avrebbe giovamento da un trattamento sostitutivo steroideo, ma che comunque regredisce completamente nel giro di 6/18 mesi.
La terapia farmacologica può avvalersi di sostanze che inibiscono la produzione di steroidi (aminoglutetimide, metopirone, mitotano, kenoconazolo), ma che richiede una prcisa attenzione medica, una accurata diligenza da parte del paziente e che comunque ha una efficacia relativa nel tempo.
Grazie per l'attenzione postami.
Voglia gradire i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
[#3]
Ex utente
Gentile dottore la ringrazio per la sua risposta. Non ho riposto prima perché in attesa di esguire la visita neurochiurugica. Dalla visita è emersa la necessità di esguire l'intervento, peraltro in tempi brevi.
I test ai quali Lei faceva riferimento hanno dato conferma della malattia di Cushing (non ne ricordo i valori).
Cosa succederà dopo l'intervento? suppongo che il sistema endocrino dovrà riallinearsi! Presumo, inoltre che tutto questo dovrà essere gestito sotto il profilo endocrinologico. In realtà spero proprio che sia così, visto che con gli specialisti attuali sono riuscita ad instaurare un buon rapporto.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
I test ai quali Lei faceva riferimento hanno dato conferma della malattia di Cushing (non ne ricordo i valori).
Cosa succederà dopo l'intervento? suppongo che il sistema endocrino dovrà riallinearsi! Presumo, inoltre che tutto questo dovrà essere gestito sotto il profilo endocrinologico. In realtà spero proprio che sia così, visto che con gli specialisti attuali sono riuscita ad instaurare un buon rapporto.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
[#4]
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Studio: via Roma 10- Gorgonzola (Mi)
Tel. +39-02-95302424 / 333-3164013
Fax +39-0363-596670
Gentile Utente 1584,
le rispondo adesso, perché solo ora mi sono accorto di una sua ulteriore lettera.
Stia tranquilla che, come le ho detto nella mia precedente, con o senza cura l'iposurrenalismo secondario scompare (ovviamente in tempi brevi con la terapia sostitutiva steroidea).
E' fondamentale, nei casi come i suoi, il rapporto fiduciario con il Medico curante, che, in tal caso, deve essere uno Specialista Endocrinologo ed avere buoni rapporti, così come lei ha descritto, è proprio importante.
Cordialità ed auguri.
Dottor Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
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Gentile Utente 1584,
le rispondo adesso, perché solo ora mi sono accorto di una sua ulteriore lettera.
Stia tranquilla che, come le ho detto nella mia precedente, con o senza cura l'iposurrenalismo secondario scompare (ovviamente in tempi brevi con la terapia sostitutiva steroidea).
E' fondamentale, nei casi come i suoi, il rapporto fiduciario con il Medico curante, che, in tal caso, deve essere uno Specialista Endocrinologo ed avere buoni rapporti, così come lei ha descritto, è proprio importante.
Cordialità ed auguri.
Dottor Giuseppe Ielo
[#5]
Ex utente
Gentile dr.Ielo,
Torno nuovamente a disturbarla e per questo mi scuso in anticipo, ma ultimamente non sono stata molto in forma. Sono nuovamente in preda a tachicardia e dietro suggerimento della specilista ho eseguito i dosaggi di FT3, FT4 e TSH per escludere una crisi tireotossica.
I risultati sono:
TSH 0,88 mIU/ml(val. rif. 0,20 - 5);
FT3 2,51 pg/ml (1,80 - 4);
FT4 1,27 ng/dl (0,70 - 1,70).
poiché dovrò attendere ancora qualche giorno prima di incontrare il medico, mi chiedevo se poteva darmi un parere a proposito.
Cardiali saluti
Torno nuovamente a disturbarla e per questo mi scuso in anticipo, ma ultimamente non sono stata molto in forma. Sono nuovamente in preda a tachicardia e dietro suggerimento della specilista ho eseguito i dosaggi di FT3, FT4 e TSH per escludere una crisi tireotossica.
I risultati sono:
TSH 0,88 mIU/ml(val. rif. 0,20 - 5);
FT3 2,51 pg/ml (1,80 - 4);
FT4 1,27 ng/dl (0,70 - 1,70).
poiché dovrò attendere ancora qualche giorno prima di incontrare il medico, mi chiedevo se poteva darmi un parere a proposito.
Cardiali saluti
[#6]
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
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Fax +39-0363-596670
Gentile Utente 1584,
per quanto concerne la possibilità che le sue crisi tachicardiche siano di origine tiroidea, gli esami di laboratorio sembrano smentire tale ipotesi; bene ha fatto il Medico che glieli ha prescritti, permettendo così di escludere la pertinenza triroidea nei suoi disturbi cardiologici.
Purtroppo una delle manifestazioni più frequenti del Cushing (ipertensione nell'ottanta per cento dei casi) si acompagna a sgradevoli sensazioni e presenze di alterato battito cardiaco.
Segua il suo Endocrinologo ed abbia fiducia.
Mi interpelli ogni qualvolta ne senta il bisogno: il fatto che poi le risponda tardivamente, è che non si ha la possibilità, dovrò chiedere a tal proposito a medicItalia come si può risolvere il problema, di verificatre che vi sono nuove richieste da parte di "vecchi" pazienti.
Auguri e cordiali saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
P.S. Lei, come tutti gli altri pazienti, non disturba mai.
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
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Gentile Utente 1584,
per quanto concerne la possibilità che le sue crisi tachicardiche siano di origine tiroidea, gli esami di laboratorio sembrano smentire tale ipotesi; bene ha fatto il Medico che glieli ha prescritti, permettendo così di escludere la pertinenza triroidea nei suoi disturbi cardiologici.
Purtroppo una delle manifestazioni più frequenti del Cushing (ipertensione nell'ottanta per cento dei casi) si acompagna a sgradevoli sensazioni e presenze di alterato battito cardiaco.
Segua il suo Endocrinologo ed abbia fiducia.
Mi interpelli ogni qualvolta ne senta il bisogno: il fatto che poi le risponda tardivamente, è che non si ha la possibilità, dovrò chiedere a tal proposito a medicItalia come si può risolvere il problema, di verificatre che vi sono nuove richieste da parte di "vecchi" pazienti.
Auguri e cordiali saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
P.S. Lei, come tutti gli altri pazienti, non disturba mai.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 51k visite dal 18/09/2003.
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