Un intervento alla tiroide
Gentili Medici,
gradirei un Vostro parere in merito alla opportunità di un intervento alla tiroide. Premetto di essere una donna di 46 anni e che già da quattro anni circa eseguo regolarmente gli esami di controllo della funzionalità (sempre risultati nella norma) e l'ecografia per il controllo di un nodulo.
Un anno fa , poichè ho cominciato ad accusare vari disturbi, (palpitazioni, tremori, insonnia, ansia) l'endocrinologo decise di farmi eseguire ulteriori indagini di cui Vi riporto i referti:
Esame citologico agoaspirato tiroideo - Emazie, colloide, qualche istiociti, elementi epiteliali in grossi gruppi o in lembi con coesione cellulare e modeste dismetrie nucleari. Reperto compatibile con nodulo iperplastico (Thy 3) della tiroide. L'ipercellularità consiglia il controllo a distanza.
SC tiroidea con iodiocaptazione: Valori percentuali di iodiocaptazione entro i limiti di norma: 15% a 4 ore (v.n. = 10-25%) e 29,5% a 24 ore (v.n. = 25-50%).
La scintigrafia ha dimostrato una tiroide in sede, leggermente dismorfica e di dimensioni aumentate con prevalenza a dx.
La distribuzione del radiotecnezio appare disomogenaa per la presenza di ipocaptazione del polo inferiore del lobo sx che si inserisce nel contesto della più voluminosa tumefazione clinicamente apprezzabile in emiloggia tiroidea sx che sembra coincidere con l'intero lobo.
tenue ipocatazione del lobo dx e relativa accentuazione della fissazione dei due terzi medio-superiori del lobo sx in assenza comunque di sicuri nodi ipercaptanti.
Esami del sangue:
FT4 1.18 - FT3 3.21 - TSH 0.450 - ANT. PEROSSIDASI <10.0 - ANTITIREOGLOBULINA 60.
Sulla base di questi elementi l'endocrinologo mi ha consigliato l'intervento chirurgico per l'asportazione del nodulo, ho anche eseguito un consulto presso un reparto chirurgico specializzato dove mi è stato detto che oltre al nodulo sarebbe opportuno asportare completamente la tiroide.
Ora la mia perplessità nasce dal fatto che ultimamente tutti i vari sintomi (palpitazioni, dolori al petto , irritabilità, irregolarita del ciclo mestruale, tremori, brividi di freddo, ansia, attacchi di panico) si sono notevolmete accentuati, tanto da condizionarme la vita.
Sono consapevole che tutti questi disturbi sono sicuramente dovuti anche ad un periodo particolarmnete stressante , ma sono anche sicura che quando ho cominciato a stare male non avevo particolari problemi di stress.
Quando mi è stato prospettato l'intervento chirurgico la mia idea era che in questo modo sarebbero stati eliminati anche tutti i malesseri, ma di questo non mi è stata data certezza.
Ora ho paura di sottopormi all'intervento perchè non mi sento fisicamente e psicologicamente pronta, perciò chiedo quali eventualmente potrebbero essere le conseguenze nel caso decidessi di non sottopormi all'intervento o quali le conseguenze nel caso di asportazione completa della tiroide.
Vi ringrazione per l'attenzione che vorrete riservarmi.
gradirei un Vostro parere in merito alla opportunità di un intervento alla tiroide. Premetto di essere una donna di 46 anni e che già da quattro anni circa eseguo regolarmente gli esami di controllo della funzionalità (sempre risultati nella norma) e l'ecografia per il controllo di un nodulo.
Un anno fa , poichè ho cominciato ad accusare vari disturbi, (palpitazioni, tremori, insonnia, ansia) l'endocrinologo decise di farmi eseguire ulteriori indagini di cui Vi riporto i referti:
Esame citologico agoaspirato tiroideo - Emazie, colloide, qualche istiociti, elementi epiteliali in grossi gruppi o in lembi con coesione cellulare e modeste dismetrie nucleari. Reperto compatibile con nodulo iperplastico (Thy 3) della tiroide. L'ipercellularità consiglia il controllo a distanza.
SC tiroidea con iodiocaptazione: Valori percentuali di iodiocaptazione entro i limiti di norma: 15% a 4 ore (v.n. = 10-25%) e 29,5% a 24 ore (v.n. = 25-50%).
