Hashimoto ed esame ioduria
Gentili Dottori, chiedo un Vostro consulto per la controversa gestione della mia Tiroidite di Hashimoto.
Ho 32 anni e mi è stata diagnosticata nel 2007 per una casualità, senza che io presentassi alcuna sintomatologia.
All’epoca avevo solo una positività degli autoanticorpi ed il quadro ecografico tipico, mentre gli ormoni si presentavano tutti nella norma.
Nel corso di questi anni gli ormoni tiroidei fT3 ed fT4 si sono sempre mantenuti normali, mentre purtroppo il TSH è andato aumentando tanto che sono passata da un dosaggio del farmaco minimo di 25 mcg al dosaggio attuale di 75 mcg.
Prima assumevo Eutirox compresse, adesso sono passata al Tirosint in forma liquida per intolleranza al lattosio.
Attualmente il TSH si mantiene intorno ai 4,5/4,8 e se per alcuni medici può essere mantenuto così, altri mi hanno detto di aumentare il dosaggio a 100 mcg due volte a settimana.
Il problema è che io sono magrissima (pur mangiando davvero tanto) e un ulteriore aumento del dosaggio del farmaco temo mi farebbe dimagrire ancora.
Dall’altra parte però ho una astenia marcata, probabilmente dovuta a questo TSH alto da anni e ho anche altri sintomi e segni tipici dell’ipotiroidismo, quali l’intolleranza al freddo, gli sbalzi di umore, la perdita di capelli e il viso un po’gonfio, per cui vorrei fare qualcosa per sentirmi meglio.
Di recente ho effettuato il test della ioduria (sulle seconde urine del mattino) e sono risultata decisamente in carenza di iodio: < 30 ug/L , con valori normali 100-200 ug/L.
Mi è stato suggerito di integrare con Thirodium 50 mcg…ma leggo che questo è un dosaggio per bambini (capsule spremibili gusto biscotto) per cui presumo ragionevolmente di dover assumere il 100 mcg.
Tra l’altro per anni mi è stato vietato l’utilizzo di sale iodato e creme che contenessero iodio.
La mia domanda è la seguente: è possibile che un valore così basso dello iodio nel mio corpo influenzi negativamente la formazione degli ormoni tiroidei (in aggiunta alla patologia autoimmune stessa)?
Potrebbe quindi esserci la possibilità che con la sola integrazione di iodio il mio TSH scenda un po’?
O devo comunque aumentare il dosaggio della Levotiroxina?
In alternativa mi era stato suggerito da un altro endocrinologo di mantenere lo stesso dosaggio del Tirosint 75 mcg e di aggiungere a questo il Liotir gocce, quindi T3 (6 gocce al mattino).
Credete possa essere una valida alternativa?
Sono molto confusa, ho sentito pareri medici decisamente discordanti tra loro e non so più quale seguire.
Vi ringrazio fin da ora e Vi porgo cordiali saluti.
Ho 32 anni e mi è stata diagnosticata nel 2007 per una casualità, senza che io presentassi alcuna sintomatologia.
All’epoca avevo solo una positività degli autoanticorpi ed il quadro ecografico tipico, mentre gli ormoni si presentavano tutti nella norma.
Nel corso di questi anni gli ormoni tiroidei fT3 ed fT4 si sono sempre mantenuti normali, mentre purtroppo il TSH è andato aumentando tanto che sono passata da un dosaggio del farmaco minimo di 25 mcg al dosaggio attuale di 75 mcg.
Prima assumevo Eutirox compresse, adesso sono passata al Tirosint in forma liquida per intolleranza al lattosio.
Attualmente il TSH si mantiene intorno ai 4,5/4,8 e se per alcuni medici può essere mantenuto così, altri mi hanno detto di aumentare il dosaggio a 100 mcg due volte a settimana.
Il problema è che io sono magrissima (pur mangiando davvero tanto) e un ulteriore aumento del dosaggio del farmaco temo mi farebbe dimagrire ancora.
