Linfonodo tiroide
Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni e ad ottobre dello scorso anno ho effettuato una ecografia alla tiroide per pura prevenzione dato che in famiglia ci sono casi di ipertiroidismo. Dal l'eco era risultato un piccolo nodulo di 3mmx6mm. Subito il medico ha detto che dati i contorni netti e ben definiti e le piccole dimensioni non serviva preoccuparsi, ma vista l'apprensione di mia madre ho preferito contattatare un'endocrinologa che mi ha fatto fare per sicurezza un ago aspirato dicendo che si trattava dell'unico esame per stare tranquilli e non rimandare ulteriori controlli nei mesi successivi. Ieri ho effettuato finalmente l'ago aspirato e l'ecografo mi ha detto che quello che lui ha bucato non era un nodulo bensì un linfonodo e che la tiroide è a posto.
Ora non so se il fatto che un linfonodo venga scambiato per un nodulo sia una cosa comune, ma quello che vorrei sapere è se posso tranquillizzarmi poiché non ci sono noduli o se comunque un linfonodo è preoccupante.
Vi ringrazio per l'attenzione. Cordiali saluti.
Ora non so se il fatto che un linfonodo venga scambiato per un nodulo sia una cosa comune, ma quello che vorrei sapere è se posso tranquillizzarmi poiché non ci sono noduli o se comunque un linfonodo è preoccupante.
Vi ringrazio per l'attenzione. Cordiali saluti.
[#1]
Medico Chirurgo
Cara Signora,
resto alquanto sconcertato.
Nel parenchima tiroideo, cioè nel tessuto di cui è fatta la tiroide, non vi sono linfonodi.
Vero è che la tiroide è poi drenata da un elevato numero di vasi linfatici tributari principalmente dei linfonodi latero - cervivali.
In questo senso ha letto male l'eco non solo l'ecografista che l'ha eseguita ma anche l'endocrinologo che l'ha visitata.
Un linfonodo, specie se reattivo come verosimilmente il suo, ha una struttura diversa da un nodulo tiroideo.
In sostanza lei ha fatto la bipopsia di un linfonodo e non un agoaspirato di un nodulo tiroideo.
Considerando le dimensioni del linfonodo, io fossi in lei attenderei i risultati della istopatologia in assoluta tranquillità.
Continuo tuttavia a chiedermi come mai l'ecografista si sia accorto solo durante l'agoaspirato che si trattava di un linfonodo e non prima......
Magari lo chieda...
:-)
Cordialità
resto alquanto sconcertato.
Nel parenchima tiroideo, cioè nel tessuto di cui è fatta la tiroide, non vi sono linfonodi.
Vero è che la tiroide è poi drenata da un elevato numero di vasi linfatici tributari principalmente dei linfonodi latero - cervivali.
In questo senso ha letto male l'eco non solo l'ecografista che l'ha eseguita ma anche l'endocrinologo che l'ha visitata.
Un linfonodo, specie se reattivo come verosimilmente il suo, ha una struttura diversa da un nodulo tiroideo.
In sostanza lei ha fatto la bipopsia di un linfonodo e non un agoaspirato di un nodulo tiroideo.
Considerando le dimensioni del linfonodo, io fossi in lei attenderei i risultati della istopatologia in assoluta tranquillità.
Continuo tuttavia a chiedermi come mai l'ecografista si sia accorto solo durante l'agoaspirato che si trattava di un linfonodo e non prima......
Magari lo chieda...
:-)
Cordialità
[#2]
Utente
Buonasera, io ho appena ritirato l'esito dell'agoaspirato, le riporto ciò che leggo:
Materiale inviato:
1) esame citologico da ago asportazione 1 Nodo tiroide terzo medio lobo Des posteriore
2) esame citologico da ago asportazione 2 Nodo tiroide terzo inf lobo sin
DIAGNOSI:
(1) Prepararti ipocellulari. Il quadro citologico orienta per linfonodo reattivo.
(2) Il materiale collezionato corrisponde a struma colloido- cistico.(categoria diagnostica: Thy2)
Io nel frattempo avevo ripetuto l'ecografia alla tiroide avendo questo referto:
La formazione descritta come nodulo ovalare ipoecogeno al terzo medio posteriore del lobo da corrisponde a parenchima tiroideo omogeneo circondato da vasi che ne mimano l'aspetto nodulare.
Sinceramente non so cosa pensare. Sono alquanto disorientata. La presenza di questo linfonodo reattivo mi deve preoccupare?
La ringrazio per la cortesia, saluti.
Materiale inviato:
1) esame citologico da ago asportazione 1 Nodo tiroide terzo medio lobo Des posteriore
2) esame citologico da ago asportazione 2 Nodo tiroide terzo inf lobo sin
DIAGNOSI:
(1) Prepararti ipocellulari. Il quadro citologico orienta per linfonodo reattivo.
