Le mie analisi sono sballate ad aprile questi erano i miei risultati
Cari medici Vi scrivo per sapere se la tiroide di hascimoto può dare problemi di colesterolo, visto che le mie analisi sono sballate ad aprile questi erano i miei risultati
colesterolo 288 mg/dl 160-240
coleterolo frazioni
hdl 53 mg/dl >40
203 mg/dl <175
tsh 1,39 mcui/ml 0,35-4,50
ft4 1,39 ng/dl 0,90-1,70
ft3 3,3 pg/ ml
Effettuata la visita dal mio dottore mi ha aumentato eutirox da 0,50 siamo passati a 0,625 al giorno oltre ad una dieta alimentare (evitare i grassi e perdere peso perchè dall'utima visita ero ingrassata 3,5 kg), ripetendo le analisi ad agosto questi sono i risultati
colesterolo 256 mg/dl 160-240
coleterolo frazioni
hdl 48 mg/dl >40
177 mg/dl <175
tsh 1,22 mcui/ml 0,35-4,50
ft4 1,15 ng/dl 0,90-1,70
ft3 3,3 pg/ ml
Gamma -gt 37 u/l 5-36
trigliceridi 157 mg/dl 50-200
Risultati ecografia: tiroide normale per dimensione ed ecostruttura.
Nel lobo sinistro, posteriormente, si reperta un nodulo ipoecogeno di 4 mm.
Lobo destro 15,4 x 15,4x 44 mm. Lobo sinistro 14,3 x 14,8x43 mm.
Pensate che la mia cura vada bene? Che cosa devo fare per questo colesterolo oltre ad una dieta che già sto facendo, da premettere che la mia alimentazione non è poi tanto grassa e molto genuina.
Grazie anticipatamente della Vostra disponibilità e gentilezza.
Saluti.
colesterolo 288 mg/dl 160-240
coleterolo frazioni
hdl 53 mg/dl >40
203 mg/dl <175
tsh 1,39 mcui/ml 0,35-4,50
ft4 1,39 ng/dl 0,90-1,70
ft3 3,3 pg/ ml
Effettuata la visita dal mio dottore mi ha aumentato eutirox da 0,50 siamo passati a 0,625 al giorno oltre ad una dieta alimentare (evitare i grassi e perdere peso perchè dall'utima visita ero ingrassata 3,5 kg), ripetendo le analisi ad agosto questi sono i risultati
colesterolo 256 mg/dl 160-240
coleterolo frazioni
hdl 48 mg/dl >40
177 mg/dl <175
tsh 1,22 mcui/ml 0,35-4,50
ft4 1,15 ng/dl 0,90-1,70
ft3 3,3 pg/ ml
Gamma -gt 37 u/l 5-36
trigliceridi 157 mg/dl 50-200
Risultati ecografia: tiroide normale per dimensione ed ecostruttura.
Nel lobo sinistro, posteriormente, si reperta un nodulo ipoecogeno di 4 mm.
Lobo destro 15,4 x 15,4x 44 mm. Lobo sinistro 14,3 x 14,8x43 mm.
Pensate che la mia cura vada bene? Che cosa devo fare per questo colesterolo oltre ad una dieta che già sto facendo, da premettere che la mia alimentazione non è poi tanto grassa e molto genuina.
Grazie anticipatamente della Vostra disponibilità e gentilezza.
Saluti.
[#1]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Non è la tiroidite di Hashimoto, che altera i valori del colesterolo, ma la disregolazione della tiroide, che provoca ipercolesterolemia. Lei dall’Agosto del 2004, ha cominciato a presentare alterazioni della ghiandola, infatti era aumentata di peso, senza giustificazione, inappetenza, nausea, attacchi di tachicardia, che sicuramente non dipendevano da uno stato ansioso, ma dalla tiroidite che era in corso. Infatti, aveva gli anticorpi TPO e antitireoglobulina, aumentati. Con Ft3 e Ft4, leggermente in aumento, che in assenza di sintomi, potevano sembrare “normali”, ma non lo erano affatto, considerando i suoi disturbi. Considerando che aveva un micronodulo.
La tiroidite era cominciata molto tempo prima, aveva comunicato il suo disagio con sintomi vaghi e aspecifici, che probabilmente furono trascurati.
Nel Giugno del 2005, erano sempre presenti anticorpi TPO che sono calati. Ma la ecografia dimostrava un aggravamento, con aumento dei noduli e la presenza di linfonodi reattivi in sede laterocervicale, bilateralmente, che hanno una notevole importanza, poiché dentro questi è presente il virus che ha innescato la tiroidite, attraverso un meccanismo molto conosciuto in immunologia, che si chiama mimetismo molecolare, sul quale si deve intervenire, ma non solo, il virus deve essere individuato e portato via, per curare la tiroidite.
Lei, nonostante un miglioramento, non ha curato alla base il processo autoimmune, per cui questo ha proseguito nella distruzione della tiroide. L’aumento del colesterolo è l’espressione del disfunzionamento della ghiandola.
