Questa storia è cominciata quando il mio medico di base mi ha detto di sottopormi ad una visita

Gentili dottori,
sono una ragazza di 18 anni che, a causa dell’eccessivo aumento di peso,da qualche mese si sottopone a continue analisi del sangue per tenere sotto controllo i livelli di prolattina.
Questa storia è cominciata quando il mio medico di base mi ha detto di sottopormi ad una visita endocrinologa, pensando che potessi avere problemi di tiroide; dopo ulteriori analisi è risultato che i livelli di prolattina erano troppo alti (1039.8 mUI/L) e così mi sono sottoposta a due risonanze magnetiche che hanno individuato una possibile presenza di microadenoma ipofisario.
Così l’endocrinologo mi fa prescritto una cura di “Dostinex 0.5 mg” per un mese una compressa a settimana,ma gli effetti collaterali mi hanno indotto a sospendere la cura dopo appena una settimana e quindi a ripetere le analisi del sangue che hanno così evidenziato che i livelli di prolattina erano nella norma (80.4 mUI/L) .
Per un’ulteriore controllo 1 mese dopo, ho ripetuto le analisi, senza essermi sottoposta ad alcuna cura, i livelli di prolattina erano di nuovo aumentati (437.8 mUI/L), e ho riiniziato la cura di “DOSTINEX 0.5mg” per un mese, ma con la differenza di mezza compressa a settimana.Trascorso il mese ho ripetuto le analisi che hanno evidenziato che i livelli di prolattina erano troppo bassi (33.7 mUI/L) e quindi su consiglio dell’endocrinologo ho di nuovo sospeso la cura.
Adesso mi interesserebbe sapere se è giusta questa prassi di cura o se oltre all’operazione c’è un’ulteriore soluzione, tenendo conto che il mio endocrinologo è contrario ad operare per un microadenoma.
Grazie
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Dr. Cesare Gentili Anatomopatologo, Oncologo, Ginecologo 1.1k 43
Per abbassare stabilmente i livelli di prolattina siano essi legati ad un microadenoma siani essi legati ad un aumento del numero delle cellule ipofisarie che producono prolattina(iperplasia) sono necessari almeno sei mesi di terapia continua con un anti prolattinemico
Questo perchè non solo perchè il farmaco blocca la produzione di prolattina ma ha anche una azione inibitoria sulla riproduzione cellulare risultando in tal modo curativo anche sui microadenomi
L'intervento chirurgico o la radioterapia per infissione si riserva per grossi adenomi ipofisari refrattari alla terapia medica e che danni sintomi compressivi sul chiasma ottico(evento peraltro molto raro nei prolattinomi

Dr. Cesare  Gentili
www.cesaregentili.it