Tiroidectomia - morbo di basedow

Pregiatissimi Medici, sono una donna di 47 anni e nel novembre del 2008 mi è stato diagnosticato un ipertiroidismo con morbo di graves-basedow. L'endocrinologo mi ha fatto iniziare con 4 cp. al dì di Tapazole per passare a 3 cp. al dì dopo 20 giorni di cura. Dopo un mese c’è stato un netto miglioramento, l’FT3 e L’FT4 sono rientrati nella norma, per cui sono passata all’assunzione di 2 cp. al dì. Dopo un altro mese, i controlli confermavano la “normalità” dei valori del FT3 e del FT4, per cui sono passata ad 1 cp di tapazolo al dì. Ho continuato così per 7 mesi, periodo in cui i controlli sono stati ripetuti mensilmente, dopodiché alla terapia a base di tapazolo è stata aggiunta l’assunzione di 1 cp. di eutirox da 75 mg al dì perché il THS si era portato a 5.60, mentre l’FT3 era 2.07 e L’FT4 9.46. Ho continuato tale terapia fino al marzo 2010, quando la dose di eutirox è stata portata a 1 cp da 50 mg al dì, mentre la dose di tapazolo è rimasta invariata. Passati due anni dall’inizio della cura l’assunzione di eutirox è stata ridotta a cinque giorni alla settimana, ma nel marzo 2011 le analisi del sangue rivelavano che i valori dell’FT3 e L’FT4 erano di nuovo saliti, in particolare l’FT3 era 6.13 e L’FT4 27.45, il TSH 0.013. Il mio endocrinologo ha perciò deciso di fare un altro tentativo sospendendo l’eutirox e portando il tapazolo a 2 cp. al dì. Dopo un mese l’FT3 e L’FT4 sono nuovamente rientrati nella norma e dopo un altro mese il dosaggio del tapazolo è stato portato ad 1 cp al dì in quanto i valori dell’FT3 e L’FT4 si erano stabilizzati. Ho continuato con questo dosaggio fino a maggio 2012, ma i controlli ematologici hanno rivelato nuovamente un netto aumento dei valori dell’FT3 e L’FT4, rispettivamente 8.52 e 31.77. A questo punto l’endocrinologo ha riportato il tapazolo a 2 cp. al dì ma ha deciso che la soluzione migliore è quella della tiroidectomia totale, da eseguirsi dopo l’estate, mentre ha scartato la soluzione dello iodio attivo (131). La mia situazione ecografica, stabile da due anni, è la seguente:
“la ghiandola tiroidea si presenta nella norma per morfologia, volume e con struttura parenchimale marcatamente disomogenea. Nel contesto del lobo destro si evidenziano due formazioni nodulari isoecogene, con tenue orletto ipoecogeno, del diametro massimo di 1.1 cm. Pattern di vascolarizzazione perinodulare. Score elastografico soft. Non si osservano linfonodi patologici nelle catene latero-cervicali. Dimensioni della tiroide:
Lunghezza: lobo destro 3.8 cm, lobo sinistro 3.8 cm
Larghezza: lobo destro 1.5 cm, lobo sinistro 1.5 cm
Spessore: lobo destro 1.8 cm, lobo sinistro 1.9 cm, istmo 0.4 cm”
Vorrei sapere se possa essere curata con lo iodio attivo, mentre, in caso di intervento chirurgico, se nel mio caso sia applicabile la tecnica MIVAT.
RingraziandoVi per la Vs. gentile collaborazione e la pazienza nel leggere questa mail Vi ringrazio e Vi porgo cordiali saluti.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
La tiroidectomia e la iodoterapia, sono due valide soluzioni terapeutiche.
L'opzione chirurgica si lascia preferire in particolare nei casi in cui la ghiandola e' particolarmente ingrossata.
Difficile stabilire in un consulto a distanza, quale delle due sia piu' consigliabile.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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Utente
Utente
Quindi, in teoria, potrei subire l'intervento di tiroidectomia anche tramite tecnica MIVAT?
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Questo lo dovra' stabilire eventualmente il chirurgo.