Parere sulla diagnosi di "ipotiroidismo autoimmune" che mi è stata fatta i primi mesi di
Egr. Dottori,
Scrivo per avere un parere sulla diagnosi di “ipotiroidismo autoimmune” che mi è stata fatta i primi mesi di questo anno 2005 in seguito a valore tsh a 11.5 (in un vecchio referto ho visto che 18 anni fa era già lievemente aumentato, ma allora non mi furono consigliati controlli successivi).
Ho 46 anni peso 47 kg., da maggio assumo eutirox 50; ho cercato e sto cercando una valida alternativa a questo farmaco, non avendo mai avuto malattie importanti e avvalendomi eventualmente della medicina omeopatica per le cure. L'obiettivo sarebbe di arrivare a non dover più prendere questa pastiglia, o almeno a non aumentarne il dosaggio, mentre purtroppo, o forse inevitabilmente, dopo 2-3 mesi sono ritornati i sintomi, nonostante io sia in cura presso un omotossicologo: affanno e stanchezza mentale e fisica, con in più vampate di calore (alle 8 di mattina mi sento uno sherpa a 3.500 metri di altezza con uno zaino di 40 kg. sulle spalle).
Sto per ripetere le analisi del sangue che sicuramente non sono più “attendibili”:
esami prima di assumere eutirox, nov. 2004:
ft3 4.7 (rif. 2.8 – 7.1)
ft4 13.9 (rif. 11.5 – 24.5)
tsh 11.50 (rif. 0.270 – 4.500)
esami dopo 1 mese e mezzo di assunzione eutirox, giugno 2005:
ft3 3.0 (rif. 1.8 – 4.6)
ft4 14.1 (rif. 9.3 – 17.0)
tsh 3.71 (rif. 0.27 – 4.2)
ab anti-tireoglobulina > 5000 valore sup. al valore max quantificabile (rif.0-100)
ab anti-microsomi tir. 1799 (rif. 0-50)
calcitonina 4.4 (rif. 0-10)
Da una ecografia al collo sono stati riscontrati 3 noduli , per controllo è stata praticata la biopsia ecoguidata (che è stata effettuata su un nodulo sul lobo sin) con il seguente referto:
“emazie, colloide, piccoli follicoli tiroidei, rari linfociti. Quadro citologico coerente con la diagnosi di gozzo nodulare”. In occasione di una visita otorinolaringoiatrica (con tampone faringeo) per forte mal di gola recidivo (sia a un prodotto omeopatico che all’antibiotico) mi è stato guardato il timpano, perché accuso anche da un paio di mesi un persistente leggero fastidio all’orecchio destro, (che dura tuttora), senza riscontrare problemi. Da qualche giorno mi duole la gola esternamente sul lato destro. Quando la tiroide "fa male" bisogna correre ad approfondire o può essere un fastidio passegero?
Ma soprattutto: esiste una cura efficace per non prendere per sempre l’eutirox? Mi allarma l’ipotesi di dover periodicamente aumentare il dosaggio di eutirox. (Altri ormoni ipofisari e non, quali prolattina, cortisolo ecc. non andrebbero valutati, come nel vecchio referto di 18 anni fa?)
Mi rendo conto che le patologie legate al malfunzionamento del sistema immunitario siano complesse da trattare e i pareri a volte non omogenei, ma dopo la mia colpevole omissione di valutazione di 18 anni fa voglio capirci qualcosa e… magari sbagliare ma quantomeno consapevolmente. Nella mia storia clinica relativamente all'ipotiroidismo sono presenti alcune incongruenze dovute alle odissee multiple che si affrontano navigando nel sistema sanitario nazionale (in questo caso milanese), qual ad esempio l'impossibilità di accedere in tempi inferiori ai 6 mesi ad una visita endocrinologica,e anche per questo motivo chiedo il vs. parere. Ringrazio anticipatamente e invio cordiali saluti.
Scrivo per avere un parere sulla diagnosi di “ipotiroidismo autoimmune” che mi è stata fatta i primi mesi di questo anno 2005 in seguito a valore tsh a 11.5 (in un vecchio referto ho visto che 18 anni fa era già lievemente aumentato, ma allora non mi furono consigliati controlli successivi).
Ho 46 anni peso 47 kg., da maggio assumo eutirox 50; ho cercato e sto cercando una valida alternativa a questo farmaco, non avendo mai avuto malattie importanti e avvalendomi eventualmente della medicina omeopatica per le cure. L'obiettivo sarebbe di arrivare a non dover più prendere questa pastiglia, o almeno a non aumentarne il dosaggio, mentre purtroppo, o forse inevitabilmente, dopo 2-3 mesi sono ritornati i sintomi, nonostante io sia in cura presso un omotossicologo: affanno e stanchezza mentale e fisica, con in più vampate di calore (alle 8 di mattina mi sento uno sherpa a 3.500 metri di altezza con uno zaino di 40 kg. sulle spalle).
