Acne e depressione
Ho 33 anni e ho sofferto di acne da quando ero adolescente di acne. Sorprendentemente, da quando , due anni fa, ho iniziato a soffrire di depressione (che sto cercando senza risultato di curare con antidepressivi), l'acne è scomparsa. Nei momenti rari, di sollievo della depressione, l'acne timidamente ricompare.
La cooncomitanza dei due eventi è davvero evidente.
Si tratta di un caso o c'è una base scientifica? Vale la pena di fare qualche esame specifico?
Grazie
La cooncomitanza dei due eventi è davvero evidente.
Si tratta di un caso o c'è una base scientifica? Vale la pena di fare qualche esame specifico?
Grazie
[#1]
E' un caso interessante.
Può dirmi qualcosa di più sulla depressione?
E può anche dirmi qual'era il suo peso prima dell'esordio della depressione?
Può dirmi qualcosa di più sulla depressione?
E può anche dirmi qual'era il suo peso prima dell'esordio della depressione?
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Ex utente
Gentile dr. Carbonetti
dopo circa un anno dall'esordio della depressione, il mio peso è aumentato di circa 10 Kg. Da circa un anno e mezzo è quindi stabile su 85Kg (la depressione ha esordito 2 anni e 6 mesi fa). L'aumento di peso è stato contestuale all'inizio della terapia con venlafaxina 225mg, ma l'interruzione di questo farmaco (mi causava emospermia)da oltre un anno a questa parte non ha avuto impatto sul peso, quindi presumo che il farmaco non c'entri.
In pratica, ora che soffro di depressione mangio meno di quando ero sano ma peso 10 Kg in più.
La mia depressione produce sintomi principalmente di 2 tipi:
-mancanza di iniziativa, energia, vitalità
-pensieri ossessivi di suicidio e di non avere speranza
NON presenta invece i seguenti sintomi per lo più diffusi nei depressi:
-alterazioni del sonno
-scarsa autostima
Per quanto riguarda i farmaci, ho provato diversi SSRI senza risultato anche a dosaggi alti. L'unico farmaco non SSRI che ho provato, la venlafaxina, invece mi ha fatto un certo effetto nei 6 mesi di assunzione, poi quando ho capito che era la causa dell'emospermia il mio psichiatra me l'ha sospesa (tuttavia l'emospermia scompare a 150 mg).
A parte peso e acne scomparsa, non noto altri fenomeni 'fisici' in concomitanza della depressione.
Non ho intrapreso mai una psicoterapia, il mio psichiatra insiste per iniziare una psicoanalisi dinamica (è uno psicoanalista guardacaso) ma io non ho nè i soldi ne la convinzione necessaria.
Sottolineo che la mia depressione è molto probabilmente endogena, nel senso che non ci sono fattori, per lo meno superficiali, che possano indurre a pensare che sia reattiva.
La ringrazio anticipatamente per qualsiasi commento o consiglio
dopo circa un anno dall'esordio della depressione, il mio peso è aumentato di circa 10 Kg. Da circa un anno e mezzo è quindi stabile su 85Kg (la depressione ha esordito 2 anni e 6 mesi fa). L'aumento di peso è stato contestuale all'inizio della terapia con venlafaxina 225mg, ma l'interruzione di questo farmaco (mi causava emospermia)da oltre un anno a questa parte non ha avuto impatto sul peso, quindi presumo che il farmaco non c'entri.
In pratica, ora che soffro di depressione mangio meno di quando ero sano ma peso 10 Kg in più.
La mia depressione produce sintomi principalmente di 2 tipi:
-mancanza di iniziativa, energia, vitalità
-pensieri ossessivi di suicidio e di non avere speranza
NON presenta invece i seguenti sintomi per lo più diffusi nei depressi:
-alterazioni del sonno
-scarsa autostima
Per quanto riguarda i farmaci, ho provato diversi SSRI senza risultato anche a dosaggi alti. L'unico farmaco non SSRI che ho provato, la venlafaxina, invece mi ha fatto un certo effetto nei 6 mesi di assunzione, poi quando ho capito che era la causa dell'emospermia il mio psichiatra me l'ha sospesa (tuttavia l'emospermia scompare a 150 mg).
