Attacchi di panico o tiroide?

gentilissimi dottori di medicitalia,sono una ragazza di 20 anni e lavoro in un salone di parrucchieri.circa 3 mesi fà mi sono svegliata di notte con difficoltà nel respirare,tachicardia e ansia.mi è stato detto al pronto soccorso che il respiro andava benissimo ma che ero iperventilata(99)e tutto questo era dovuto allo stress.da allora i sintomi non sono più scoparsi,semmai peggiorati!solo poche ore al giorno sto bene e poi o x causa del respiro o x ansia e tachicardia sto di nuovo male.i sintomi sono peggiorati,sento sempre stringermi la gola come un peso ansia fortissima tachicardia,mani sempre sudate.e gia 2 volte mi è capitato di sentirmi la testa confusa come se mille pensieri mi offuscassero la mente e il senso di ansia crescermi,e poi voglia di urlare,paura di perdere il controllo come se impazzissi!!ho poco appetito sebbene sono sempre stata di buona forchetta!ormai sono stufa di cercare di controllarmi,di stare tranquilla ho solo paura che dovrò convivere con questi sintomi e nessun medico mi ha dato nulla x sentirmi meglio o comunque attenuare questi disturbi.sabato ho fatto le analisi x la tiroide,ora se non fosse questo posso ritenermi pazza?non ho mai avuto grandi problemi,non è successo nulla che potrebbe avermi procurato stress eccetto il lavoro dove mi trovo male,soprattutto con la mia collega che mi stressa dalla mattina alla sera.secondo voi avrei bisogno di un pò di vacanza o è un problema che devo risolvere con psicofarmaci e psichiatri?inoltre lo stesso problema lo ha mio fratello ma in modo molto lieve in confronto a me,però ripeto in famiglia va tutto bene,è strano che anche lui ne soffra sebbene da solo 1 mese!quindi può essere causara dalla tiroide oppure sono malata di testa?grazie mille x la vostra attenzione! lavinia
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Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
Cara ragazza,
è possibile che tu soffra di attacchi di panico. Alcune informazioni:
1. gli attacchi di panico sono espressione di un temporaneo malfunzionamento di alcuni centri di controllo nervoso, ma non vi sono lesioni macroscopiche del sistema nervoso stesso
2. avere gli attacchi di panico, che è la patologia più frequente dell'umanità (in intensità variabile, ne può soffrire nella vita fino al 5-10% della popolazione) non vuol dire essere 'pazza' o 'malata di testa', ma semplicemente avere un disturbo d'ansia, oggi facilmente curabile: sta proprio ai giovani cominciare a scardinare questi sciocchi pregiudizi
3. i sintomi del panico imitano molte patologie 'fisiche', per cui è corretto fare qualche esame per escludere questa possibilità
4. il disturbo ha caratteristiche genetiche, per cui, come molte altre malattie dell'uomo, si può ritrovare in più membri della stessa famiglia
5. il disturbo si verifica quasi sempre nella giovane età, qualche volta si presenta anche in infanzia-adolescenza
6. alcune sostanze possono favorire la comparsa degli attacchi: tra queste, ti ricordo la caffeina, l'hashish, la marijuana
Come vedi, il disturbo è molto ben conosciuto: non perdere tempo, affidati ad uno psichiatra esperto nella clinica e nella terapia farmacologica di questi disturbi, che ti aiuterà a trovare un rapido sollievo.
Cari auguri
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

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Dr. Giovanni Ragozzino Endocrinologo, Gastroenterologo, Dietologo 389 4
Gentile Utente,
l quadro clinico da Lei descritto ben si inquadra nell'ambito dei disturbi da attacco di panico (ben descritti dal Dr. Presta) anche se, l'insorgenza recente, "obbliga", previo parere medico (accurato esame obiettivo), allo studio della funzione tiroidea sia attraverso il dosaggio di ormoni ed autoanticorpi sia all'esecuzione di ecografia tiroidea. Frequentemente, l'insorgenza di patologie tiroidee appare subdola e "mimetizzata" da patologie psichiatriche (quali i disturbi d'ansia o depressivi)e cardiovascolari (cardiopalmo o tachicardia).
Saluti
Dr. Giovanni Ragozzino

