Motbo hashimoto
Buon Giorno,ho 33 anni mi hanno diagnosticato il morbo di hashimoto subclinico; avrei alcune domande da sottoporVI:
1) la malattia è curabile solo con la terapia sostitutiva o vi è la possibilità di insegnare ai globuli bianchi di non combattere più la tiroide ( visto che attualmente la mia tiroide funziona ancora perfettamente)? Vi sono maggiori possibilità di cura all'estero ? Se si mi sapete indicare dove?;
2) vi è il rischio che da questa malattia ne derivino altre come per esempio il diabete?. Una volta eseguiti ( come nel mio caso) gli esami per scongiurare la prsenza di malattie correlate è possibile che dette malattie si presentino nel corso degli anni quale conseguenza del morbo ?
3) Vorrei aver una gravisanza il medico mi ha detto che vi è il rischio che nel corso della gestazione e nel periodo post partum io debba assumere l'eutirix. Mi chiedo: se innizio tale cura è possibile che la tiroide smetta definitivamente di funzionare accelerando così il processo degenerativo ?
4) il medico mi ha riferito che non corrisponde alla realtà la circostanza secondo cui la malattia comporta un aumento di peso. E' vero ? Ed in caso di gravidanza nel periodo post partum ?
5) Secondo la Vostra esperienza quanto tempo decorre dalla diagniosi alla definitiva " morte" della tiroide ?;
6) Ci sono delle abitudini di vita che potrei adottare per decellerare il decorso degenerativo ? Grazie Marzia
1) la malattia è curabile solo con la terapia sostitutiva o vi è la possibilità di insegnare ai globuli bianchi di non combattere più la tiroide ( visto che attualmente la mia tiroide funziona ancora perfettamente)? Vi sono maggiori possibilità di cura all'estero ? Se si mi sapete indicare dove?;
2) vi è il rischio che da questa malattia ne derivino altre come per esempio il diabete?. Una volta eseguiti ( come nel mio caso) gli esami per scongiurare la prsenza di malattie correlate è possibile che dette malattie si presentino nel corso degli anni quale conseguenza del morbo ?
3) Vorrei aver una gravisanza il medico mi ha detto che vi è il rischio che nel corso della gestazione e nel periodo post partum io debba assumere l'eutirix. Mi chiedo: se innizio tale cura è possibile che la tiroide smetta definitivamente di funzionare accelerando così il processo degenerativo ?
4) il medico mi ha riferito che non corrisponde alla realtà la circostanza secondo cui la malattia comporta un aumento di peso. E' vero ? Ed in caso di gravidanza nel periodo post partum ?
5) Secondo la Vostra esperienza quanto tempo decorre dalla diagniosi alla definitiva " morte" della tiroide ?;
6) Ci sono delle abitudini di vita che potrei adottare per decellerare il decorso degenerativo ? Grazie Marzia
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Gentile Utente 87300,
per ciò che concerne i quesiti da Lei posti
1) La tiroidite di Hashimoto porta all'ipotiroidismo solo il 5% dei pazienti affetti da tale patologia, ammesso e non concesso che si tratti di questo (e poi Le spiegherò il perché di questo mio dubbio).
2) L'insorgenza del diabete non è correlata alla contemporanea presenza di una tiroidite; se trattasi di una malattia autoimmune (appunto una tiroidite di Hshoimoto) la presenza di altre malattie su base autoimmune potrebbero manifestarsi in seguito allo scompenso del nostro sistema immunitario, non perché c'è la tiroidite.
3) non è un rischio se deve assumere la opoterapia di sostegno in corso di gravidanza; l'importante è preservare il feto in crescita dal rischio di un eventuale ipotiroidismo.
4) L'aumento di peso può verificarsi solo se si instaura un susseguente ipotiroidismo.
5) Lei è già entrata nell'ottica della "morte della tiroide", ma Le posso assicurare che è una remota possibilità e nel corso di svariati anni.
6) Non ci sono terapie curative e raramente l'Hashimoto ne necessita, poiché, come Le ho prima detto, il 95% dei pazienti rientra nella normalità.
E adesso passo al dubbio da me espresso: questa diagnosi suppongo sia Clinica e non suffragata da un esame citologico con ago sottile (agoaspirato) che è l'unica possibilità per fare diagnosi differenziale fra una tiroidite di De Quervain (per esempio) ed una tiroidite di Hashimoto (autoimmune), quest'ultima caratterizzata dalla presenza massiccia di linfociti nello struma tiroideo, cosa che è impossibile rilevare senza fare l'agoaspirato.
per ciò che concerne i quesiti da Lei posti
1) La tiroidite di Hashimoto porta all'ipotiroidismo solo il 5% dei pazienti affetti da tale patologia, ammesso e non concesso che si tratti di questo (e poi Le spiegherò il perché di questo mio dubbio).
2) L'insorgenza del diabete non è correlata alla contemporanea presenza di una tiroidite; se trattasi di una malattia autoimmune (appunto una tiroidite di Hshoimoto) la presenza di altre malattie su base autoimmune potrebbero manifestarsi in seguito allo scompenso del nostro sistema immunitario, non perché c'è la tiroidite.
3) non è un rischio se deve assumere la opoterapia di sostegno in corso di gravidanza; l'importante è preservare il feto in crescita dal rischio di un eventuale ipotiroidismo.
4) L'aumento di peso può verificarsi solo se si instaura un susseguente ipotiroidismo.
5) Lei è già entrata nell'ottica della "morte della tiroide", ma Le posso assicurare che è una remota possibilità e nel corso di svariati anni.
6) Non ci sono terapie curative e raramente l'Hashimoto ne necessita, poiché, come Le ho prima detto, il 95% dei pazienti rientra nella normalità.
E adesso passo al dubbio da me espresso: questa diagnosi suppongo sia Clinica e non suffragata da un esame citologico con ago sottile (agoaspirato) che è l'unica possibilità per fare diagnosi differenziale fra una tiroidite di De Quervain (per esempio) ed una tiroidite di Hashimoto (autoimmune), quest'ultima caratterizzata dalla presenza massiccia di linfociti nello struma tiroideo, cosa che è impossibile rilevare senza fare l'agoaspirato.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 26/10/2008.
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