Sto per ripetere le analisi del sangue che sicuramente non sono più “attendibili”:
esami prima di assumere eutirox, nov. 2004:
ft3 4.7 (rif. 2.8 – 7.1)
ft4 13.9 (rif. 11.5 – 24.5)
tsh 11.50 (rif. 0.270 – 4.500)
esami dopo 1 mese e mezzo di assunzione eutirox, giugno 2005:
ft3 3.0 (rif. 1.8 – 4.6)
ft4 14.1 (rif. 9.3 – 17.0)
tsh 3.71 (rif. 0.27 – 4.2)
ab anti-tireoglobulina > 5000 valore sup. al valore max quantificabile (rif.0-100)
ab anti-microsomi tir. 1799 (rif. 0-50)
calcitonina 4.4 (rif. 0-10)
Da una ecografia al collo sono stati riscontrati 3 noduli , per controllo è stata praticata la biopsia ecoguidata (che è stata effettuata su un nodulo sul lobo sin) con il seguente referto:
“emazie, colloide, piccoli follicoli tiroidei, rari linfociti. Quadro citologico coerente con la diagnosi di gozzo nodulare”. In occasione di una visita otorinolaringoiatrica (con tampone faringeo) per forte mal di gola recidivo (sia a un prodotto omeopatico che all’antibiotico) mi è stato guardato il timpano, perché accuso anche da un paio di mesi un persistente leggero fastidio all’orecchio destro, (che dura tuttora), senza riscontrare problemi. Da qualche giorno mi duole la gola esternamente sul lato destro. Quando la tiroide "fa male" bisogna correre ad approfondire o può essere un fastidio passegero?
Ma soprattutto: esiste una cura efficace per non prendere per sempre l’eutirox? Mi allarma l’ipotesi di dover periodicamente aumentare il dosaggio di eutirox. (Altri ormoni ipofisari e non, quali prolattina, cortisolo ecc. non andrebbero valutati, come nel vecchio referto di 18 anni fa?)
Mi rendo conto che le patologie legate al malfunzionamento del sistema immunitario siano complesse da trattare e i pareri a volte non omogenei, ma dopo la mia colpevole omissione di valutazione di 18 anni fa voglio capirci qualcosa e… magari sbagliare ma quantomeno consapevolmente. Nella mia storia clinica relativamente all'ipotiroidismo sono presenti alcune incongruenze dovute alle odissee multiple che si affrontano navigando nel sistema sanitario nazionale (in questo caso milanese), qual ad esempio l'impossibilità di accedere in tempi inferiori ai 6 mesi ad una visita endocrinologica,e anche per questo motivo chiedo il vs. parere. Ringrazio anticipatamente e invio cordiali saluti.
[#1]
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Via Ariosto, 9
24047 Treviglio (Bg)
Tel. 0363-41183
Mobile 333-3164013
Gentile Utente 7214,
dalle risultanze che Lei ci sottopone, in effetti la diagnosi di "ipotiroidismo su base autoimmune" può anche starci; sarebbe stato opportuno "mappare" in più punti la tiroide, se il sospetto era di tiroidite cronica linfocitaria o di Hashimoto.
La opoterapia sostitutiva per tutta la vita con L-Tiroxina, nel Suo caso, è un bene perché risolve i problemi relativi al metabolismo: infatti, l'assunzione controllata di ormoni tiroidei consente un perfetto monitoraggio della dose terapeutica alle esigenze del Suo organismo, sostituendosi alla produzione degli ormoni che la tiroide non è più in grado di secernere.
E tenga inoltre conto, che non sta prendendo "veleni", ma l'unica sostanza in grado di agire efficacemente e senza alcuna problemetica di effetti secondari, se ben somministrata (come, d'altra parte, per tutto ciò che introduciamo nel nostro organismo).
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Via Ariosto, 9
24047 Treviglio (Bg)
Tel. 0363-41183
Mobile 333-3164013
Gentile Utente 7214,
dalle risultanze che Lei ci sottopone, in effetti la diagnosi di "ipotiroidismo su base autoimmune" può anche starci; sarebbe stato opportuno "mappare" in più punti la tiroide, se il sospetto era di tiroidite cronica linfocitaria o di Hashimoto.
La opoterapia sostitutiva per tutta la vita con L-Tiroxina, nel Suo caso, è un bene perché risolve i problemi relativi al metabolismo: infatti, l'assunzione controllata di ormoni tiroidei consente un perfetto monitoraggio della dose terapeutica alle esigenze del Suo organismo, sostituendosi alla produzione degli ormoni che la tiroide non è più in grado di secernere.
E tenga inoltre conto, che non sta prendendo "veleni", ma l'unica sostanza in grado di agire efficacemente e senza alcuna problemetica di effetti secondari, se ben somministrata (come, d'altra parte, per tutto ciò che introduciamo nel nostro organismo).
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 14.5k visite dal 31/08/2005.
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