Nodulo alla tiroide tir3a

Buongiorno,
Mi è stato diagnosticato un nodulo alla tiroide.
Il referto ecografico scrive "Tiroide di dimensioni comprese nei limiti della norma; nel contesto del lobo tiroideo di sinistra al terzo medio circa si conferma la presenza di formazione nodulare solida ipoecogena, delimitata da orletto ipoecogeno, del diametro di 1, 1 cm; essa appare riccamente vascolarizzata all'esame con eco-color Doppler".

Dopo la diagnosi ho fatto l'agoaspirato con seguente diagnosi "Strisci ematici comprendenti aggregati tireocitari iperplastici, con occasionale metaplasia ossifila e lievi atipie citonucleari.
Sul fondo colloide, emosiderofagi e rare cellule giganti multinucleate.
Categoria diagnostica Tir3A".

Ho consultato due endocrinologi, il primo mi ha confermato un approccio chirurgico, l'altro un follow-up.

Vorrei chiedere gentilmente cosa ne pensate perché ad oggi mi trovo molto confusa.

Spero in un vostro riscontro quanto prima e nel frattempo colgo l'occasione per porgere distinti saluti.

Maddalena Caruso
[#1]
Prof. Maurizio Gasperi Endocrinologo, Geriatra 17
gentile signora, comprendo la sua confusione, ma purtroppo è incappata in una di quelle condizioni "borderline" che non aiutano le persone a prendere decisioni condivise.
premetto che i tumori della tiroide sono nella maggior parte dei casi molto poco aggressivi, per cui, negli anni, si è andata consolidando una strategia più attendistica
grazie alla citologia (che si basa sulle caratteristiche morfologiche delle cellule prelevate e sulla loro disposizione nello spazio) è possibile attualmente prevedere con una buona approssimazione la classe di rischio di un nodulo tiroideo. classificazioni internazionali permettono di attribuire una quasi certa benignità (TIR2) o malignità (TIR 4 e 5). rimangono le condizioni di materiale insufficiente (TIR1 > ripetizione di esame) e diagnosi incerta (TIR3). TIR 3 corrisponde più o meno ad un 30% di possibilità di neoplasia e fino a non molto tempo fa portava direttamente all' intervento chirurgico. attualmente, in centri più sensibilizzati, lo sforzo diagnostico ed il senso di responsabilità dell'anatomo patologo hanno portato ad una sottoclassificazione di TIR3, con diversi suggerimenti prognostici e terapeutici: TIR3A (sospetto di neoplasia circa 10%: consigliato follow up), TIR3B (sospetto circa 50%: consigliato intervento). tutto ciò però deve poi essere calato nella realtà perchè intervengono altri fattori quali la volontà del paziente, il contesto logistico, le professionalità a disposizione, la familiarità, il sesso, la presenza di altri noduli, le caratteristiche ecografiche ...
l'ultima decisione quindi spetta al Paziente, in accordo con l'endocrinologo curante
la saluto cordialmente

Prof. Maurizio GasperI
www.mauriziogasperi.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie infinite Prof. Gasperi,
Ho letto la sua risposta e mi sembra di capire che la mia situazione sia da determinare. Le chiedo solo un chiarimento : il tipo di nodulo che mi hanno riscontrato e le caratteristiche ecografiche possono portare a pensare ad un approccio di quale tipo?
Cordialmente
[#3]
Prof. Maurizio Gasperi Endocrinologo, Geriatra 17
molto probabilmente mi orienterei verso una vigile attesa. La decisione però deve tener conto di tutti i fattori elencati ed implica un rapporto diretto medico-paziente
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