Parere su eco e dosaggi tiroidei
Gentili dottori, sono una donna di 43 anni, vi riassumo brevemente la mia situazione per chiedervi poi un parere sulle analisi più recenti.
Nel 1995 diagnosticato casualmente un nodulo tiroideo di 2 cm, mi rivolgo a un endocrinologo che prescrive i dosaggi (TSH 0,01) e scintigrafia (nodulo caldo, mancata soppressione dopo T3). Anticorpi anti TPO e anti TG negativi. Mi viene consigliato di controllarmi periodicamente e basta.
Situazione invariata fino a marzo 1998, quando gli anticorpi anti TPO risultano altissimi (> 1000), gli anti TG sempre negativi e il TSH leggermente aumentato (1,6). Di nuovo il consiglio è di controllarmi periodicamente e basta.
I successivi controlli mostrano sempre la stessa situazione: TSH oscillante tra 0,8 e 2 (2 solo una volta), anticorpi anti TPO sempre superiori a 1000, anti TG sempre negativi.
Un'ecografia a dicembre 2000 conferma il vecchio nodulo, al quale se ne aggiunge un altro piccolino ("Tiroide in sede, di volume nei limiti della norma, a margini regolari ed ecostruttura disomogenea. Si rilevano due aree ad ecostruttura mista iso-iperecogena, a margini regolari, con alone ipoecogeno periferico di 22 x 10 x 14 nel terzo superiore del lobo di destra e di 10 x 6 mm nel terzo medio del lobo di sinistra. Trachea in asse. Non linfoadenopatie locoregionali").
Continuo a fare i soliti dosaggi periodici e i risultati sono sempre gli stessi.
Arriviamo a questa settimana. Una nuova endocrinologa mi prescrive i dosaggi, con l'aggiunta di alcune cose mai fatte prima, e una nuova eco. Riporto gli esiti:
FT3 3,1 pg/ml
FT4 1,7 ng/dl
TSH 2,3 mU/ml
anti TPO 205,7 U/ml
anti TG 30,7 U/ml
anti recettori del TSH 7,7 U/l [mai dosati prima]
HTG 136 ng/ml [mai dosata prima]
calcitonina 4,4 picog/ml [mai dosata prima]
Referto ecografico: "Tiroide in sede, dimensioni nella norma, ad ecostruttura finemente disomogenea, con profilo conservato, margini regolari. Lobo destro presenza di formazione nodulare in sede ant-mediana, di dimensioni 21,3 x 17 x 23 mm, a margini regolari, iso-ipoecogeno, polilobulato, con alcuni spot vascolari intralesionali. Lobo sinistro presenza di formazione nodulare in regione mediana, isoecogena, a margini regolari di dimensioni 7 x 6 x 10 mm priva di spot vascolari interni. Presenza di LFN laterocervicali a sin di diametro massimo 15,9 mm. Trachea in asse."
Per quanto ne capisco, noto un discreto cambiamento rispetto agli anni precedenti: TSH aumentato, anticorpi anti TPO diminuiti, tireoglobulina altissima (ma non ho riferimenti precedenti)... Inoltre mi imprensierisce il referto dell'ecodoppler, che mi sembra indicare una situazione peggiore rispetto alle eco precedenti. L'ecografista ha commentato che lui avrebbe fatto un agoaspirato già anni fa, anzi avrebbe già tolto la tiroide...
In attesa di sentire la mia dottoressa, gradirei un vostro parere sulla situazione e, in particolare, su quanto devo preoccuparmi considerato che mio padre ha avuto un carcinoma tiroideo (non so di che tipo).
Nel 1995 diagnosticato casualmente un nodulo tiroideo di 2 cm, mi rivolgo a un endocrinologo che prescrive i dosaggi (TSH 0,01) e scintigrafia (nodulo caldo, mancata soppressione dopo T3). Anticorpi anti TPO e anti TG negativi. Mi viene consigliato di controllarmi periodicamente e basta.
Situazione invariata fino a marzo 1998, quando gli anticorpi anti TPO risultano altissimi (> 1000), gli anti TG sempre negativi e il TSH leggermente aumentato (1,6). Di nuovo il consiglio è di controllarmi periodicamente e basta.
I successivi controlli mostrano sempre la stessa situazione: TSH oscillante tra 0,8 e 2 (2 solo una volta), anticorpi anti TPO sempre superiori a 1000, anti TG sempre negativi.
Un'ecografia a dicembre 2000 conferma il vecchio nodulo, al quale se ne aggiunge un altro piccolino ("Tiroide in sede, di volume nei limiti della norma, a margini regolari ed ecostruttura disomogenea. Si rilevano due aree ad ecostruttura mista iso-iperecogena, a margini regolari, con alone ipoecogeno periferico di 22 x 10 x 14 nel terzo superiore del lobo di destra e di 10 x 6 mm nel terzo medio del lobo di sinistra. Trachea in asse. Non linfoadenopatie locoregionali").
