Cancro tiroide con linfonodi coinvolti
Buongiorno,
circa un anno fa mia moglie si è accorta di un bozzetto alla base sinistra del collo, dopo un paio di FNAB è stato diagnosticato un cancro papillare alla tiroide con linfonodi coinvolti. Necessaria tiroidectomia totale con svuotamento di 9 linfonodi che risultavano sospetti da ecografia.
Dopo circa un mese dall'operazione l'ecografista ha riscontrato un piccolo linfonodo di circa 7mm di diametro che secondo lui era sospetto e che evidentemente non era stato asportato chirurgicamente.
E' stato quindi necessario un trattamento a radioiodio nel quale stranamente non si è però riscontrata captazione significativa da parte del linfonodo sospetto.
In tutto questo periodo, le analisi del sangue, hanno sempre riportato un basso valore di Tireoglobulina (valore massimo 0,2) anche se le analisi sono sempre state fatte sotto regime eutirox.
Dalle ecografie periodiche si è riscontrata una leggera diminuzione delle dimensioni del linfonodo che dai 7mm iniziali è passato a 5mm ad un mese dalla terapia con radioiodi.
Dopo ulteriori 3 mesi però l'ecografia ha rilevato che il linfonodo sospetto è tornato ad essere di 7mm ed ancora nell'ultima ecografia (ulteriori 3 mesi) è passato alle dimensioni di 10mm.
Ci è stato sempre sconsigliato un FNAB al linfonodo in quanto di difficile esecuzione, viste le dimensioni ridotte, e sempre supportato dai valori delle analisi del sangue che continuano a riportare bassi valori di tireoglobulina.
A questo punto siamo vicini ad effettuare la seconda scintigrafia che è stata opportunamente anticipata dal medico nucleare.
Vorrei chiedere innanzitutto un parere sulle dimensioni e sull'anomalo accrescimento del linfonodo sospetto: un eventuale linfonodo metastatico cresce con i ritmi descritti o è più veloce?
In secondo luogo non riesco a capire se l'ecografista è capace di discriminare con certezza se un linfonodo è di tipo metastatico oppure no; Un ecografista esperto, può capire se effettivamente un linfonodo è malato? Che grado di esperienza dovrebbe avere l'ecografista ed in che campo; oncologico o endocrinologico?
Grazie.
circa un anno fa mia moglie si è accorta di un bozzetto alla base sinistra del collo, dopo un paio di FNAB è stato diagnosticato un cancro papillare alla tiroide con linfonodi coinvolti. Necessaria tiroidectomia totale con svuotamento di 9 linfonodi che risultavano sospetti da ecografia.
Dopo circa un mese dall'operazione l'ecografista ha riscontrato un piccolo linfonodo di circa 7mm di diametro che secondo lui era sospetto e che evidentemente non era stato asportato chirurgicamente.
E' stato quindi necessario un trattamento a radioiodio nel quale stranamente non si è però riscontrata captazione significativa da parte del linfonodo sospetto.
In tutto questo periodo, le analisi del sangue, hanno sempre riportato un basso valore di Tireoglobulina (valore massimo 0,2) anche se le analisi sono sempre state fatte sotto regime eutirox.
Dalle ecografie periodiche si è riscontrata una leggera diminuzione delle dimensioni del linfonodo che dai 7mm iniziali è passato a 5mm ad un mese dalla terapia con radioiodi.
Dopo ulteriori 3 mesi però l'ecografia ha rilevato che il linfonodo sospetto è tornato ad essere di 7mm ed ancora nell'ultima ecografia (ulteriori 3 mesi) è passato alle dimensioni di 10mm.
Ci è stato sempre sconsigliato un FNAB al linfonodo in quanto di difficile esecuzione, viste le dimensioni ridotte, e sempre supportato dai valori delle analisi del sangue che continuano a riportare bassi valori di tireoglobulina.
A questo punto siamo vicini ad effettuare la seconda scintigrafia che è stata opportunamente anticipata dal medico nucleare.
Vorrei chiedere innanzitutto un parere sulle dimensioni e sull'anomalo accrescimento del linfonodo sospetto: un eventuale linfonodo metastatico cresce con i ritmi descritti o è più veloce?
In secondo luogo non riesco a capire se l'ecografista è capace di discriminare con certezza se un linfonodo è di tipo metastatico oppure no; Un ecografista esperto, può capire se effettivamente un linfonodo è malato? Che grado di esperienza dovrebbe avere l'ecografista ed in che campo; oncologico o endocrinologico?
Grazie.
[#1]
Da quanto riporta, non e' chiaro se c'e' anche un endocrinologo che sta seguendo Sua moglie.
