Ipertiroidismo avanzato e cure alternative

Buongiorno a tutti voi, avrei bisogno di un consulto da chi vorrà rispondermi.
Soffro ormai dal 2003 di ipertioridismo autoimmune con morbo di basedow, ho 33 anni e ho avuto due recidive. Ho iniziato con 6pst di Tapazole per poi passare ad una nel giro di 6 mesi. Ho fatto cura per 3 anni, poi ho smesso sotto consiglio del mio endocrinologo/medico nucleare per vedere se ero guarita oppure no. Beh in totale dopo 6 mesi senza farmaci recidiva, ho ripreso per altri 2 anni e poi ho avuto problemi di intolleranza al Tapazole, cosi me lo hanno sostituito con il Propycil, ho continuato per 8 mesi e poi ho avuto un problema abbastanza serio, mi sono scesi i leucociti a 2500 e ho avuto parecchie infezioni e febbre alta in pieno agosto. Purtroppo per accorgersi il medico ci ha messo 4 mesi e non vi dico come ero debole, stanca e sempre con febbre altalenante. Ho smesso di prendere detto farmaco a ott 2007, nessun problema di recidive fino a circa 15g fa, ho avvertito i soliti sintomi, tachicardia, caldo eccessivo per la stagione, stranchezza eccessiva, affaticamento alla respirazione quando faccio piccolissimi sforzi tipo le scale di casa, insonnia ecc.. unica cosa non ho la solita fame eccessiva e non sono particolarmente nervosa. I valori al momento sono:
FT3 23,84
FT4 6,03
TSH 0,02
Da notare che a dicembre erano:
FT3 2,80
FT4 0,67
TSH 0,20
Come è possibile secondo voi uno sbalzo così alto in così breve tempo?
L'ultima visita il mio endocrinologo/medico nucleare mi aveva già prospettato la cura definitiva con radio iodio, e poi assunzione di Eutirox, io non sarei al momento dell'idea di farlo in quanto ho notevoli paure che mi preoccupano non poco, la prima è che ho paura se in un futuro avrò dei figli di non crear loro problemi, la seconda è che tendo già ad ingrassare di mio e ho paura che facendo questo trattamento possa peggiorare notevolmente, la terza è che ho parlato con conoscenti che prendono eutirox e mi dicono che con il tempo bisogna incrementare la dose per avere un beneficio. Ma non diventa tossico anche lui a vita? E poi facendo radio iodio risolverei anche il problema dell'autoimmunità oppure no? E in un futuro potrei trasmettere l'ipertiroidismo ad un figlio?
Insomma vorrei cercare se è possibile qualche forma altenativa di cura, magari medicina naturale o altro. Anche se leggendo molti post ho capito che non siete in accordo con questo tipo di cure.
Ho avuto notevoli benefici quando ero nel pieno della malattia, (almeno riuscivo a dormire, non avevo più la tachicardia ecc. )frequentando un centro che utilizza il metodo Grinberg, non so se qualcuno di voi lo conosce.. adesso ho ripreso xke cosi non si puo andare avanti.
Vi ringrazio anticipatamente a chiunque voglia rispondermi.
Cordiali saluti e buon lavoro
[#1]
Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Un ipertiroidismo cosi' resistente, va trattato in maniera radicale, e quella col radioiodio e' verosimilmente, se il volume ghiandolare lo consente, la soluzione migliore. Non dia retta a quello che dicono i non addetti ai lavori. La terapia e' ben tollerata e nella mia esperienza, non ho mai riscontrato problemi particolari.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

[#2]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentile Dott. Di Martino,
la ringrazio per la sua risposta ma vorrei chiederle ancora un'paio di cose che non mi sono ancora chiare, sempre che lei o altri suoi colleghi abbiano voglia e tempo per rispondermi.
Ma con il radio iodio risolverei anche il problema dell'autoimmunità oppure il mio sistema immunitario avrebbe ancora dei problemi?
Si dice che sia ereditario il problema alla tiroide è vero? Mi preoccupa molto la cosa xkè temo poi di trasmetterlo in futuro ad un figlio è reale la mia paura?
Grazie molte,
cordiali saluti e buon lavoro
[#3]
Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Con la iodoterapia distrugge la tiroide e risolve il suo problema tiroideo definitivamente , punto. Quello che e' ereditario non e' possibile cancellarlo ma non e'detto che i suoi figli avranno i suoi stessi problemi.
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