A parte peso e acne scomparsa, non noto altri fenomeni 'fisici' in concomitanza della depressione.
Non ho intrapreso mai una psicoterapia, il mio psichiatra insiste per iniziare una psicoanalisi dinamica (è uno psicoanalista guardacaso) ma io non ho nè i soldi ne la convinzione necessaria.
Sottolineo che la mia depressione è molto probabilmente endogena, nel senso che non ci sono fattori, per lo meno superficiali, che possano indurre a pensare che sia reattiva.
La ringrazio anticipatamente per qualsiasi commento o consiglio
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Il miglioramento dell'acne potrebbe essere correlato con l'aumento di peso, o meglio con l'accumulo di adipe, ma vorrei lasciare la risposta definitiva ai dermatologi.
Nel mio archivio vi sono circa 400 pazienti che prendono o hanno preso venlafaxina, dei quali almeno un 40% di sesso maschile,e nessuno di questi mi ha mai riferito emospermia. Devo concludere che lei è stato particolarmente sfortunato, oppure che non vi era un nesso di causalità. In teoria la venlafaxina potrebbe provocare emospermia attraverso una prolungata inibizione dell'ejaculazione, con correlato di congestione venosa.
Il quadro psichico da lei descritto sembra corrispondere a quella che fino ad alcuni anni fa veniva chiamata "depressione atipica", caratterizzata da inversione vegetosomatica: aumento del peso corporeo, assenza di insonnia o addirittura ipersonnia, basso livello di energia. Queste forme rispondevano -e rispondono- bene agli antidepressivi anti-Mao,ora obsoleti soltanto perchè hanno il torto di costare poco e di non essere spinti dall'industria farmaceutica. In Italia ne è rimasto in commercio uno solo (che però ha in associazione una piccola dose di neurolettico), ma sembra che fra poco tempo rientri sul mercato la fenelzina, un cavallo di battaglia degli anni '60. Chi opera nelle vicinanze di Roma può acquistare gli altri alla Farmacia Vaticana, e dalla Lombardia si può andare in Svizzera. Molti giovani psichiatri li ritengono pericolosi, perchè possono produrre il cosiddetto "cheese-effect": mangiando formaggi fermentati, ma anche altri alimenti, o bevendo certi vini rossi si possono produrre crisi ipertensive anche gravi.Inoltre non possono essere associati ad altri antidepressivi. Per la verità in oltre 30 anni di uso di questi farmaci non ho avuto nessun caso del genere; basta fare le giuste raccomandazioni al paziente.
Se il suo psichiatra insiste per fare una psicoterapia, evidentemente si rende conto che potrebbe giovarsene. Ma se lei non è convinto...L'ultima decisione deve essere sempre del paziente.
Un cordiale saluto
Nel mio archivio vi sono circa 400 pazienti che prendono o hanno preso venlafaxina, dei quali almeno un 40% di sesso maschile,e nessuno di questi mi ha mai riferito emospermia. Devo concludere che lei è stato particolarmente sfortunato, oppure che non vi era un nesso di causalità. In teoria la venlafaxina potrebbe provocare emospermia attraverso una prolungata inibizione dell'ejaculazione, con correlato di congestione venosa.
