- carcinoma papillare del lobo sinistro della tiroide
Sono stata sottoposta a tiroidectomia totale con esame estemporaneo positivo per carcinoma. Esame istologico è il seguente: Carcinoma papillare del lobo sx.
Reperti Macroscopici:
Lobo sx 4x2x2 cm - 13 gr. quasi del tutto sostituito da nodulo solido di 3 cm. (le dimensioni sono comprensive del frammento utilizzato per l'esame intraoperatorio.
lobo dx 3x2.5x1 cm 4 g di consistenza aumentata, con minute aree grigiastre.
Reperti Microscopici:
Lobo sx nodulo (4 inclusioni): tessuto tiroideo infiltrato da neoplasia ad architettura papillare con assi connettivo-vscolare rivestiti da epitelio cubico, con atipia nucleare di grado moderato; sono presenti aree di metaplasia ossifila; la lesione è delimitata da una scarsa quantità di tessuto tiroideo con diffusa infiltrazione linfocitaria e aree di fibrosi.
Lobo dx (5 inclusioni)<: tessuto tiroideo con diffusa infiltrazione linfocitaria, spesso con formazione di follicoli linfatici primari e secondari, e con aree di fibrosi
DIAGNOSI:
- Carcinoma papillare del lobo sinistro della tiroide, di cm. 3 con moderato grado di differenziamento nucleare, limitato alla ghiandola. G2 T2 NX.
- Tiroidite cronica linfocitaria, diffusa all'intera ghiandola.
Reperti Macroscopici:
Lobo sx 4x2x2 cm - 13 gr. quasi del tutto sostituito da nodulo solido di 3 cm. (le dimensioni sono comprensive del frammento utilizzato per l'esame intraoperatorio.
lobo dx 3x2.5x1 cm 4 g di consistenza aumentata, con minute aree grigiastre.
Reperti Microscopici:
Lobo sx nodulo (4 inclusioni): tessuto tiroideo infiltrato da neoplasia ad architettura papillare con assi connettivo-vscolare rivestiti da epitelio cubico, con atipia nucleare di grado moderato; sono presenti aree di metaplasia ossifila; la lesione è delimitata da una scarsa quantità di tessuto tiroideo con diffusa infiltrazione linfocitaria e aree di fibrosi.
Lobo dx (5 inclusioni)<: tessuto tiroideo con diffusa infiltrazione linfocitaria, spesso con formazione di follicoli linfatici primari e secondari, e con aree di fibrosi
DIAGNOSI:
- Carcinoma papillare del lobo sinistro della tiroide, di cm. 3 con moderato grado di differenziamento nucleare, limitato alla ghiandola. G2 T2 NX.
- Tiroidite cronica linfocitaria, diffusa all'intera ghiandola.
[#2]
Utente
In seguito, alla diagnosi mi sono rivolta all'endocrinologo il quale mi ha indirizzata effettivamente alla terapia IODIO 131. I miei dubbi sono i seguenti:
- Il tumore citato a quale tipologia di rischio viene associato?
- Dopo l'' intervento chirurgico di tiroidectomia, quanto tempo è opportuno far trascorrere prima di effettuare la terapia con iodio 131, non è opportuno eseguirla con estrema urgenza?
- Sono stata consigliata ad eseguire la scintigrafia dopo la terapia, ma allora come si arriva a stabilire il dosaggio giusto in mancanza di uno specifico e preventivo accertamento?
Ringrazio anticipatamente
- Il tumore citato a quale tipologia di rischio viene associato?
- Dopo l'' intervento chirurgico di tiroidectomia, quanto tempo è opportuno far trascorrere prima di effettuare la terapia con iodio 131, non è opportuno eseguirla con estrema urgenza?
- Sono stata consigliata ad eseguire la scintigrafia dopo la terapia, ma allora come si arriva a stabilire il dosaggio giusto in mancanza di uno specifico e preventivo accertamento?
Ringrazio anticipatamente
[#3]
Tutto avviene sulla scorta di protocolli e linee guida scientifiche ben codificate.
La iodoterapia in genere viene effettuata nel giro di qualche mese dopo l'intervento.
Circa la prognosi di un carcinoma papillifero, rimanendo necessariamente molto sulle linee generali non potendo entrare nel caso specifico, e' nella stragrande maggioranza dei casi sostanzialmente buona, rientrando questo tra le forme tumorali meglio differenziate e poco aggressive.
Requisito essenziale perche' cio' avvenga, e' quello di seguire tutte le tappe necessarie previste dal follow-up.
La iodoterapia in genere viene effettuata nel giro di qualche mese dopo l'intervento.
Circa la prognosi di un carcinoma papillifero, rimanendo necessariamente molto sulle linee generali non potendo entrare nel caso specifico, e' nella stragrande maggioranza dei casi sostanzialmente buona, rientrando questo tra le forme tumorali meglio differenziate e poco aggressive.
Requisito essenziale perche' cio' avvenga, e' quello di seguire tutte le tappe necessarie previste dal follow-up.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.1k visite dal 25/02/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.