Dall’altra parte però ho una astenia marcata, probabilmente dovuta a questo TSH alto da anni e ho anche altri sintomi e segni tipici dell’ipotiroidismo, quali l’intolleranza al freddo, gli sbalzi di umore, la perdita di capelli e il viso un po’gonfio, per cui vorrei fare qualcosa per sentirmi meglio.
Di recente ho effettuato il test della ioduria (sulle seconde urine del mattino) e sono risultata decisamente in carenza di iodio: < 30 ug/L , con valori normali 100-200 ug/L.
Mi è stato suggerito di integrare con Thirodium 50 mcg…ma leggo che questo è un dosaggio per bambini (capsule spremibili gusto biscotto) per cui presumo ragionevolmente di dover assumere il 100 mcg.
Tra l’altro per anni mi è stato vietato l’utilizzo di sale iodato e creme che contenessero iodio.
La mia domanda è la seguente: è possibile che un valore così basso dello iodio nel mio corpo influenzi negativamente la formazione degli ormoni tiroidei (in aggiunta alla patologia autoimmune stessa)?
Potrebbe quindi esserci la possibilità che con la sola integrazione di iodio il mio TSH scenda un po’?
O devo comunque aumentare il dosaggio della Levotiroxina?
In alternativa mi era stato suggerito da un altro endocrinologo di mantenere lo stesso dosaggio del Tirosint 75 mcg e di aggiungere a questo il Liotir gocce, quindi T3 (6 gocce al mattino).
Credete possa essere una valida alternativa?
Sono molto confusa, ho sentito pareri medici decisamente discordanti tra loro e non so più quale seguire.
Vi ringrazio fin da ora e Vi porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile lettrice,
Sulla base delle sue domande spero di chiarirle alcuni punti:
- avere un TSH nei limiti della norma non fa dimagrire nel senso che nell'ipotiroidismo l'aumento di peso che si può riscontrare non è dovuto ad un aumento della massa grassa ma ad una ritenzione di liquidi (per esempio chi ha un ipotiroidismo grave, cosa che in realtà al giorno d'oggi non si vede praticamente più grazie alla diagnosi precoce, presenta una condizione di edema). Inoltre, qualora volesse una gravidanza, avere un TSH superiore alla norma può ridurre la fertilità;
- lo iodio serve per la produzione degli ormoni tiroidei ma se la ghiandola non funziona a causa del processo della tiroidite cronica autoimmune l'integrazione non porta vantaggi
- la levotiroxina è T4 che l'organismo converte in T3 a seconda delle sue necessità (è una specie di autoregolazione) pertanto è preferibile l'assunzione di levotiroxina
- quando l' fT3 ed fT4 sono nella norma e il TSH è ai limiti superiori si parla di ipotiroidismo subclinico, che in teoria non dovrebbe dare sintomi. Se ha una stanchezza eccessiva e non giustificata dalle sue attività dovrebbe escludere che negli esami di routine non ci siano altre alterazioni ed eventualmente valutare con il medico di riferimento se effettuare una valutazione surrenalica (una ridotta produzione di cortisolo da parte del surrene, su base autoimmune, può in alcuni casi essere associata alla tiroidite cronica).
Spero di aver chiarito i suoi dubbi e le consiglierei di scegliere uno specialista di fiducia con cui effettuare il percorso di follow up tiroideo perchè in effetti, farsi seguire contemporaneamente da più medici crea un pò di confusione.
