Tireotossicosi: basedow o hashitossicosi?

Buongiorno,

Vi scrivo per avere un parere circa la diagnosi ricevuta da un endocrinologo. A inizio marzo, dopo una forte influenza, ho cominciato ad accusare tachicardia, dispnea, fatica e debolezza muscolare, e ultimamente anche vertigini e dolore agli occhi. Dalle analisi del sangue risulta quanto segue:

TSH: 0,011 [0,350-5,500]
T3: 7,67 [2,00-4,20 ng/l]
T4: 23,62 [7,98-13,64]
Anticorpi anti-Tireoglobulina: 85 UI/ml [inferiore a 60]
Anticorpi anti-tireoperossidasi: 46 [inf. A 60]
Anticorpi anti-recettori TSH: 6,8 Ul/l [positivo >1,5]
Leucociti: 10,580 [4000-10000]
Monociti: 1143 [inf. a 1000]

Dall’ecografia della tiroide emerge che la tiroide è di volume normale, senza formazioni nodulari, diffusamente ipoecogena e disomogenea, sede di un infiltrato linfocitario. Presenza di adenopatie infiammatorie. All’eco-doppler: ipervascolarizzazione intensa, senza accelerazione. Ecografia incline a una fase ipertiroidea di una tiroidite d’Hashimoto piuttosto che morbo di Basedow.
Il primario di endocrinologia dal quale mi sono recata, dopo aver visionato i referti ha valutato che non fosse necessaria una scintigrafia e mi ha prescritto una compressa di 20 mg al giorno di Carbimazolo, dicendomi di tornare dopo una ventina di giorni con le nuove analisi al fine di valutare il dosaggio per evitare di diventare ipotiroidea. Secondo lui al momento si tratta di Basedow, aggiungendo che comunque un’eventuale Hashitossicosi avrebbe previsto una medesima terapia. Mi piacerebbe avere un’ulteriore parere dato che in questo momento sono particolarmente preoccupata. Ringrazio per l’attenzione. Cordialmente.

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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
La positivita' degli anticorpi anti-recettore del TSH, lascerebbe propendere di piu' verso una forma tipo Basedow.
Trovo condiisibile la terapia con tireostatici, soprattutto in questa fase.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
La ringrazio vivamente della cortese risposta. Colgo l'occasione per porle un'altra domanda, dato che in questo momento sono molto preoccupata per i miei occhi ( da alcuni giorni ho vertigini e ho l'impressione che mi si incrocino gli occhi; ho appuntamento da un oculista la settimana prossima). L'endocrinologo ha detto che non presento né gozzo né segni oculari ma io temo possa insorgere un esoftalmo o la retrazione della palpebra. Vorrei chiederle se l'aver scoperto rapidamente il problema e l'aver iniziato subito una terapia con tireostatici riduca in termini di statistica la possibilità di avere un'orbitopatia con segni manifesti (occhi "in fuori" per intenderci) oppure se tali problematiche abbiano un'evoluzione indipendente. Ringrazio ancora per la sua cortese attenzione. Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Che non vi sia un coinvolgimento oculare a oggi e' importante e attendiamo al riguardo l'esito della visita ocullistica.
E', almeno in linea di massima, confortante anche per il futuro.