(2) Il materiale collezionato corrisponde a struma colloido- cistico.(categoria diagnostica: Thy2)
Io nel frattempo avevo ripetuto l'ecografia alla tiroide avendo questo referto:
La formazione descritta come nodulo ovalare ipoecogeno al terzo medio posteriore del lobo da corrisponde a parenchima tiroideo omogeneo circondato da vasi che ne mimano l'aspetto nodulare.
Sinceramente non so cosa pensare. Sono alquanto disorientata. La presenza di questo linfonodo reattivo mi deve preoccupare?
La ringrazio per la cortesia, saluti.
[#3]
Medico Chirurgo
Gentile Sig.ra,
al punto 1) il citopatologo descrive una ipocellularità dell'agoaspirato l'esame del cui materiale orienta per un linfonodo reattivo.
Alla luce del quadro citopatologico al punto 1) e considerando che l'Ecografia non è un esame invasivo, sarebbe utile ripeterla con un ecolocordoppler insistendo sull'esame del LINFONODO per verificare l'eventuale ulteriore riduzione di volume.
Un linfonodo reattivo per definizione "reagisce" a qualcosa, in genere un antigene, e non è motivo di preoccupazione.
Al punto 2) mi pare che il risultato della citopatologia sia molto securizzante e orienti per un nodulo colloide del tutto innocente, tanto che la categoria diagnostica assegnata è stata Thy2 cioè di assoluta benignità.
Coerente con il risultato della citopatologia appare l'ecografia che descrive"nodulo ovalare ipoecogeno al terzo medio posteriore del lobo da corrisponde a parenchima tiroideo omogeneo circondato da vasi che ne mimano l'aspetto nodulare."
Del linfonodo reattivo non si deve preoccupare, come già affermato e non vedo la ragione del suo disorientamento.
L'eco tiroide o meglio l'eco del linfonodo tiroideo è una "curiosità" medica, ma non è indice nè di "cattivi pensieri" del Medico scrivente nè è necessario eseguirla con urgenza.
La invito alla tranquillità più assoluta.
Con simpatia.
al punto 1) il citopatologo descrive una ipocellularità dell'agoaspirato l'esame del cui materiale orienta per un linfonodo reattivo.
Alla luce del quadro citopatologico al punto 1) e considerando che l'Ecografia non è un esame invasivo, sarebbe utile ripeterla con un ecolocordoppler insistendo sull'esame del LINFONODO per verificare l'eventuale ulteriore riduzione di volume.
Un linfonodo reattivo per definizione "reagisce" a qualcosa, in genere un antigene, e non è motivo di preoccupazione.
Al punto 2) mi pare che il risultato della citopatologia sia molto securizzante e orienti per un nodulo colloide del tutto innocente, tanto che la categoria diagnostica assegnata è stata Thy2 cioè di assoluta benignità.
Coerente con il risultato della citopatologia appare l'ecografia che descrive"nodulo ovalare ipoecogeno al terzo medio posteriore del lobo da corrisponde a parenchima tiroideo omogeneo circondato da vasi che ne mimano l'aspetto nodulare."
Del linfonodo reattivo non si deve preoccupare, come già affermato e non vedo la ragione del suo disorientamento.
L'eco tiroide o meglio l'eco del linfonodo tiroideo è una "curiosità" medica, ma non è indice nè di "cattivi pensieri" del Medico scrivente nè è necessario eseguirla con urgenza.
La invito alla tranquillità più assoluta.
Con simpatia.
[#5]
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
non le nascondo che ora sono molto confuso anche io.
Lei mi pone il primo quesito parlandomi di un solo nodulo tiroideo, di piccole dimensioni, per il quale l'endocrinologa, su insistenza di sua madre (sic!) ha disposto l'esecuzione di un agoaspirato.
Dal referto della citologia vedo che gli ago - aspirati sono stati effettuati in due aree diverse, dunque deduco che una successiva ecografia abbia posto in evidenza un secondo nodulo di cui non sono a conoscenza.
Il citologo le dice, in corso di agoaspirato, di aver punto un linfonodo e non un nodulo tiroideo parenchimale. E lo referta citologicamente come un linfonodo reattivo.
Una successiva ecografia del linfonodo reattivo citologicamente accertato, referta "La formazione descritta come nodulo ovalare ipoecogeno al terzo medio posteriore del lobo da corrisponde a parenchima tiroideo omogeneo circondato da vasi che ne mimano l'aspetto nodulare."
Viene dunque meno la diagnosi citologica di linfonodo reattivo a favore di un nodulo tiroideo omogeneo ipervascolarizzato perifericamente, che potrebbe essere un adenoma tiroideo iperfunzionante.
(Non dice nulla sui valori di funzionalità della sua tiroide, viceversa assai importanti).
A questo punto mi pongo e le pongo la domanda: che cosa ha punto il citologo? Davvero un linfonodo che si trovava da quelle parti, di natura reattiva?
