Esito agoaspirato e citologico
Ecografia. a sx nodo tiroideo occupante gran parte del lobo delimitato da ecostruttura mista ipo-iperecogena ovalare di 3.3 per 1..6 cm. Eutiroideo.
Esame agoaspirato e citologico: prelievo valutato dal patologo su preparati estemporanei. Colorazione immunicitochimica con anticorpi monoclonali anti-GALECTINA 3: NEGATIVA. Reazione immunocitochimica con anticorpi anti-HMB1:NEGATIVA. Diagnosi: quadro citologico compatibile con formazione a cellule ossifile Tir 3 (categoria sec CONSENSUS CITOLOGICO SIAPEC 2007). Cosa significa?
Donna nata nel 1944.
Esame agoaspirato e citologico: prelievo valutato dal patologo su preparati estemporanei. Colorazione immunicitochimica con anticorpi monoclonali anti-GALECTINA 3: NEGATIVA. Reazione immunocitochimica con anticorpi anti-HMB1:NEGATIVA. Diagnosi: quadro citologico compatibile con formazione a cellule ossifile Tir 3 (categoria sec CONSENSUS CITOLOGICO SIAPEC 2007). Cosa significa?
Donna nata nel 1944.
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Buongiorno.
Le diagnosi citologiche sono state suddivise in 5 categorie per renderle più omogenee su tutto il territorio nazionale.
La categoria Tir 3 corrisponde ai noduli per i quali l'esame citologico non è in grado di predire con certezza la benignità o la malignità, questo non per problemi legati al campionamento ma per le caratteristiche dei noduli stessi.
La diagnosi di certezza si ottiene con l'esame istologico, cioè dopo l'intervento chirurgico, e nell'80% circa dei casi sarà una diagnosi di benignità, nel 20% circa invece di malignità.
Vista questa "incertezza" sono state studiate nel tempo diverse tecniche per cercare di capire se un nodo TIR 3 sia più probabilmente benigno o no senza dover andare all'intervento chirurgico; lo studio di galectina 3 fa parte di questi marcatori, il fatto che risulti negativo orienterebbe maggiormente verso una patologia benigna.
In ogni caso sarà il suo endocrinologo di fiducia a integrare questi dati con quelli clinici (aspetto del nodo, eventuale crescita nel tempo..) per valutare se proporre un programma di controlli un po' più intensivo di quanto si faccia per i nodi sicuramente benigni o indirizzare direttamente all'intervento chirurgico.
Le diagnosi citologiche sono state suddivise in 5 categorie per renderle più omogenee su tutto il territorio nazionale.
La categoria Tir 3 corrisponde ai noduli per i quali l'esame citologico non è in grado di predire con certezza la benignità o la malignità, questo non per problemi legati al campionamento ma per le caratteristiche dei noduli stessi.
La diagnosi di certezza si ottiene con l'esame istologico, cioè dopo l'intervento chirurgico, e nell'80% circa dei casi sarà una diagnosi di benignità, nel 20% circa invece di malignità.
Vista questa "incertezza" sono state studiate nel tempo diverse tecniche per cercare di capire se un nodo TIR 3 sia più probabilmente benigno o no senza dover andare all'intervento chirurgico; lo studio di galectina 3 fa parte di questi marcatori, il fatto che risulti negativo orienterebbe maggiormente verso una patologia benigna.
In ogni caso sarà il suo endocrinologo di fiducia a integrare questi dati con quelli clinici (aspetto del nodo, eventuale crescita nel tempo..) per valutare se proporre un programma di controlli un po' più intensivo di quanto si faccia per i nodi sicuramente benigni o indirizzare direttamente all'intervento chirurgico.
Dr.ssa Francesca Garino
Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio
france.garino@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 22/10/2013.
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