Diagnosi citologica
salve,ho fatto un ago aspirato in quanto mi avevano trovato dei noduli alla tiroide,con questi risultati,per i quali cortesemente chiedo di farmi capire bene cosa mi è successo.
Diagnosi citologica:Striscio di agoaspirato di 2 formazioni tiroidee non altrimenti identificati:in uno dei preparati si evidenziano gruppi di tireociti con atteggiamento follicolari e con variabilità nucleari con occasionali pseudoinclusi(Thy 3);in altri preparati la morfologia e la cellualrità associata a macrofagi ed abbondante sostanza colloide possono essere riferibili a Gozzo nucleare(Thy 2).rimango in attaesa do leggerla ringraziando anticipatamente
Diagnosi citologica:Striscio di agoaspirato di 2 formazioni tiroidee non altrimenti identificati:in uno dei preparati si evidenziano gruppi di tireociti con atteggiamento follicolari e con variabilità nucleari con occasionali pseudoinclusi(Thy 3);in altri preparati la morfologia e la cellualrità associata a macrofagi ed abbondante sostanza colloide possono essere riferibili a Gozzo nucleare(Thy 2).rimango in attaesa do leggerla ringraziando anticipatamente
[#1]
Gli esami citologici tiroidei, vengono oggi catalogati per categorie diagnostiche identificate con l'abbreviativo Tir seguito da una numerazione che va da 1 a 5.
Nello specifico Tir 2 individua un esame citologico benigno.
Tir 3 un esame citologico inderterminato.
In questo caso, e' spesso necessario l'esame istologico, per poter effettuare una diagnosi certa di benignita' o meno.
A tal fine, in tali circostanze, e' necessario l'intervento chirurgico.
Le statistiche riportano, alla revisione istologica circa l'80% di benignita' e un 20% di malignita'.
La decisione se intervenire o meno, va presa in ogni caso dall'endocrinologo, anche alla luce di eventuali ulteriori parametri clinici e strumentali, come ad esempio un esame scintigrafico.
Nello specifico Tir 2 individua un esame citologico benigno.
Tir 3 un esame citologico inderterminato.
In questo caso, e' spesso necessario l'esame istologico, per poter effettuare una diagnosi certa di benignita' o meno.
A tal fine, in tali circostanze, e' necessario l'intervento chirurgico.
Le statistiche riportano, alla revisione istologica circa l'80% di benignita' e un 20% di malignita'.
La decisione se intervenire o meno, va presa in ogni caso dall'endocrinologo, anche alla luce di eventuali ulteriori parametri clinici e strumentali, come ad esempio un esame scintigrafico.
Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 01/11/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.