La scintigrafia ha dimostrato una tiroide in sede, leggermente dismorfica e di dimensioni aumentate con prevalenza a dx.
La distribuzione del radiotecnezio appare disomogenaa per la presenza di ipocaptazione del polo inferiore del lobo sx che si inserisce nel contesto della più voluminosa tumefazione clinicamente apprezzabile in emiloggia tiroidea sx che sembra coincidere con l'intero lobo.
tenue ipocatazione del lobo dx e relativa accentuazione della fissazione dei due terzi medio-superiori del lobo sx in assenza comunque di sicuri nodi ipercaptanti.
Esami del sangue:
FT4 1.18 - FT3 3.21 - TSH 0.450 - ANT. PEROSSIDASI <10.0 - ANTITIREOGLOBULINA 60.
Sulla base di questi elementi l'endocrinologo mi ha consigliato l'intervento chirurgico per l'asportazione del nodulo, ho anche eseguito un consulto presso un reparto chirurgico specializzato dove mi è stato detto che oltre al nodulo sarebbe opportuno asportare completamente la tiroide.
Ora la mia perplessità nasce dal fatto che ultimamente tutti i vari sintomi (palpitazioni, dolori al petto , irritabilità, irregolarita del ciclo mestruale, tremori, brividi di freddo, ansia, attacchi di panico) si sono notevolmete accentuati, tanto da condizionarme la vita.
Sono consapevole che tutti questi disturbi sono sicuramente dovuti anche ad un periodo particolarmnete stressante , ma sono anche sicura che quando ho cominciato a stare male non avevo particolari problemi di stress.
Quando mi è stato prospettato l'intervento chirurgico la mia idea era che in questo modo sarebbero stati eliminati anche tutti i malesseri, ma di questo non mi è stata data certezza.
Ora ho paura di sottopormi all'intervento perchè non mi sento fisicamente e psicologicamente pronta, perciò chiedo quali eventualmente potrebbero essere le conseguenze nel caso decidessi di non sottopormi all'intervento o quali le conseguenze nel caso di asportazione completa della tiroide.
Vi ringrazione per l'attenzione che vorrete riservarmi.
[#1]
Nel suo racconto manca il referto ecografico, importante tassello da vaalutare insieme agli esami riportaati. Il nodulo piu' significativo sembra grosso e gia' questo costituisce una indicazion all'intervento. Il citologico lascia qualche dubbio e personalmente consiglierei di ripeterlo.
L'asportazione completa della tiroide non costituisce un problema, potendo effettuare tranquillamente la terapia sostitutiva.
L'asportazione completa della tiroide non costituisce un problema, potendo effettuare tranquillamente la terapia sostitutiva.
Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia
[#2]
Utente
Intanto grazie Dott. Di Martino per l'attenzione.
Le riporto il reperto dell'ultima ecografia:
Evidente incremento volumetrico della tiroide che presenta un'ecostruttura disomogenea come nelle tiroiditi croniche.
Si conferma la presenza al 1/3 inferiore del lobo sx del nodulo prevalentemente isoecogeno con lieve disomogeneità e caratterizzato da segnali vascolari anche interni (long. 20.1 mmm - tras. 15.7 mmm).
Le riporto il reperto dell'ultima ecografia:
Evidente incremento volumetrico della tiroide che presenta un'ecostruttura disomogenea come nelle tiroiditi croniche.
Si conferma la presenza al 1/3 inferiore del lobo sx del nodulo prevalentemente isoecogeno con lieve disomogeneità e caratterizzato da segnali vascolari anche interni (long. 20.1 mmm - tras. 15.7 mmm).
[#4]
La tiroidectomia totale ,ovviamente con risparmio dei nervi laringei inferiori e delle paratiroidi, è un intervento in nmani esperte semplice da eseguire e ben tollerato; le conseguenze sulla qualità di vita della asportazione della ghiandola sono praticamente nulle,a patto ovviamente di praticare una adeguata terapia sostitutiva.
Celestino Basagni
Specialista in Cirurgia Generale D'urgenza
Specialista in Chirurgia Toracica
Specialista in Chirurgia Endocrina
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.4k visite dal 29/10/2008.
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