E le ecografie perchè danno due risultati differenti così profondamente, senza contare che è stato fatto l'agoaspirato di una formazione nodulare (la 2) di cui non mi aveva messo a conoscenza? Era stata vista in corso di agoaspirazione ecoguidata e non prima?
Ho paura che in questo Chaos chi ci rimette sia solo la sua tranquillità e il suo benessere psicologico.
Anche il comportamento dell'endocrinologa che si fa influenzare dalla sua mamma non depone bene per la collega. Io avrei garbatamente fatto notare alla mamma che è il medico che decide, assumendosi oneri e responsabilità!
Se gradisce un mio consiglio, o Ella si rivolge a un centro di eccellenza per le patologie tiroidee, come quello del Policlinico Universitario di Pisa, fondato dal compianto Prof. Pinchera e portato avanti egregiamente dalla sua scuola, o esegue una RM della tiroide prima e dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico, e alla luce dei risultati eventualmente una scintigrafia tiroidea.
Forse riusciamo con una di queste due strategie a sbrogliare la matassa o meglio a tagliare questo nodo gordiano......
Mi tenga informato, se lo desidera.
Con simpatia.
non le nascondo che ora sono molto confuso anche io.
Lei mi pone il primo quesito parlandomi di un solo nodulo tiroideo, di piccole dimensioni, per il quale l'endocrinologa, su insistenza di sua madre (sic!) ha disposto l'esecuzione di un agoaspirato.
Dal referto della citologia vedo che gli ago - aspirati sono stati effettuati in due aree diverse, dunque deduco che una successiva ecografia abbia posto in evidenza un secondo nodulo di cui non sono a conoscenza.
Il citologo le dice, in corso di agoaspirato, di aver punto un linfonodo e non un nodulo tiroideo parenchimale. E lo referta citologicamente come un linfonodo reattivo.
Una successiva ecografia del linfonodo reattivo citologicamente accertato, referta "La formazione descritta come nodulo ovalare ipoecogeno al terzo medio posteriore del lobo da corrisponde a parenchima tiroideo omogeneo circondato da vasi che ne mimano l'aspetto nodulare."
Viene dunque meno la diagnosi citologica di linfonodo reattivo a favore di un nodulo tiroideo omogeneo ipervascolarizzato perifericamente, che potrebbe essere un adenoma tiroideo iperfunzionante.
(Non dice nulla sui valori di funzionalità della sua tiroide, viceversa assai importanti).
A questo punto mi pongo e le pongo la domanda: che cosa ha punto il citologo? Davvero un linfonodo che si trovava da quelle parti, di natura reattiva?
E le ecografie perchè danno due risultati differenti così profondamente, senza contare che è stato fatto l'agoaspirato di una formazione nodulare (la 2) di cui non mi aveva messo a conoscenza? Era stata vista in corso di agoaspirazione ecoguidata e non prima?
Ho paura che in questo Chaos chi ci rimette sia solo la sua tranquillità e il suo benessere psicologico.
Anche il comportamento dell'endocrinologa che si fa influenzare dalla sua mamma non depone bene per la collega. Io avrei garbatamente fatto notare alla mamma che è il medico che decide, assumendosi oneri e responsabilità!
Se gradisce un mio consiglio, o Ella si rivolge a un centro di eccellenza per le patologie tiroidee, come quello del Policlinico Universitario di Pisa, fondato dal compianto Prof. Pinchera e portato avanti egregiamente dalla sua scuola, o esegue una RM della tiroide prima e dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico, e alla luce dei risultati eventualmente una scintigrafia tiroidea.
Forse riusciamo con una di queste due strategie a sbrogliare la matassa o meglio a tagliare questo nodo gordiano......
Mi tenga informato, se lo desidera.
Con simpatia.
[#6]
Utente
Esattamente. La seconda formazione (2) è stata vista solo durante l'ecografia guidata per l'ago aspirato. Quando poi sono andata a ripetere l'eco il medico ha detto di non vedere nessuna formazione a sinistra e mi ha dato la risposta che le ho riportato per la formazione (1) a destra. La funzione della tiroide non è alterata in quanto gli esami sono nella norma.
Quello che mi domandavo, era se il referto citologico potesse spazzare via ogni dubbio trattandosi di un'analisi più dettagliata di una semplice eco. Dai suoi suggerimenti intuisco che anche il citologico potrebbe essere sbagliato.
La ringrazio veramente tantissimo per il consulto e i consigli che mi ha dato. Ora vedrò di contattare l'endocrinologo.
Cordiali saluti.
Quello che mi domandavo, era se il referto citologico potesse spazzare via ogni dubbio trattandosi di un'analisi più dettagliata di una semplice eco. Dai suoi suggerimenti intuisco che anche il citologico potrebbe essere sbagliato.
La ringrazio veramente tantissimo per il consulto e i consigli che mi ha dato. Ora vedrò di contattare l'endocrinologo.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6k visite dal 30/01/2015.
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