Iperprolattinemia
Buongiorno
sono una donna di 37 anni.
E scrivo in merito alla possibilità di un consulto dovuto a valori di prolattina alti.
Premessa, soffro di ipotiroidismo subclinico da 11 anni in cura da sempre con eutirox 50, valori sempre nei range di riferimento, tranne ovviamente nelle 2 gravidanze avute.
A novembre sono risultata positiva al COVID -19, negativizzata dopo 28 gg, con presenza di sintomi ma gestiti e curati a casa con assunzioni di antiinfiammatori e cortisone.
In concomitanza col virus e anche dopo, sino ad oggi praticamente, ho iniziato ad avere disturbi vari, che ho però da sempre voluto collegare a postumi del virus, quali: tachicardia, brividi, nausea, sudorazioni notturne, cefalea e alterazioni del ciclo (accorciamento dei giorni) e in più ho notato da subito un incremento delle dimensioni del seno e circa a 10 gg prima del ciclo, un ulteriore rigonfiamento accompagnato da dolore.
Ne ho parlato con il mio medico, cui mi ha prescritto vari esami, in cui sono comparsi alterati TSH, PROLATTINA e appena poco il TESTOSTERONE:
TSH 5, 390 U/mL 0, 27 ---- 4, 20 -FT3 e FT4 nella norma
PRL 1.456 lU/mL 127 ------ 637
Testosterone 1, 37 ng/mL 0, 1 --- 0, 9
questi esami sono stati fatti 2 giorni dopo la fine delle mestruazioni
in prima battuta il mio medico curante mi ha anticipato di dover eseguire una risonanza magnetica per escludere malfunzionamenti dell'ipofisi.
Ovviamente lasciando che fosse un endocrinologo a ritenere opportuno o meno.
Per cui sono stata dal mio endocrinologo cui mi ha effettivamente consigliato di procedere con risonanza e controllo per il campo visivo per sospetto adenoma, poichè ha ritenuto che dei valori così alti non siano correlati a un discorso di stress da ago, anche se poi mi ha comunque prescritto nuovamente esami della prolattina nei diversi tempi.
L'ecografia tiroidea ha evidenziato linfonodi un pò infiammati ma a sua detta nulla di preoccupante, mi ha aumentato il dosaggio eutirox nel fine settimana a 75 mg.
Francamente mi sono un po allertata per il discorso di un eventuale adenoma ipofisario, che comunque laddove ci possa essere so che è un discorso benigno e serenamente gestibile, però ovviamente sono un pò preoccupata.
,
Ecco perchè vorrei un vostro consulto o parere a riguardo.
E inoltre, la mia domanda, magari stupida, ma vi può essere una correlazione con tutto questo mio scompenso e disturbi, con il discorso COVID?
Grazie mille
sono una donna di 37 anni.
E scrivo in merito alla possibilità di un consulto dovuto a valori di prolattina alti.
Premessa, soffro di ipotiroidismo subclinico da 11 anni in cura da sempre con eutirox 50, valori sempre nei range di riferimento, tranne ovviamente nelle 2 gravidanze avute.
A novembre sono risultata positiva al COVID -19, negativizzata dopo 28 gg, con presenza di sintomi ma gestiti e curati a casa con assunzioni di antiinfiammatori e cortisone.
In concomitanza col virus e anche dopo, sino ad oggi praticamente, ho iniziato ad avere disturbi vari, che ho però da sempre voluto collegare a postumi del virus, quali: tachicardia, brividi, nausea, sudorazioni notturne, cefalea e alterazioni del ciclo (accorciamento dei giorni) e in più ho notato da subito un incremento delle dimensioni del seno e circa a 10 gg prima del ciclo, un ulteriore rigonfiamento accompagnato da dolore.