Continuo a fare i soliti dosaggi periodici e i risultati sono sempre gli stessi.
Arriviamo a questa settimana. Una nuova endocrinologa mi prescrive i dosaggi, con l'aggiunta di alcune cose mai fatte prima, e una nuova eco. Riporto gli esiti:
FT3 3,1 pg/ml
FT4 1,7 ng/dl
TSH 2,3 mU/ml
anti TPO 205,7 U/ml
anti TG 30,7 U/ml
anti recettori del TSH 7,7 U/l [mai dosati prima]
HTG 136 ng/ml [mai dosata prima]
calcitonina 4,4 picog/ml [mai dosata prima]
Referto ecografico: "Tiroide in sede, dimensioni nella norma, ad ecostruttura finemente disomogenea, con profilo conservato, margini regolari. Lobo destro presenza di formazione nodulare in sede ant-mediana, di dimensioni 21,3 x 17 x 23 mm, a margini regolari, iso-ipoecogeno, polilobulato, con alcuni spot vascolari intralesionali. Lobo sinistro presenza di formazione nodulare in regione mediana, isoecogena, a margini regolari di dimensioni 7 x 6 x 10 mm priva di spot vascolari interni. Presenza di LFN laterocervicali a sin di diametro massimo 15,9 mm. Trachea in asse."
Per quanto ne capisco, noto un discreto cambiamento rispetto agli anni precedenti: TSH aumentato, anticorpi anti TPO diminuiti, tireoglobulina altissima (ma non ho riferimenti precedenti)... Inoltre mi imprensierisce il referto dell'ecodoppler, che mi sembra indicare una situazione peggiore rispetto alle eco precedenti. L'ecografista ha commentato che lui avrebbe fatto un agoaspirato già anni fa, anzi avrebbe già tolto la tiroide...
In attesa di sentire la mia dottoressa, gradirei un vostro parere sulla situazione e, in particolare, su quanto devo preoccuparmi considerato che mio padre ha avuto un carcinoma tiroideo (non so di che tipo).
[#1]
Gentile Utente,
sulla scorta degli esami eseguiti nel corso degi anni si evidenzia una chiara malattia autoimmune tiroidea attualmente eumetabolica ma con posiività per anticorpi antirecettore del TSH ed antiperossidasi. IL consiglio clinico è di ripetere una scintigrafia tiroidea e l'opportuna esecuzione di un agoaspirato tiroideo, esecuzioni strumentali necessarie per la impostazione terapeutica ragionata. Una domanda: qual'è stata la sintomatologia nel corso degli anni e qual'è stata la sua evoluzione?
Saluti
sulla scorta degli esami eseguiti nel corso degi anni si evidenzia una chiara malattia autoimmune tiroidea attualmente eumetabolica ma con posiività per anticorpi antirecettore del TSH ed antiperossidasi. IL consiglio clinico è di ripetere una scintigrafia tiroidea e l'opportuna esecuzione di un agoaspirato tiroideo, esecuzioni strumentali necessarie per la impostazione terapeutica ragionata. Una domanda: qual'è stata la sintomatologia nel corso degli anni e qual'è stata la sua evoluzione?
Saluti
[#2]
Utente
Anzitutto grazie per la sua risposta.
La sintomatologia non è mai stata pronunciata, ma direi che è sempre stata - ed è tuttora - quella tipica dell'ipertirodismo: buon appetito ma difficoltà a ingrassare (1,64 cm per 50 chili scarsi), tachicardia, iperattività. Niente insonnia né disturbi mestruali.
Per quanto riguarda gli esami consigliati il mio unico dubbio è se posso tranquillamente rinviarli di qualche mese (come preferirei per una serie di ragioni personali) o se c'è motivo di urgenza e di allarme.
La sintomatologia non è mai stata pronunciata, ma direi che è sempre stata - ed è tuttora - quella tipica dell'ipertirodismo: buon appetito ma difficoltà a ingrassare (1,64 cm per 50 chili scarsi), tachicardia, iperattività. Niente insonnia né disturbi mestruali.
Per quanto riguarda gli esami consigliati il mio unico dubbio è se posso tranquillamente rinviarli di qualche mese (come preferirei per una serie di ragioni personali) o se c'è motivo di urgenza e di allarme.
[#3]
Gentile Utente,
l'indicazione alla esecuzione degli esami indicati deve essere effettuata nel breve periodo stante l'alterazione linfonodale(non precisata se di natura reattiva). Il consiglio è di eseguirli per una migliore definizione diagnostica e terapeutica.
l'indicazione alla esecuzione degli esami indicati deve essere effettuata nel breve periodo stante l'alterazione linfonodale(non precisata se di natura reattiva). Il consiglio è di eseguirli per una migliore definizione diagnostica e terapeutica.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 10/11/2006.
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