In ogni caso, se presente un linfonodo sospetto, si puo' valutare il dosaggio della tireoglobulina su liquido di lavaggio, dopo aspirazione dello stesso, indipendentemente dalle sue dimensioni.
Una decisone al riguardo andrebbe pero' presa dall'endocrinologo di riferimento, che resta il naturale regista della gestione di tale patologia.
In ogni caso, se presente un linfonodo sospetto, si puo' valutare il dosaggio della tireoglobulina su liquido di lavaggio, dopo aspirazione dello stesso, indipendentemente dalle sue dimensioni.
Una decisone al riguardo andrebbe pero' presa dall'endocrinologo di riferimento, che resta il naturale regista della gestione di tale patologia.
Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia
[#2]
Utente
Grazie della risposta;
mia moglie attualmente è seguita da un endocrinologo e da un medico nucleare che hanno sempre concordato sul fatto che un FNAB su linfonodo inferiore ad 1cm non è di facile esecuzione e che, qualora si riuscisse anche a prelevare del liquido da tale linfonodo, non è detto che esso sia analizzabile.
A proposito del lavaggio della tireoglobulina, ho già sentito parlare di questo esame ma non sò bene in cosa consista e dove si possa eseguire.
Esso determina con certezza la natura del linfonodo?
E comunque la domanda principale che mi pongo è: Possibile che un linfonodo malato non capti iodio radioattivo quando si esegue la scintigrafia?
Grazie.
mia moglie attualmente è seguita da un endocrinologo e da un medico nucleare che hanno sempre concordato sul fatto che un FNAB su linfonodo inferiore ad 1cm non è di facile esecuzione e che, qualora si riuscisse anche a prelevare del liquido da tale linfonodo, non è detto che esso sia analizzabile.
A proposito del lavaggio della tireoglobulina, ho già sentito parlare di questo esame ma non sò bene in cosa consista e dove si possa eseguire.
Esso determina con certezza la natura del linfonodo?
E comunque la domanda principale che mi pongo è: Possibile che un linfonodo malato non capti iodio radioattivo quando si esegue la scintigrafia?
Grazie.
[#3]
L'esame consiste nel dosare la Tireoglobulina, presente nel liquido di lavaggio della siringa utilizzata per l'esame citologico.
La sua dosabilita', andrebbe interpretata come probabile presenza di metastasi linfonodale.
La scintigrafia, non necessariamente mette in evidenza la metastasi, anche se presente.
Dipende dall'espressivita' dei siti recettoriali su cui va a localizzarsi lo iodio.
La sua dosabilita', andrebbe interpretata come probabile presenza di metastasi linfonodale.
La scintigrafia, non necessariamente mette in evidenza la metastasi, anche se presente.
Dipende dall'espressivita' dei siti recettoriali su cui va a localizzarsi lo iodio.
[#4]
Utente
Grazie della celere risposta,
A suo avviso, un linfonodo di circa 1cm di diametro è esaminabile in tal senso? l'FNAB è fattibile?
Se il linfonodo risultasse malato ma non recettivo allo iodio, l'alternativa sarebbe solamente chirurgica?
Comunque la ringazio per il supporto, vedrò di informarmi meglio sull'esame in questione; lei potrebbe consigliare una struttura ospedaliera in centro Italia dove effettuano il dosaggio della tireoglobulina su liquido di lavaggio?
A suo avviso, un linfonodo di circa 1cm di diametro è esaminabile in tal senso? l'FNAB è fattibile?
Se il linfonodo risultasse malato ma non recettivo allo iodio, l'alternativa sarebbe solamente chirurgica?
Comunque la ringazio per il supporto, vedrò di informarmi meglio sull'esame in questione; lei potrebbe consigliare una struttura ospedaliera in centro Italia dove effettuano il dosaggio della tireoglobulina su liquido di lavaggio?
[#5]
Non stiamo parlando di un'indagine particolarmente complessa, per la quale non c'e' necessita' di rivolgersi a centri di alta specializzazione.
Se non recettivi allo iodio, o se superiori al cm, ipotesi tutte da verificare, i linfonodi eventualmente sede di metastasi, andrebbero rimossi chirurgicamente.
In ogni caso e' ovvio che ogni decisione va concordata con l'endocrinologo di riferimento.
Se non recettivi allo iodio, o se superiori al cm, ipotesi tutte da verificare, i linfonodi eventualmente sede di metastasi, andrebbero rimossi chirurgicamente.
In ogni caso e' ovvio che ogni decisione va concordata con l'endocrinologo di riferimento.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.2k visite dal 19/02/2013.
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