Nell’Agosto 2006, i valori ormonali, sono quasi “normali”, perché assume Eutirox, che è sintomatico, ma non intervenendo sul processo autoimmune, la distruzione della ghiandola è proseguita. Come l’aumento del colesterolo, nella sua quota alimentare, non per quella provocata dal distiroidismo. Anche l’ecografia, dimostra la prosecuzione della distruzione della ghiandola.
La dieta va bene, ma l’intervento che deve essere attuato, è individuare l’agente patogeno, che attraverso il mimetismo molecolare, ha innescato la tiroidite autoimmune e portarlo via, intervenire per riportare il sistema immunitario ad un funzionamento fisiologico.
La dieta va sempre controllata con la composizione corporea, l’elaborazione diagnostica nutrizionale e il risultato metabolico finale, con questi datisi può impostare, non una dieta, ma la corretta alimentazione personale, poiché sono stati individuati tutti i parametri, gli errori, dell’organismo in esame.
Molti sono i fattori che influenzano la regolazione dell’assunzione del cibo, il metabolismo. Vanno tutti calcolati, la perdita di “peso”, la regolazione di tutti i parametri dipendono da molteplici fattori, come lei ha constatato, il colesterolo non dipende solamente dall’alimentazione. Il tessuto adiposo non è di deposito, ma attivo producendo ben 25 sostanze proteiche a effetto ormonale, fra ci le più importanti, sono la resistina, adiponectina, leptina, malonyl-CoA, angiotensina; comprese le citochine proinfiammatorie, fra cui il TNF.
Tutte queste vanno modulate nel loro funzionamento alterato, nel manto controllo dell’assunzione del cibo e dell’aumento del peso corporeo.
Ogni aumento o diminuzione del peso corporeo, va sempre attentamente calcolato, per sapere quale parte del corpo sta aumentando o diminuendo.
Come vede, bisogna sempre sapere, in ogni momento, cosa sta avvenendo nell’organismo, cercare il motivo per cui questo avviene, risalire alle cause che l’hanno determinato.
La semplice variazione del colesterolo, analizzata bene, conduce molto lontano.
Saluti
La tiroidite era cominciata molto tempo prima, aveva comunicato il suo disagio con sintomi vaghi e aspecifici, che probabilmente furono trascurati.
Nel Giugno del 2005, erano sempre presenti anticorpi TPO che sono calati. Ma la ecografia dimostrava un aggravamento, con aumento dei noduli e la presenza di linfonodi reattivi in sede laterocervicale, bilateralmente, che hanno una notevole importanza, poiché dentro questi è presente il virus che ha innescato la tiroidite, attraverso un meccanismo molto conosciuto in immunologia, che si chiama mimetismo molecolare, sul quale si deve intervenire, ma non solo, il virus deve essere individuato e portato via, per curare la tiroidite.
Lei, nonostante un miglioramento, non ha curato alla base il processo autoimmune, per cui questo ha proseguito nella distruzione della tiroide. L’aumento del colesterolo è l’espressione del disfunzionamento della ghiandola.
Nell’Agosto 2006, i valori ormonali, sono quasi “normali”, perché assume Eutirox, che è sintomatico, ma non intervenendo sul processo autoimmune, la distruzione della ghiandola è proseguita. Come l’aumento del colesterolo, nella sua quota alimentare, non per quella provocata dal distiroidismo. Anche l’ecografia, dimostra la prosecuzione della distruzione della ghiandola.
La dieta va bene, ma l’intervento che deve essere attuato, è individuare l’agente patogeno, che attraverso il mimetismo molecolare, ha innescato la tiroidite autoimmune e portarlo via, intervenire per riportare il sistema immunitario ad un funzionamento fisiologico.
La dieta va sempre controllata con la composizione corporea, l’elaborazione diagnostica nutrizionale e il risultato metabolico finale, con questi datisi può impostare, non una dieta, ma la corretta alimentazione personale, poiché sono stati individuati tutti i parametri, gli errori, dell’organismo in esame.
Molti sono i fattori che influenzano la regolazione dell’assunzione del cibo, il metabolismo. Vanno tutti calcolati, la perdita di “peso”, la regolazione di tutti i parametri dipendono da molteplici fattori, come lei ha constatato, il colesterolo non dipende solamente dall’alimentazione. Il tessuto adiposo non è di deposito, ma attivo producendo ben 25 sostanze proteiche a effetto ormonale, fra ci le più importanti, sono la resistina, adiponectina, leptina, malonyl-CoA, angiotensina; comprese le citochine proinfiammatorie, fra cui il TNF.
Tutte queste vanno modulate nel loro funzionamento alterato, nel manto controllo dell’assunzione del cibo e dell’aumento del peso corporeo.
Ogni aumento o diminuzione del peso corporeo, va sempre attentamente calcolato, per sapere quale parte del corpo sta aumentando o diminuendo.
Come vede, bisogna sempre sapere, in ogni momento, cosa sta avvenendo nell’organismo, cercare il motivo per cui questo avviene, risalire alle cause che l’hanno determinato.
La semplice variazione del colesterolo, analizzata bene, conduce molto lontano.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.1k visite dal 12/08/2006.
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