Esiti esami per tiroidite cronica

Egr. Dott.,
da circa tre anni controllo annualmente lo stato della tiroide dopo che nel 2013 sono stati riscontrati i valori degli anti-perossidasi altissimi.
Ho appena ripetuto il controllo e il risultato è: anti-tireoperossidasi 202 TSH 1,60
Ecografia tiroide e paratiroidi: Tiroide di volume normale, simmetrica, profili regolari, sostanzialmente normo ecogena, ma a struttura disomogenea per la presenza di microaree pseudonodulari ipo-anaecogene sparse e vascolarizzazione parenchimale nei limiti. Non sono evidenti noduli distinti in entrambi i lobi.
La trachea è in asse. A livello latero cervicale anteriore superficiale, destro e sinistro, livello 2-3, sono presenti alcuni linfonodi leggermente iperplasici e di aspetto reattivo; alcuni elementi anche a livello profondo, livello 6. Quadro compatibile con tiroidite cronica. Rispetto al precedente esame non si riscontrano significative variazioni.

Il medico ritiene che finchè i valori del TSH rimangono nella norma, non è necessario ricorrere alla pastiglietta, ma è certo che in futuro sarà necessaria, per questo dovrei ripetere gli esami del sangue ogni 6 mesi per essere tempestivi nel momento in cui la tiroide non funzionerà più bene.
Vorrei avere un suo parere anche per capire se il fatto che il valore degli anti-perossidasi si è ridotto nel tempo, da 772 a circa 400 e ora 202, sia o meno significativo nel senso di una direzione verso la guarigione, da quanto dice il mio medico sembra certo che in futuro sarò una pastiglia-dipendente.
Inoltre, il quadro descritto dall’ecografia è da ritenersi preoccupante?
C’è qualcosa che si può fare come stile di vita, alimentazione, affinchè la tiroidite possa migliorare e soprattutto guarire?
Grazie mille. Cordiali saluti.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Il valore degli anti perossidasi, puo' fluttuare spontaneamente ma poco frequentemente si negativizza.
Circa l'evoluzione verso un ipotiroidismo, questa e' tutt'altro che scontata, si puo' convivere con una tiroidite autoimmune, normofunzionante, anche per tutta la vita.
Sono tuttavia opportuni i periodici controlli, proprio per verificare in tempo eventuali alterazioni funzionali e intervenire con la terapia, in modo tempestivo.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia