ipertiroidismo post-tiroidectomia parziale
Gentili Dottori,
Successivamente ad una tiroidectomia parziale nel 2004, preceduta da sette anni di cura con tapazole per morbo di basedow, circa tre anni dopo, ho iniziato ad avere fenomeni di ipertiroidismo che si è accentuato sette mesi fa durante l’ultima gravidanza.
In aprile 2011, a seguito di esame ETG ECD TIROIDE, mi veniva diagnosticata:” voluminosa formazione nodulare ipoecogena di 13x13x25mm(LLxAPxCC), a struttura omogenea, capsulata, pattern vascolare particolarmente accentuato, è di tipoIII.
Non s irilevano adenopatie laterocervicali”
In settembre 2011, a seguito di scintigrafia , mi veniva diagnosticata: ” SX TIROIDEA, la ghiandola residua al pregresso intervento chirurgico appare rappresentata da porzione di parenchemia in corrispondenza del lobo di sx.”
Ad oggi, sono considerata in ipertiroidismo, ma qualunque dose di tapazole mi porta in ipo e di conseguenza l’endocrinologa che mi segue ha optato per la radioterapia con iodio 131.
Fra un mese e mezzo dovrò sottopormi a captazione e poi … “ la pillolina”.
Desidererei sapere se questa è l’unica soluzione per risolvere definitivamente il problema e, siccome ho due figlie: una di 10 anni e una di sette mesi, desidererei sapere quanto siano rischiose per i miei familiari sia la captazione che la radioterapia e quali inconvenienti potrei incontrare io, anche a lungo termine.
Ringrazio anticipatamente quanti vorranno rispondermi
Successivamente ad una tiroidectomia parziale nel 2004, preceduta da sette anni di cura con tapazole per morbo di basedow, circa tre anni dopo, ho iniziato ad avere fenomeni di ipertiroidismo che si è accentuato sette mesi fa durante l’ultima gravidanza.
In aprile 2011, a seguito di esame ETG ECD TIROIDE, mi veniva diagnosticata:” voluminosa formazione nodulare ipoecogena di 13x13x25mm(LLxAPxCC), a struttura omogenea, capsulata, pattern vascolare particolarmente accentuato, è di tipoIII.
Non s irilevano adenopatie laterocervicali”
In settembre 2011, a seguito di scintigrafia , mi veniva diagnosticata: ” SX TIROIDEA, la ghiandola residua al pregresso intervento chirurgico appare rappresentata da porzione di parenchemia in corrispondenza del lobo di sx.”
Ad oggi, sono considerata in ipertiroidismo, ma qualunque dose di tapazole mi porta in ipo e di conseguenza l’endocrinologa che mi segue ha optato per la radioterapia con iodio 131.
Fra un mese e mezzo dovrò sottopormi a captazione e poi … “ la pillolina”.
Desidererei sapere se questa è l’unica soluzione per risolvere definitivamente il problema e, siccome ho due figlie: una di 10 anni e una di sette mesi, desidererei sapere quanto siano rischiose per i miei familiari sia la captazione che la radioterapia e quali inconvenienti potrei incontrare io, anche a lungo termine.
Ringrazio anticipatamente quanti vorranno rispondermi
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L'alternativa sarebbe un nuovo intervento chirurgico.
La iodoterapia e' una validisima opzione terapeutica, molto spesso risolutiva.
L'unico inconveniente, e' quello di rimanere lontani da bambini e donne in gravidanza, per un 15-20 gg.
Aspetto su cui si soffermera' sicuramente il medico nucleare.
La iodoterapia e' una validisima opzione terapeutica, molto spesso risolutiva.
L'unico inconveniente, e' quello di rimanere lontani da bambini e donne in gravidanza, per un 15-20 gg.
Aspetto su cui si soffermera' sicuramente il medico nucleare.
Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 24/03/2012.
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