Dostinex e Deniban
Gentili Dottori,
per disturbi d'ansia e distimia, dovrei assumere il Deniban. Questo è l'UNICO farmaco che mi fa stare veramente bene, purtroppo però mi aumenta la prolattina, con conseguente azzeramento della libido. Mi è stato consigliato di assumere in associazione il Dostinex (o simili) per abbassarla. Volevo però sapere, se questa strategia terapeutica vale la pena o se, alla lunga, gli effetti collaterali della Cabergolina sono peggiori di quelli del Deniban. Non vorrei cadere dalla padella alla brace. Grazie.
per disturbi d'ansia e distimia, dovrei assumere il Deniban. Questo è l'UNICO farmaco che mi fa stare veramente bene, purtroppo però mi aumenta la prolattina, con conseguente azzeramento della libido. Mi è stato consigliato di assumere in associazione il Dostinex (o simili) per abbassarla. Volevo però sapere, se questa strategia terapeutica vale la pena o se, alla lunga, gli effetti collaterali della Cabergolina sono peggiori di quelli del Deniban. Non vorrei cadere dalla padella alla brace. Grazie.
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Gentile Utente,
L'associazione di un dopamino-agonista (cabergolina) con un dopamino antagonista (nel suo caso l'amisulpride) resta abbastanza controversa.
La cabergolina è un farmaco ben tollerato che come effetti collaterali principali può portare ipotensione ortostatica e disturbi gastrointestinali che solitamente scompaiono dopo qualche settimana di utilizzo.
Il consiglio che mi sento di darle è di parlare col suo Psichiatra, che è a conoscenza del suo disturbo dell'umore, poiché egli può ponderare al meglio rischi e benefici di un'eventuale associazione.
Cordiali saluti.
L'associazione di un dopamino-agonista (cabergolina) con un dopamino antagonista (nel suo caso l'amisulpride) resta abbastanza controversa.
La cabergolina è un farmaco ben tollerato che come effetti collaterali principali può portare ipotensione ortostatica e disturbi gastrointestinali che solitamente scompaiono dopo qualche settimana di utilizzo.
Il consiglio che mi sento di darle è di parlare col suo Psichiatra, che è a conoscenza del suo disturbo dell'umore, poiché egli può ponderare al meglio rischi e benefici di un'eventuale associazione.
Cordiali saluti.
Dr. Enrico Riccio
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 11/12/2018.
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