Ne ho parlato con il mio medico, cui mi ha prescritto vari esami, in cui sono comparsi alterati TSH, PROLATTINA e appena poco il TESTOSTERONE:
TSH 5, 390 U/mL 0, 27 ---- 4, 20 -FT3 e FT4 nella norma
PRL 1.456 lU/mL 127 ------ 637
Testosterone 1, 37 ng/mL 0, 1 --- 0, 9
questi esami sono stati fatti 2 giorni dopo la fine delle mestruazioni
in prima battuta il mio medico curante mi ha anticipato di dover eseguire una risonanza magnetica per escludere malfunzionamenti dell'ipofisi.
Ovviamente lasciando che fosse un endocrinologo a ritenere opportuno o meno.
Per cui sono stata dal mio endocrinologo cui mi ha effettivamente consigliato di procedere con risonanza e controllo per il campo visivo per sospetto adenoma, poichè ha ritenuto che dei valori così alti non siano correlati a un discorso di stress da ago, anche se poi mi ha comunque prescritto nuovamente esami della prolattina nei diversi tempi.
L'ecografia tiroidea ha evidenziato linfonodi un pò infiammati ma a sua detta nulla di preoccupante, mi ha aumentato il dosaggio eutirox nel fine settimana a 75 mg.
Francamente mi sono un po allertata per il discorso di un eventuale adenoma ipofisario, che comunque laddove ci possa essere so che è un discorso benigno e serenamente gestibile, però ovviamente sono un pò preoccupata.
,
Ecco perchè vorrei un vostro consulto o parere a riguardo.
E inoltre, la mia domanda, magari stupida, ma vi può essere una correlazione con tutto questo mio scompenso e disturbi, con il discorso COVID?
Grazie mille
[#1]
Il quesito è molto interessante
La prolattina proviene dall ipofisi ed e’ mantenuta nel range di normalità grazie alla produzione costante di dopamina da parte dell ipotalamo
Aumenta in gravidanza ed allattamento, per farmaci che riducono l’azione della dopamina, per adenomi ipofisari prolattinosecernenti ma anche per cause organiche che riducano la secrezione di dopamina per compressione/stiramento del peduncolo ipofisario (esiti di traumi, sella vuota, ipofisiti, etc) e per ipotiroidismo (in una piccola percentuale di casi)
Necessaria quindi la RMN.
Se tutto veramente negativo rimangono da escludere aspetti laboratoristici (dosaggio MACROPROLATTINA, molecola NON attiva biologicamente ma dosabile ) ed infine .. lo stress
Interessante il rapporto con il COVID Sto vedendo Pazienti con alterazioni funzionali ipofisarie di grado lieve e progressivamente in regressione. Sappiamo ancora poco del virus. È possibile che crei situazioni, verosimilmente temporanee, di sofferenza a livello anche della ghiandola ipofisaria, come già documentato per altre ghiandole endocrine come la tiroide
La prolattina proviene dall ipofisi ed e’ mantenuta nel range di normalità grazie alla produzione costante di dopamina da parte dell ipotalamo
Aumenta in gravidanza ed allattamento, per farmaci che riducono l’azione della dopamina, per adenomi ipofisari prolattinosecernenti ma anche per cause organiche che riducano la secrezione di dopamina per compressione/stiramento del peduncolo ipofisario (esiti di traumi, sella vuota, ipofisiti, etc) e per ipotiroidismo (in una piccola percentuale di casi)
Necessaria quindi la RMN.
Se tutto veramente negativo rimangono da escludere aspetti laboratoristici (dosaggio MACROPROLATTINA, molecola NON attiva biologicamente ma dosabile ) ed infine .. lo stress
Interessante il rapporto con il COVID Sto vedendo Pazienti con alterazioni funzionali ipofisarie di grado lieve e progressivamente in regressione. Sappiamo ancora poco del virus. È possibile che crei situazioni, verosimilmente temporanee, di sofferenza a livello anche della ghiandola ipofisaria, come già documentato per altre ghiandole endocrine come la tiroide
Prof. Maurizio GasperI
www.mauriziogasperi.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.2k visite dal 11/02/2021.
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