Nodulo tiroideo ipoecogeno vascolarizzato urgente

Salve sono una ragazza di 24 anni trapiantata di rene nel 2007, per il quale assumo ovviamente parecchie medicine tra cui lun antirigetto,prograf.Da circa 2 anni mi è stato diagnosticato un gozzo multinodulare, in famiglia ho la nonna materna che ha fatto una tireoctomia per un nodulo maligno e mia madre che ha un ipertiroidismo con molti noduli anche lei. La contatto perchè nell'ultima ecografia fatta a novembre hanno trovato un ulteriore nodulo al lobo dx che risulta ipoecogeno e vascolarizzato sia peri che intralesionale,spero di non sbagliare termine, la sua grandezza è di 1 cm, ho già fatto un agoaspirato circa due anni fa ad un altro nodulo che ho a sx che sporge e si vede ad occhio che è di 1.5 cm che dall'esame citologico risulta essere un tir 3,ora mi hanno consigliato(quasi obbligato) a fare un ulteriore agoaspirato a quello di dx, ed eventualmente mi consiglierebbero di asportare la tiroide. Ora sinceramente di interventi ne ho fatti tantissimi,anche quando ero più piccola per un neuroblastoma addominale al 4 stadio speciale, quindi non mi spaventa questo ma il fatto di fare un ulteriore intervento ho paura che potrebbe complicare la mia già precaria situazione renale,purtroppo ho un rigetto umorale cronico con creatinina a 2.40 e da piccola dissero ai miei che ho avuto una mioglobinuria,che è stato il problema principale che mi ha portato ad una irc,dialisi e conseguente trapianto,dopo l'asportazione del neuroblastoma e metastasi,e siccome spiegarono ai miei che la mioglobinuria è una mezza specie di allergia all'anestesia,capirà la mia titubanza a fare questa tireoctomia sopratutto se non necessario. Mi scuso se sono stata prolissa e poco comprensibile ma sono un pò agitata,vi ringrazio anticipatamente cordiali saluti.

Ps: mi scusi l'ignoranza ma ipoecogeno non è meglio di ipoecogeno,e poi il fatto che sia vascolarizzato cosa comporta? E sopratutto con un tir 3 mi devo preoccupare o è un bene?
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
L'indicazione a un nuovo citologico ci sta, cosi' come la cautela nel valutare l'opportunita' di un'opzione chirurgica in caso di un citologico refertato come TIR3.
Comprendo le sue ansie, ma a volte, la citologia tiroidea presenta dei limiti, e non riesce a dare certezze assolute sulla benignita' di un nodulo.
Per tale motivo, in questi casi, si rende necessario il ricorso alla chirurgia, al fine di ottenere, mediante l'esame istologico, una diagnosi certa.
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Utente
Utente
Mi scusi ma rileggendo ciò che le ho scritto ho visto degli errori,prima di tutto intendevo dire che quando ero piccola dissero ai miei genitori che la causa del mio peggioramento renale in seguito all'intervento era stata una mioglobinuria,e gli spiegarono che questa sarebbe una specie di allergia all'anestesia,che avrebbe distrutto i muscoli striati che a loro volta sarebbero andati ad otturare i glomeruli e i tubuli renali,causando la necrotizzazione del rene sx e in gran parte di quello dx,detto ciò appunto siccome anche per questo intervento dovrei fare una anestesia ho paura che possa peggiorare nuovamente la mia situazione renale quindi mi chiedevo,qualora dovessi fare questo intervento potrei farlo in anestesia locale? Non mi spaventa il dolore,ho superato di peggio... E poi il fatto che sia ipoecogeno non è meglio che se fosse stato iperecogeno? E cosa vuol dire ipoecogeno? Per concludere la mia situazione generale e passata,nonchè quella familiare può far alimentare la possibilità che seppure non in questo momento i miei noduli possano diventare o essere maligni? Quindi in sostanza è l' indicazione più giusta quella della chirurgia? La ringrazio anticipatamente cordiali saluti.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Cerchero' di essere piu' chiaro.
Il citologico TIR3 puo' rientrare tra quelle eventualita' in cui e' opportuna la chirurgia per avere una diagnosi certa di benignita', mediante l'esame istologico.
Un nodulo ipoecogeno, in linea generale, meriterebbe una maggiore attenzione rispetto a uno iperecogeno.
Per cui se vi e' una indicazione chirurgica, questa andrebbe perseguita, ovviamente, con tutte le necessarie cautele.
Mi risulta che ci siano dei centri, presso i quali e' possibile, in casi particolari, effettuare l'intervento in anestesia locale, come quello di Endocrinochirurgia del Policlinico Gemelli di Roma.
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Utente
Utente
La ringrazio dottore per la massima chiarezza,per la sua diponibilità e soprattutto per la pazienza , però vorrei chiederle un ultima cosa che ho scordato di dirle,secondo lei è possibile che la mia situazione tiroidea possa causarmi da circa 5 mesi una febbricola persistente a tutte le ore del giorno,circa 37,3-37,5, questo purtroppo non lo ho chiesto neanche all'endocrinologa che mi ha visitato e che mi ha consigliato la tireoctomia,e a pensarci bene non l' ho chiesto neanche ai nefrologi che mi seguono da sempre. Per concludere è possibile che dei noduli così piccoli posizionati al lobo sx e al III istmo a destra se non sbaglio possa causarmi problemi nella deglutizione e soprattutto " una specie di conati di vomito " quando tossisco,o quando bevo o mangio troppo velocemente e quando mi soffio il naso, sento come un qualcosa che tocca l la gola,che spinge e mi da questi problemi,la ringrazio e mi scuso per l'insistenza. Cordiali saluti
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Sarei per escludere relazioni con la problematica tiroidea.
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Utente
Utente
La ringrazio molto per la pazienza e la gentilezza,cordiali saluti
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