Cordiali saluti
Sulla base delle sue domande spero di chiarirle alcuni punti:
- avere un TSH nei limiti della norma non fa dimagrire nel senso che nell'ipotiroidismo l'aumento di peso che si può riscontrare non è dovuto ad un aumento della massa grassa ma ad una ritenzione di liquidi (per esempio chi ha un ipotiroidismo grave, cosa che in realtà al giorno d'oggi non si vede praticamente più grazie alla diagnosi precoce, presenta una condizione di edema). Inoltre, qualora volesse una gravidanza, avere un TSH superiore alla norma può ridurre la fertilità;
- lo iodio serve per la produzione degli ormoni tiroidei ma se la ghiandola non funziona a causa del processo della tiroidite cronica autoimmune l'integrazione non porta vantaggi
- la levotiroxina è T4 che l'organismo converte in T3 a seconda delle sue necessità (è una specie di autoregolazione) pertanto è preferibile l'assunzione di levotiroxina
- quando l' fT3 ed fT4 sono nella norma e il TSH è ai limiti superiori si parla di ipotiroidismo subclinico, che in teoria non dovrebbe dare sintomi. Se ha una stanchezza eccessiva e non giustificata dalle sue attività dovrebbe escludere che negli esami di routine non ci siano altre alterazioni ed eventualmente valutare con il medico di riferimento se effettuare una valutazione surrenalica (una ridotta produzione di cortisolo da parte del surrene, su base autoimmune, può in alcuni casi essere associata alla tiroidite cronica).
Spero di aver chiarito i suoi dubbi e le consiglierei di scegliere uno specialista di fiducia con cui effettuare il percorso di follow up tiroideo perchè in effetti, farsi seguire contemporaneamente da più medici crea un pò di confusione.
Cordiali saluti
Dr.ssa Giulia Busonero
[#2]
Utente
Gent. ma Dott.ssa Busonero,
La ringrazio per la Sua risposta ed i Suoi chiarimenti.
Le chiedo solo un'ultima cosa: secondo Lei quindi una integrazione di iodio (Thirodium) sarebbe inutile a prescindere?
O visto il bassissimo livello riscontrato alla ioduria potrebbe in ogni caso farmi bene (anche se non migliora il quadro ormonale)?
La ringrazio nuovamente e Le porgo cordiali saluti.
La ringrazio per la Sua risposta ed i Suoi chiarimenti.
Le chiedo solo un'ultima cosa: secondo Lei quindi una integrazione di iodio (Thirodium) sarebbe inutile a prescindere?
O visto il bassissimo livello riscontrato alla ioduria potrebbe in ogni caso farmi bene (anche se non migliora il quadro ormonale)?
La ringrazio nuovamente e Le porgo cordiali saluti.
[#3]
Gentile lettrice,
lo iodio interviene particamente solo nella produzione di ormone tiroideo. Nella tiroidite cronica il processo autoimmunitario nel tempo distrugge le cellule tiroidee che producono questi ormoni e la tiroide non riesce a funzionare ed è per questo che l'ormone già preformato viene assunto con la terapia. Avere carenza di iodio influenza negativamente la produzione ormonale se le cellule tiroidee sono in grado di produrre gli ormoni e può portare alla formazione di gozzo (ed è per questo che è stata introdotta l'integrazione di iodio nel sale da cucina a livello nazionale), ma nel caso della tiroidite cronica autoimmune l'ipotiroidismo è provocato dal processo autoimmunitario.
Ne riparli con l'endocrinologo che la segue in quanto da quello che mi riporta sembra che non ne abbia bisogno, tuttavia il consulto online è molto limitativo e senza visitare il paziente non è possibile consigliare o sconsigliare terapie ma solo dare delle spiegazioni generali "da manuale".
Cordiali saluti
lo iodio interviene particamente solo nella produzione di ormone tiroideo. Nella tiroidite cronica il processo autoimmunitario nel tempo distrugge le cellule tiroidee che producono questi ormoni e la tiroide non riesce a funzionare ed è per questo che l'ormone già preformato viene assunto con la terapia. Avere carenza di iodio influenza negativamente la produzione ormonale se le cellule tiroidee sono in grado di produrre gli ormoni e può portare alla formazione di gozzo (ed è per questo che è stata introdotta l'integrazione di iodio nel sale da cucina a livello nazionale), ma nel caso della tiroidite cronica autoimmune l'ipotiroidismo è provocato dal processo autoimmunitario.
Ne riparli con l'endocrinologo che la segue in quanto da quello che mi riporta sembra che non ne abbia bisogno, tuttavia il consulto online è molto limitativo e senza visitare il paziente non è possibile consigliare o sconsigliare terapie ma solo dare delle spiegazioni generali "da manuale".
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 18.9k visite dal 08/05/2015.
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