Cisti colloidali
Gentili dottori, in occasione di un controllo ecografico per i linfonodi del collo risultati non reattivi, mi sono state diagnosticate alcune cisti colloidali anecogene in tiroide (in tutti e due i lobi), del tutto asintomatiche e non palpabili.
In attesa di visita specialistica (febbraio 2012), chiederei gentilmente di conoscere la differenza tra: cisti semplici e cisti a contenuto necrotico o emorragico e se, a seconda dei differenti contenuti, sono suscettibili di malignità. Inoltre vorrei sapere se le cisti colloidali rientrano in una di queste due categorie e se richiedono qualche tipo di trattamento.
Grazie infinite.
In attesa di visita specialistica (febbraio 2012), chiederei gentilmente di conoscere la differenza tra: cisti semplici e cisti a contenuto necrotico o emorragico e se, a seconda dei differenti contenuti, sono suscettibili di malignità. Inoltre vorrei sapere se le cisti colloidali rientrano in una di queste due categorie e se richiedono qualche tipo di trattamento.
Grazie infinite.
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gentile lettrice,
la presenza di cisti colloidali è solitamente asintomatica, tranne nei casi di cisti grandi o evolutive che possono avere effetti compressivi sulle strutture limitrofe (trachea).
impossibile distinguire le cisti colloidali da quelle necrotiche o emorragiche: preciso che l'attenta anamnesi e la quindi la ricostruzione di tutta la storia clinica del paziente consente di fare una diagnosi di presunzione, che potrebbe essere confermata (solo se necessaria) con l'esame citologico che comunque fa osservare cellule di sfaldamento e necrotiche.
ripeto: conta la storia clinica del paziente.
ricordi in ultimo che ad ogni evidenza morfologica corrisponde un idoneo assetto funzionale che va valutato mediante gli esami della funzione tiroidea.
cordialità
la presenza di cisti colloidali è solitamente asintomatica, tranne nei casi di cisti grandi o evolutive che possono avere effetti compressivi sulle strutture limitrofe (trachea).
impossibile distinguire le cisti colloidali da quelle necrotiche o emorragiche: preciso che l'attenta anamnesi e la quindi la ricostruzione di tutta la storia clinica del paziente consente di fare una diagnosi di presunzione, che potrebbe essere confermata (solo se necessaria) con l'esame citologico che comunque fa osservare cellule di sfaldamento e necrotiche.
ripeto: conta la storia clinica del paziente.
ricordi in ultimo che ad ogni evidenza morfologica corrisponde un idoneo assetto funzionale che va valutato mediante gli esami della funzione tiroidea.
cordialità
Dr. francesco ciociola
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.3k visite dal 29/08/2011.
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