Vitamina D / DIBASE
Gentili dottori, sono un uomo di 36 anni e vorrei sottoporre il seguente quesito a chiunque voglia cortesemente leggere.
Soffro di una sindrome piuttosto dolorosa (Ehlers-Danlos) che tra gli altri sintomi mi provoca una scarsa tolleranza all' esposizione solare e al caldo con conseguente forte ipotensione.
Tale condizione, nel corso degli ultimi anni, ha determinato un progressivo calo della Vitamina D (fino a 6,7 ng/mL). Ho provveduto, quindi, su consiglio dello specialista, a raggiungere un valore piu' adeguato integrando dai primi mesi del 2015 con del "Didrogyl" e successivamente, a partire da settembre 2015, con "DIBASE 25.000 UI" un flaconcino ogni 28 giorni, in modo ininterrotto. Cosi' facendo i valori nel sangue di Vitamina D erano da tempo ormai stabili sui 30/31 ng/mL.
Da 2 mesi assumo la stessa quantita' di "DIBASE (25.000 UI)" ogni 21 giorni, anzichè 28, in attesa di fare un nuovo controllo specialistico.
Avendo seria difficoltà ad immagazzinare Vitamina D attraverso la luce del sole, non potendomi esporre in modo diretto specialmente nel periodo tardo primaverile - estivo, Vi sarei grato se voleste rispondere alla seguente domanda: RISCHIO QUALCOSA A PROSEGUIRE LA CURA COME VI HO DESCRITTO ANCHE NEI MESI A VENIRE? In particolare: C' è QUALCHE CONTROINDICAZIONE AD ASSUMERE "DIBASE 25.000 UI" OGNI 3 SETTIMANE IN MODO CONTINUATIVO OPPURE VA EVITATA LA SOMMINISTRAZIONE PER PERIODI COSì LUNGHI? SONO ORMAI QUASI 2 ANNI DI TERAPIA. MI CHIEDO INOLTRE SE E' UN FARMACO DA PRENDERE NECESSARIAMENTE A CICLI.
So che devo monitorare i valori del calcio e del calcio urinario onde evitare sintomi da sovradosaggio, anche se l' ultima volta, al controllo, la Vitamina D era stabile sui 30 ng/mL, come già ho avuto modo di evidenziare.
Concludo dicendo che se avessi la possibilità di provvedere in modo diverso, magari andando a mare o sulla terrazza di casa, lo farei volentieri, ma la sindrome di Ehlers Danlos arreca forte spossatezza e, nel mio caso, difficoltà negli spostamenti quotidiani in modo autonomo.
RingraziandoVi della pazienza per aver letto fin qui vi saluto cordialmente.
Soffro di una sindrome piuttosto dolorosa (Ehlers-Danlos) che tra gli altri sintomi mi provoca una scarsa tolleranza all' esposizione solare e al caldo con conseguente forte ipotensione.
Tale condizione, nel corso degli ultimi anni, ha determinato un progressivo calo della Vitamina D (fino a 6,7 ng/mL). Ho provveduto, quindi, su consiglio dello specialista, a raggiungere un valore piu' adeguato integrando dai primi mesi del 2015 con del "Didrogyl" e successivamente, a partire da settembre 2015, con "DIBASE 25.000 UI" un flaconcino ogni 28 giorni, in modo ininterrotto. Cosi' facendo i valori nel sangue di Vitamina D erano da tempo ormai stabili sui 30/31 ng/mL.
Da 2 mesi assumo la stessa quantita' di "DIBASE (25.000 UI)" ogni 21 giorni, anzichè 28, in attesa di fare un nuovo controllo specialistico.
Avendo seria difficoltà ad immagazzinare Vitamina D attraverso la luce del sole, non potendomi esporre in modo diretto specialmente nel periodo tardo primaverile - estivo, Vi sarei grato se voleste rispondere alla seguente domanda: RISCHIO QUALCOSA A PROSEGUIRE LA CURA COME VI HO DESCRITTO ANCHE NEI MESI A VENIRE? In particolare: C' è QUALCHE CONTROINDICAZIONE AD ASSUMERE "DIBASE 25.000 UI" OGNI 3 SETTIMANE IN MODO CONTINUATIVO OPPURE VA EVITATA LA SOMMINISTRAZIONE PER PERIODI COSì LUNGHI? SONO ORMAI QUASI 2 ANNI DI TERAPIA. MI CHIEDO INOLTRE SE E' UN FARMACO DA PRENDERE NECESSARIAMENTE A CICLI.
So che devo monitorare i valori del calcio e del calcio urinario onde evitare sintomi da sovradosaggio, anche se l' ultima volta, al controllo, la Vitamina D era stabile sui 30 ng/mL, come già ho avuto modo di evidenziare.
Concludo dicendo che se avessi la possibilità di provvedere in modo diverso, magari andando a mare o sulla terrazza di casa, lo farei volentieri, ma la sindrome di Ehlers Danlos arreca forte spossatezza e, nel mio caso, difficoltà negli spostamenti quotidiani in modo autonomo.
RingraziandoVi della pazienza per aver letto fin qui vi saluto cordialmente.
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I livelli di vitamina D ogni 28 gg risultano intorno a 30 che si ammette sufficiente. Tuttavia ci sono evidenze in letteratura che inducono a riflettere sulla reale carenza di tale vitamina con le attuali metodiche di dosaggio, compresi i range di riferimento di normalità e carenza.
Ciò premesso, considerato che controlla diligentemente il calcio serico ed urinario, il rischio di sovradosaggio è remoto, per cui proseguirei continuativamente con la terapia.
Certamente, in occasione della visita potrà discutere col medico la frequenza della terapia.
Cordiali saluti
Ciò premesso, considerato che controlla diligentemente il calcio serico ed urinario, il rischio di sovradosaggio è remoto, per cui proseguirei continuativamente con la terapia.
Certamente, in occasione della visita potrà discutere col medico la frequenza della terapia.
Cordiali saluti
Dr. francesco ciociola
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.4k visite dal 11/05/2017.
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