Il quadro psichico da lei descritto sembra corrispondere a quella che fino ad alcuni anni fa veniva chiamata "depressione atipica", caratterizzata da inversione vegetosomatica: aumento del peso corporeo, assenza di insonnia o addirittura ipersonnia, basso livello di energia. Queste forme rispondevano -e rispondono- bene agli antidepressivi anti-Mao,ora obsoleti soltanto perchè hanno il torto di costare poco e di non essere spinti dall'industria farmaceutica. In Italia ne è rimasto in commercio uno solo (che però ha in associazione una piccola dose di neurolettico), ma sembra che fra poco tempo rientri sul mercato la fenelzina, un cavallo di battaglia degli anni '60. Chi opera nelle vicinanze di Roma può acquistare gli altri alla Farmacia Vaticana, e dalla Lombardia si può andare in Svizzera. Molti giovani psichiatri li ritengono pericolosi, perchè possono produrre il cosiddetto "cheese-effect": mangiando formaggi fermentati, ma anche altri alimenti, o bevendo certi vini rossi si possono produrre crisi ipertensive anche gravi.Inoltre non possono essere associati ad altri antidepressivi. Per la verità in oltre 30 anni di uso di questi farmaci non ho avuto nessun caso del genere; basta fare le giuste raccomandazioni al paziente.
Se il suo psichiatra insiste per fare una psicoterapia, evidentemente si rende conto che potrebbe giovarsene. Ma se lei non è convinto...L'ultima decisione deve essere sempre del paziente.
Un cordiale saluto
[#4]
Ex utente
La ringrazio per i suggerimenti dr. Carbonetti,
in effetti il dubbio della non causalità c'è per l'emospermia, credo che proporrò al mio psichiatra di ritentare con la venlafaxina.
Ma se questa dovesse essere inutilizzabile, ci sono dei farmaci equivalenti all'Efexor? Possibile che ci siano numerosi SSRI e solo un SNRI? Ho letto che ci sono altri farmaci che agiscono anche o solo sulla noradrenalina (remeron, roboxetina) mi chiedevo se secondo lei possono avere successo in caso di parziale risposta alla venlafaxina. O se per lo meno vale la pena di provare.
Per quanto riguarda gli I-mao prendo nota sicuramente di questo consiglio. Spero che il mio medico consideri questa opzione come possibile, e che abbia familiarità con questi farmaci.
Per quanto riguarda la psicoterapia, come lei sa il paziente si trova oggi in mezzo a diverse strade che diversi medici indicano come giuste o sbagliate. Io da fonti ufficiali (anche la semplice encicolpedia medica) capisco che è la psicoterpia cogntiva la più indicata per la depressione, mentre il mio psichiatra me la sconsiglia. Poi penso che lui è uno psicoanalista, quindi potrebbe tirare acqua al suo mulino...
Alla fine credo che le proverò entrambe prima o poi...
COrdiali saluti e grazie ancora per il suoa aiuto
in effetti il dubbio della non causalità c'è per l'emospermia, credo che proporrò al mio psichiatra di ritentare con la venlafaxina.
Ma se questa dovesse essere inutilizzabile, ci sono dei farmaci equivalenti all'Efexor? Possibile che ci siano numerosi SSRI e solo un SNRI? Ho letto che ci sono altri farmaci che agiscono anche o solo sulla noradrenalina (remeron, roboxetina) mi chiedevo se secondo lei possono avere successo in caso di parziale risposta alla venlafaxina. O se per lo meno vale la pena di provare.
Per quanto riguarda gli I-mao prendo nota sicuramente di questo consiglio. Spero che il mio medico consideri questa opzione come possibile, e che abbia familiarità con questi farmaci.
Per quanto riguarda la psicoterapia, come lei sa il paziente si trova oggi in mezzo a diverse strade che diversi medici indicano come giuste o sbagliate. Io da fonti ufficiali (anche la semplice encicolpedia medica) capisco che è la psicoterpia cogntiva la più indicata per la depressione, mentre il mio psichiatra me la sconsiglia. Poi penso che lui è uno psicoanalista, quindi potrebbe tirare acqua al suo mulino...
Alla fine credo che le proverò entrambe prima o poi...
COrdiali saluti e grazie ancora per il suoa aiuto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7k visite dal 02/07/2008.
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