A seguito di cio' l'ospedale di pisa ha deciso di operarmi di tiroidectomia

GENT. DOTT.
LE RIASSUMO IL MIO PROBLEMA RIGUARDANTE LA TIROIDE:

IST. DEI TUMORI GENOVA 05/07/2004

DIAGNOSI SCINTIGRAFIA:
REPERTO TIREOSCINTIGRAFICO SENZA SIGNIFICATIVE ALTERAZIONI MORFOSTRUTTURALI.

DIAGNOSI AGOBIOPSIA DELLA TIROIDE
NODULO SOLIDO DI 16MM PRESENTE NEL LOBO DX TIROIDEO
ALCUNI PICCOLI GRUPPI DI CELLULE FOLLICOLARI BENIGNE E MATERIALE AMORFO.
FT3-FT4 TSH NORMALI.
DIAGNOSI DI POCHE PAROLE "ALLA GENOVESE" MA FORSE NON SBAGLIATA VISTO CHE SONO ANCORA VIVO E VEGETO.


OSPEDALE DI PISA 26/01/09 (CONTROLLO DA ME VOLUTO VISTO LA PUBBLICITA' CHE SI FA QUESTO OSPEDALE)

ECOGRAFIA: TIROIDE DI DIMENSIONI NORMALI AD ECOSTRUTTURA DISOMOGENEA E NORMOECOGENA. LOBO DX: 3° MEDIO INFERIORE ANTERIORE NODULO SOLIDO DISOMOGENEO LIEVEMENTE IPOECOGENO DI 12X17X19MM.
LOBO SX: NON NODULI DISTINTI
ISTMO: REGOLARE.
IN LATERO-CERVICALE:
-DX 3° INFERIORE, LATERALMENTE E CONTIGUO AL FASCIO VASCOLARE LINFONODO IPOECOGENO DI 8X9X12MM
-SX NON LINFOADENOPATIE RILEVANTI

DIAGNOSI AGOASPIRATO
MATERIALE COSTITUIOTO DA TIREOCITI ORGANIZZATI IN MICROFOLLICOLI O IRREGOLARMENTE DISTRIBUITI IN PICCOLI E GRANDI GRUPPI; I NUCLEI APPAIONO ROTONDI O LEGGERMENTE OVALI, DI PICCOLE DIMENSIONI, CON RARI NUCLEOI E CROMATINA GRANULARE, IL CITOPLASMA E' SCARSO E BASOFILO. NODULO AD ARCHITETTURA MICROFOLLICOLARE.

FT3-FT4-TSH-ABTG-ABTPO-CALCITONINA-CA++ TUTTI NORMALI

A SEGUITO DI CIO' L'OSPEDALE DI PISA HA DECISO DI OPERARMI DI TIROIDECTOMIA. PUR RICONOSCENDO CHE QUESTO NODULO HA UNA BASSA PERCENTUALE DI MALIGNITA' RITENGONO CHE L'AGO ASPIRATO NON E' SUFFICIENTE PER POTER DIRE SE UN NODULO E' BENIGNO O NO.

GRADIREI AVERE UN SUO PARERE IN MERITO. GRAZIE
[#1]
Dr.ssa Paola Mossa Endocrinologo, Psicoterapeuta 751 26
Credo che il referto dell'esame citologico sia provvisto anche di una sigla (Tyr con un numero )in ogni caso devo riconoscere che delle due descrittive quella più accurata è quella di pisa e non certo quella di genova e sulla base di quella le indicazioni ad una tiroidectomia totale ci sono, l'altra possibilità è effettuare un controllo ecografico a breve scadenza (tre mesi) possibilmente fatto dallo stesso operatore.

Dr.ssa Paola Mossa

[#2]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
grazie. non ho trovato nessuna sigla Tyr con numero. Riconosco anch'io che la descrizione di Pisa è più accurata, questo mi deve far pensare che:
a- a genova non hanno capito niente
b- in 4 anni il nodulo da benigno può essere diventato maligno?

Nel caso B da cosa Lei capisce che il nodulo deve essere operato? Ho letto parecchi articoli sulla tiroide ed ho anche letto che una buona interpretazione dell'ecografia dovrebbe già stabilire benignità o malignità del nodulo.
Inoltre io sono un grave iperteso e ho già avuto un intervento per uno stent, quindi può immaginare la mia preoccupazione. Ho chiesto se l'intervento poteva essere fatto in chirurgia mini invasiva ma mi è stato risposto in maniera molto evasiva che questi sono interventi poco praticati. Sorge anche il dubbio che questo ospedale preferisca usare il metro "operare a tutti i costi" perchè nessuno di fronte all'incertezza, si prende la briga di dare un parere definitivo. Le dico questo perchè ho avuto un'esperienza analoga alcuni anni fa con mia moglie. Ben tre ospedali e relativi medici genovesi insistevano perchè si operasse per una ciste all'ovaio perchè una minima possibilità che fosse un carcinoma poteva esistere. Solo due dottoresse dell'ospedale di Lecco, con molta responsabilità e professionalità hanno stabilito che non c'era niente. E così è stato.

Lundi da me essere polemico, La ringrazio comunque per la tempestiva risposta e spero voglia meglio chiarirmi perchè anche Lei ritiene opportuno un'operazione.
[#3]
Dr.ssa Paola Mossa Endocrinologo, Psicoterapeuta 751 26
Pisa (intendo la clinica universitaria di Cisanello balsamo)ha una grande esperienza in campo tiroideo e devo dire che le caratteristiche ecografiche e citologiche mi inducono a propendere nettamente per la soluzione a Lei proposta da Pisa.
Si tratta di un intervento di superficie per il quale non si deve preoccupare circa la sua condizione cardiaca.