In seguito a ecografia del collo mi sono state prescritte analisi del sangue relative alla tiroide
Sono una signora di anni 61, in seguito a ecografia del collo mi sono state prescritte analisi del sangue relative alla tiroide.
L’unico risultato fuori limite è stato: S-Ac.anti TIREOPEROSSIDASI 4299 IU/ml, (inf. a 35), quindi molto superiore al limite.
In seguito a ciò il laboratorio ha eseguito gli esami sierologici ed è risultato: Anticorpi anti nucleo-ANA, Met. IFA Positivo 1:1280 omogeneo.
Attualmente io non soffro di nessuna patologia particolare, sto assumendo Bonviva 150mg per la cura dell'osteoporosi da due anni.
Cosa vogliono dire questi risultati? Cosa devo fare ora?
L’unico risultato fuori limite è stato: S-Ac.anti TIREOPEROSSIDASI 4299 IU/ml, (inf. a 35), quindi molto superiore al limite.
In seguito a ciò il laboratorio ha eseguito gli esami sierologici ed è risultato: Anticorpi anti nucleo-ANA, Met. IFA Positivo 1:1280 omogeneo.
Attualmente io non soffro di nessuna patologia particolare, sto assumendo Bonviva 150mg per la cura dell'osteoporosi da due anni.
Cosa vogliono dire questi risultati? Cosa devo fare ora?
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Dr. Vittorio Pullano
Endocrinologo, Andrologo, Diabetologo
50
Il riscontro di un elevata concentrazione di anticorpi anti perossidasi tiroidea orienta per una "tiroidite di Hashimoto".
Le consiglio di rivolgersi ad un endocrinologo che si interessa di patologia tiroidea .
Non si meravigli per l'assenza di sintomatologia: la malattia è per un lungo periodo quasi sempre praticamente asintomatica.
Le consiglio di rivolgersi ad un endocrinologo che si interessa di patologia tiroidea .
Non si meravigli per l'assenza di sintomatologia: la malattia è per un lungo periodo quasi sempre praticamente asintomatica.
vittoriopullano2013
[#3]
Utente
Ho fatto l'ecografia del collo:
Ghiandola tiroide in asse, nei limiti volumetrici, a struttura diffusamente disomogenea caratterizzata da aspetto pseudonodulare e marcato incremento diffuso della vascolarizzazione, compatibilmente con il quadro di tiroidite cronica autoimmune noto. Nel contesto del lobo dx è attualmente riconoscibile formazione nodulare rotondeggiante iperecogena con maggior asse di 10 mm. (pseudonodulo infiammatorio). Non apprezzabili linfoadenopatie in sede lato cervicale o sottomandibolare. Persiste riconoscibile discreta ipertrofia delle ghiandole sottomandibolari e parotidi che presentano struttura finemente disomogenea ed accenno a dilatazione del sistema escretore.
Successivamente ho fatto la visita dall'endocrinologo che oltre a diagnosticare, come ha predetto Lei, la tiroidite di Hashimoto:
Affetta da tiroidite cronica autoimmune, più sospetta sindrome di Sjogren. Per quanto riguarda quest'ultimo problema consiglio di determinare ENA, reuma test VES PCR. E' opportuno eseguire visita oculistica per valutare la secrezione oculare. Forse è necessaria una biopsia delle ghiandole salivari, ma preferirei che la decisione venisse presa dal reumatologo, a cui affiderei la paziente per questo problema. Consiglio di dosare anche l'anticorpo anticellule parietali gastriche (APCA). Per quanto riguarda la tiroidite cronica consiglio controllo TSH e fT4 tra circa 4-6 mesi.
Ho già fatto il prelievo del sangue per le analisi e sono in attesa di fare le visite oculistica e reumatologica.
E' possibile far cessare la produzione di anticorpi e quindi salvare la funzionalità della tiroide?
E' urgente iniziare la terapia?
Grazie per la risposta.
Ghiandola tiroide in asse, nei limiti volumetrici, a struttura diffusamente disomogenea caratterizzata da aspetto pseudonodulare e marcato incremento diffuso della vascolarizzazione, compatibilmente con il quadro di tiroidite cronica autoimmune noto. Nel contesto del lobo dx è attualmente riconoscibile formazione nodulare rotondeggiante iperecogena con maggior asse di 10 mm. (pseudonodulo infiammatorio). Non apprezzabili linfoadenopatie in sede lato cervicale o sottomandibolare. Persiste riconoscibile discreta ipertrofia delle ghiandole sottomandibolari e parotidi che presentano struttura finemente disomogenea ed accenno a dilatazione del sistema escretore.
Successivamente ho fatto la visita dall'endocrinologo che oltre a diagnosticare, come ha predetto Lei, la tiroidite di Hashimoto:
Affetta da tiroidite cronica autoimmune, più sospetta sindrome di Sjogren. Per quanto riguarda quest'ultimo problema consiglio di determinare ENA, reuma test VES PCR. E' opportuno eseguire visita oculistica per valutare la secrezione oculare. Forse è necessaria una biopsia delle ghiandole salivari, ma preferirei che la decisione venisse presa dal reumatologo, a cui affiderei la paziente per questo problema. Consiglio di dosare anche l'anticorpo anticellule parietali gastriche (APCA). Per quanto riguarda la tiroidite cronica consiglio controllo TSH e fT4 tra circa 4-6 mesi.
Ho già fatto il prelievo del sangue per le analisi e sono in attesa di fare le visite oculistica e reumatologica.
E' possibile far cessare la produzione di anticorpi e quindi salvare la funzionalità della tiroide?
E' urgente iniziare la terapia?
Grazie per la risposta.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5k visite dal 06/03/2008.
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