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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 342 10
Gentile Ragazza, da quel che si può ipotizzare, al momento non vanno scartate nessuna delle due ipotesi, in quanto i sintomi descritti sono suggestivi sia di un disturbo tiroideo che di attacchi di panico; quindi, come già hanno suggerito i colleghi, è opportuno rivolgersi ad un endocrinologo che oltre ad una valutazione clinica, con ogni probabilità le prescriverà il dosaggio degli ormoni tiroide, degli anticorpi antitiroide ed una ecografia tiroidea. Nel caso in cui non risulti nulla di rilevante a carico della tiroide, è opportuno indagare sul piano psichico. Gli attacchi di panico possono esordire all'improvviso, in apparente pieno benessere, ma questo non vuol dire assolutamente che si è "pazzi", che si è irrimediabilmente rotto qualcosa per sempre, oggi è il motivo più frequente per il quale le persone si rivolgono ad un terapeuta. Attualmente vengono trattati sia farmacologicamente che con la psicoterapia. Per tenere sotto controllo il sintomo può iniziare ad usare qualche ansiolitico, tenga comunque presente che questi farmaci possono agire sul sintomo ma non possono arrivare alla radice del disturbo. Se le può essere utile conoscere qualche dato di esperienza clinica, le dirò che praticanete oltre il 90% di tutti i casi adeguatamente trattati arriva a soluzione.
Cordiali Saluti
Dr Giovanni Ronzani

