Tiroidectomia
mia madre è stata operata nel 2014 per un carcinoma tiroideo con asportazione oltre la tiroide, anche di 40 linfonodi. ha fatto un ciclo di radioterapia e successivamente terapia con Eutirox. Sino al gennaio 2017 l'endocrinologo che la segue ha ritenuto di mantenere il TSH al di sotto dello 0, successivamente dopo un intervento chirurgico risoltosi positivamente per l'asportazione di un emangioblastoma cerebellare, l'endocrinologo ha diminuito il dosaggio dell'Eutirox e il TSH è schizzato a 9,80. Abbiamo chiesto spiegazioni ma lui continua a sostenere che così va bene nonostante nel passato abbia sostenuto che nel caso di mia madre, per sicurezza il TSH doveva mantenersi al di sotto dello 0.
vorrei capire come dovrebbero andare realmente i valori del TSH per essere tranquilli. Da aggiungere che da alcuni mesi mia madre tende ad ingrassare nonostante il tenore di vita non sia cambiato e soprattutto avverte dolori diffusi alle gambe ed una sensazione continua di freddo diffusa a tutto il corpo. Preciso che mia madre ha 66 anni, leggermente sovrappeso, uno stile di vita abbastanza regolare, fa piscina con regolarità e gestisce autonomamente se stessa e la casa. Grazie per il vostro contributo.
vorrei capire come dovrebbero andare realmente i valori del TSH per essere tranquilli. Da aggiungere che da alcuni mesi mia madre tende ad ingrassare nonostante il tenore di vita non sia cambiato e soprattutto avverte dolori diffusi alle gambe ed una sensazione continua di freddo diffusa a tutto il corpo. Preciso che mia madre ha 66 anni, leggermente sovrappeso, uno stile di vita abbastanza regolare, fa piscina con regolarità e gestisce autonomamente se stessa e la casa. Grazie per il vostro contributo.
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Cara Signora,
in effetti bisognerebbe capire perchè l'Endocrinologo ha cambiato strategia di trattamento nel caso di sua madre; forse ci sono altri elementi clinici che ci sfuggono. In linea di massima, è vero che l'atteggiamento terapeutico verso il carcinoma tiroideo è cambiato negli ultimi tempi (in verità ben prima del 2014...), sulla base di diversi studi epidemiologici che non hanno mostrato benefici sul lungo termine da scelte terapeutiche "aggressive", quali ad esempio la terapia con tiroxina a dosi soppressive. Questo però è limitato a casi di carcinoma tiroideo considerati "a basso rischio" sulla base di elementi istologici e clinici. Tuttavia, ogni caso va considerato a sè, e pertanto non è possibile rispondere con precisione alle sue domande in questo contesto; mi limiterei a dire che, in effetti, un valore di TSH sui livelli che lei riporta può essere indicatore di un dosaggio insufficiente di tiroxina.
Per quanto possibile, mi auguro che la risposta le sia di utilità.
Un cordiale saluto
in effetti bisognerebbe capire perchè l'Endocrinologo ha cambiato strategia di trattamento nel caso di sua madre; forse ci sono altri elementi clinici che ci sfuggono. In linea di massima, è vero che l'atteggiamento terapeutico verso il carcinoma tiroideo è cambiato negli ultimi tempi (in verità ben prima del 2014...), sulla base di diversi studi epidemiologici che non hanno mostrato benefici sul lungo termine da scelte terapeutiche "aggressive", quali ad esempio la terapia con tiroxina a dosi soppressive. Questo però è limitato a casi di carcinoma tiroideo considerati "a basso rischio" sulla base di elementi istologici e clinici. Tuttavia, ogni caso va considerato a sè, e pertanto non è possibile rispondere con precisione alle sue domande in questo contesto; mi limiterei a dire che, in effetti, un valore di TSH sui livelli che lei riporta può essere indicatore di un dosaggio insufficiente di tiroxina.
Per quanto possibile, mi auguro che la risposta le sia di utilità.
Un cordiale saluto
Prof. Alfonso Bellia
[#3]
Cara Signora,
per rispondere alla sua domanda bisogna considerare numerosi altri elementi, che però si possono valutare attentamente soltanto nella visita clinica. Solo per citarne alcuni, bisogna considerare il tipo istologico di neoplasia, l'eventuale multifocalità o invasione della capsula, la successiva stadiazione... ma anche l'età della paziente, l'eventuale presenza di patologie cardiache, l'assunzione di altri farmaci che possono interferire con l'assorbimento della tiroxina e così via...
Cordiali saluti
per rispondere alla sua domanda bisogna considerare numerosi altri elementi, che però si possono valutare attentamente soltanto nella visita clinica. Solo per citarne alcuni, bisogna considerare il tipo istologico di neoplasia, l'eventuale multifocalità o invasione della capsula, la successiva stadiazione... ma anche l'età della paziente, l'eventuale presenza di patologie cardiache, l'assunzione di altri farmaci che possono interferire con l'assorbimento della tiroxina e così via...
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Mi scusi se insisto ma ho bisogno di un conforto. Le posso fornire alcune informazioni ulteriori, leggo dal referto nel momento delle dimissioni dal Gemelli dove ha avuto luogo l'intervento."tiroide plurinodulare del peso di gr.21 con nodulo maggiore solido subcapsulare del diametro di cm. 1,4 nel lobo sin. il nodulo mostra una struttura papillare costituita da elementi con dettagli nucleari che giungono sulla capsula tiroidea adiacente. Non quadri di invasione vascolare.Nel tessuto peritiroideo si evidenzia un linfonodo reattivo.Dei 7 linfonodi esaminati, 3 risultano sedi di metastasi di carcinoma. Si evidenzia un unico linfonodo del diametro di 3,5 cm estesamente infiltrato dalla neoplasia. DIAGNOSI:carcinoma papillare infiltrante la capsula tiroidea (pT3). Metastasi linfonodali di carcinoma papillare tiroideo." Alcuni mesi dopo è stata trattata con iodio 131. Da allora tutti i controlli sono risultati negativi per cui mi chiedo per quale motivo sia stata diminuita la dose settimanale di Levotiroxina e se possono esserci conseguenze per il TSH così alto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.5k visite dal 19/01/2018.
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