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani

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Utente
Utente
Vorrei innanzi tuto ringraziare il dott Silvio Presta,il dot. Giovanno Ronzani e il dott.Giovanni Ragozzino per avermi risposto e quindi tranquillizzata!volevo chiedere ancora alcune cose;se fosse un disturbo alla tiroide,posso comunque dire che non è una malattia grave,e come si cura e quanto tempo passa,dovrò prendere per sempre pillole x tenerla sotto controllo?
e poi se fosse un disturbo"di testa"dovrò assumere degli ansiolitici,è vero che creano dipendenza?ho iniziato ad annotare su di un foglio tutti i motivi passati e recenti che avrebbero potuto scatenarmi questi disturbi.Diciamo che vorrei aiutare il mio psicologo!perdo solo del tempo?
Starò prima o poi bene come lo stavo 3 mesi fa?ho notato anche che quando mi sento il fiato pesante mi viene un leggero pizzico alla gola e ciò mi porta una leggerissima tosse....è nella norma?
Vi ringrazio ancora moltissimo!!!!! Lavinia
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Dr. Giovanni Ragozzino Endocrinologo, Gastroenterologo, Dietologo 389 4
Gentilissima Utente,
è ovvio che come tutti i pazienti è desiderosa di una rapida e puntuale risposta ai suoi bisogni. Non indugi, esegua lo screening tiroideo (ricordando che lo studio della ghiandola non si limita alla esecuzione degli esami ematici e dell'ecografia ed eventuale scintigrafia, ma, prevede una attenta storia clinica ed altrettanto scrupoloso esame obiettivo) e nel caso di persitenza della sintomatologia ansiosa può utilizzare i consigli del suo medico di famiglia. Se la rende più serena, si eserciti pure alla ricerca di eventuali ragioni psichiche del suo problema. Nell'eventualità di diagnosi di attacco di panico, sarà il collega a cui si affiderà a condurla alle ragioni ed alla gestione del suo problema.
Saluti
Dr. Giovanni Ragozzino
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Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
Cara amica,
ancora tre note:
1. I farmaci indicati per il trattamento del disturbo di panico non creano mai dipendenza, nè psicologica ne fisica; gli unici prodotti che possono dare questo fenomeno solo le benzodiazepine, che non sono curative ma sintomatiche, cioè vanno usate solo per brevi periodi o al bisogno per il controllo della crisi acuta (come la tachipirina per la febbre alta)
2. La psicoterapia comportamentale è utile se agli attacchi di panico conseguono condotte di evitamento (evitare situazioni e ambienti nei quali si ha timore di avere una nuova crisi), per il resto non serve a niente, in particolar modo la psicoterapia ad indirizzo analitico, che è anzi controindicata
3. I farmaci corretti sono di per sè curativi
E' sufficiente assumere una banale terapia farmacologicamente corretta ed il problema potrà risolversi
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk
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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 342 10
Gentile Lavinia, per quanto riguarda il sospetto sulla tiroide, dai dati rilevati, non si possono avanzare ulteriroi ipotesi oltre quelle già fatte. Quel che si può dire, è che oggi i disturbi della tiroide si possono curare molto bene. Nel caso invece in cui ci trovassimo di fronte a degli attacchi di panico, sappi che oggi si possono curare molto bene con completo superamento del disturbo. Concordo con il collega Presta che la terapia analitica non può fare molto in questi casi, direi praticamente nulla. E' stata invece ampiamente dimostrata l'efficacia della psicoterapia cognitivo comportamentale, con o senza un supporto farmacologico. Per quanto riguarda l'annotazione di fatti del passato o attuali, non è controindicata, potrebbe essere una base per iniziare a lavorare su se stessi, tenedo però conto che da sola, questa attività non ha la "forza" di risolvere il problema.
Cari Saluti
dr Giovanni Ronzani
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Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile Lavinia,
direi che i miei colleghi sono stati più che esaurienti nel darti ottime indicazioni per affrontare la tua attuale condizione. Qualora la diagnosi dovesse escludere del tutto cause organiche condivido le indicazioni di un intervento prima farmacologico (che non crea alcuna dipendenza) che psicoterapeutico; un altro indirizzo terpautico molto utile in questi casi è quello ipnotico (se effettuato da psicoterapeuti competenti e non da personaggi di dubbia provenienza che si improvvisano tali)che, per il trattamento dei disturbi di panico, condivide alcuni tratti con l'indirizzo cognitivo-comportamentale e spesso è di più rapida efficacia. Il lavoro psicologico che hai iniziato da sola nell'individuare le possibili cause del tuo disagio non è tempo perso, anzi può esserti utile per più di un motivo: da un lato infatti è un utile esercizio di introspezione e ha un effetto tranquillazante sul pazinte che cercando le cause del proprio malessere ha la sensazione di poterlo "controllare" meglio, dall'altra sarà un prezioso aiuto per il tuo psicologo: l'esplorazione dell'autodiagnosi del paziente è molto fruttuosa per individuare elementi utili al piano terapeutico. Tieni però presente che, come ti è già stato indicato, questa indagine non può essere condotta solo individualmente nè può esaurirsi qui: solo nell'ambito di un lavoro condotto con uno specialista potrà acquisire il giusto valore e dare i suoi frutti.
cari auguri

F.I.Passoni

studiopsicologia1@libero.it

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile Utente,
onde eslcudere l'esistenza di patologie mediche effettuerei i necessari controlli medici (il suo medico di famiglia potrà in questo caso essere molto d'aiuto nell'indicarle quali). Se negativi, esplorerei l'ipotesi Attacchi di Panico. In questo caso ottimi risultati derivano dalla psicoterapia cognitivo-comportamentale, soprattutto quando associata all'intervento farmacoterapico.

Cordialmente

Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregia Lavinia, indichi gli esami della tiroide che ha eseguito, “sabato ho fatto le analisi x la tiroide,”, insieme agli esami del fratello. Consideri che fa la parrucchiera ed usa anche sostanze tossiche, i cui effetti, in alcune persone predisposte, possono causare disturbi che potrebbero essere scambiati facilmente per “disturbi nervosi”.
Vi è anche una predisposizione HLA, per le malattie autoimmuni, quindi tiroidite lei e il fratello. Tutto questo va attentamente ricercato, va sempre eseguita una diagnosi precisa. Non è detto che se gli esami sono “negativi” la persona soffra di disturbi “nervosi”. L’unico significato è che non abbiamo cercato effettivamente le vere cause.

Saluti
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