Tiroide e omoterapia

Espongo brevemente la mia situazione. Negli ultimi anni in forma più accentuata sono soggetta molto facilmente a raffreddori, accompagnati da febbre. L’anno scorso, da un esame del sangue fatto per valutare lo stato di salute in generale, tutti i valori sono risultati nella norma eccetto quelli relativi alla funzionalità tiroidea.
Ho ritrovato i seguenti valori:Tsh=4.92; FT3=4.17; FT4=0.93; tireoglobulina=1.1; anti TPO ab=>1000; antireoblobulina= 18.

L'endocrinologo al quale mi sono rivolta mi ha diagnosticato una forma di ipotiroidismo autoimmune subclinico e mi ha consigliato di intraprendere una cura ormonale.
Ho pensato di aspettare e monitorare la tiroide periodicamente. I valori attuali sono i seguenti:
TSH= 4;
FT3=3.16;
FT4= 0.80
tiroglobulina= 9.72;
microsomi TPO ab= 1431.00;
antitireoblobulina= 118.7.
Pongo le seguenti domande: è da evidenziare un peggioramento? Da ricerche svolte ho letto della possibilità di curarsi mediante una cura basata sull’omotossicologia.
Quale percentuale di successo garantisce tale cura?
Quale vantaggio e controindicazioni prevede?
Il vantaggio di tale cura mi sembrerebbe quello di ridurre l’infiammazione a livello di tiroide con un abbassamento degli anticorpi.
Ma tale miglioramento risulterebbe temporaneo per regredire al termine della cura? In altre parole anche una cura omotossicologica è una cura “per tutta la vita” così come richiede la medicina tradizionale?
Confidando in una gentile risposta ringrazio e saluto cordialmente.

[#1]
Dr. Andrea Del Buono Endocrinologo, Diabetologo 339 4
Gentile Signora,
Le consiglio innanzitutto di eseguire un'ecografia della tiroide che permette di conoscere le dimensioni della stessa e quindi anche valutare l'ooportunità di intraprendere la terapia sostitutiva che consiste nell'assunzione di tiroxina che non è altro che l'ormone secreto dalla tiroide, prodotto sinteticamente. Pertanto non vedo la neccessità di ricorrere a terapie alternative. Resto a sua disposizione ed invio cordiali saluti.

Dott. Andrea Del Buono
Endocrinologo - Diabetologo

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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile signora, concordo con il Collega sulla diagnostica, tuttavia so per esperienza che l'omotossicologia può spesso porsi come valido approccio, specie in talune sindromi autoimmuni. Ovviamente ciò va verificato caso per caso. Se ritiene può visitare il mio sito: www.smige.net - Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Studio: via Roma, 10/f - 20064 Gorgonzola (MI)
Studio: via Ariosto, 9 - 24047 Treviglio (BG)
Tel. 0363-41183
Mobile 333-3164013


Gentile Utente 3946,
la diagnosi di un ipotiroidismo subClinico, che abbia una sottostante patologia flogistica, è concettualmente valida.
Per ciò che concerne la possibilità che sia di origine autoimmune, può anche darsi che lo sia, ma l'unica indagine che può rispondere a tale quesito è l'esame citologico con ago sottile (detto anche agoaspirato), tutto il resto sono supposizioni diagnostiche di noi Medici.
NON ESISTE UNA MEDICINA TRADIZIONALE ED UNA NON TRADIZIONALE: ESISTE UNA UNICA MEDICINA EFFICACE E EFFICIENTE.
La opoterapia di sostegno con L-Tiroxina è quella indicata nel suo caso.
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
[#4]
Dr. Salvatore Ripa Endocrinologo, Medico estetico, Perfezionato in medicine non convenzionali 17
Gentile Signora,
Da quello che riferisce la sua situazione indica un ipotiroidismo in fase iniziale (TSH verso l’alto,FT3 ma soprattutto FT4 ai limiti bassi) associato ad una tiroidite autoimmune (anticorpi anti-TPO e anti-TG elevati).
La terapia che viene prescritta nella Medicina tradizionale utilizza gli ormoni tiroidei (tipo Eutirox) per realizzare una terapia sostitutiva (si assumono per via orale gli ormoni che,in condizioni normali,avrebbe prodotto la tiroide) e "mettere a riposo" la ghiandola.I problemi che nascono da questo tipo di terapia sono fondamentalmente questi:
-spesso gli ormoni tiroidei provocano immediatamente una serie di effetti collaterali (nervosismo, ipertensione,tachicardia,cefalea,insonnia,etc.);
-è necessario aumentare frequentemente il dosaggio degli ormoni tiroidei perchè l'organismo,in un periodo variabile ma in genere non troppo lungo,tende ad abituarsi alla quantità di farmaco assunto : aumenta il TSH e si evidenziano una serie di sintomi tipici dell'ipotiroidismo quali difficoltà di concentrazione,astenia,facile stancabilità,etc.Si è costretti quindi ad aumentare la quantità di ormoni tiroidei assunti.Tuttavia non è possibile fare questo in modo indefinito perchè,prima o poi, compaiono una serie di effetti collaterali (quelli indicati precedentemente,dolori muscolari,etc.)che lo impediscono.
-gli ormoni tiroidei non hanno alcun effetto curativo nei confronti del processo autoimmune causa della tiroidite,che quindi continua ad esercitare la sua azione di alterazione nei confronti del tessuto tiroideo (gli anticorpi anti-TG e anti-TPO che sono l'indice dell'entità del processo autoimmune causa della tiroidite, nonostante la terapia,aumentano senza alcun controllo).Il risultato di questa azione,associata al fatto che la ghiandola è stata messa"a riposo" ,è un ipotiroidismo sicuro che richiederà quindi l'assunzione a vita di ormoni tiroidei.
Attraverso l'Omotossicologia,invece è possibile:
1) stimolare adeguatamente e delicatamente la tiroide a produrre la quantità di ormoni necessari alle esigenze dell'organismo(FT3,FT4,TSH tornano ai valori normali);
2) agire efficacemente nei confronti del processo autoimmune causa della tiroidite (gli anticorpi anti-TG e anti-TPO tornano ai valori normali,all’ecografia scompaiono in genere disomogeneità e ipervascolarizzazione);
3) utilizzare farmaci in diluizione omeopatica privi di effetti collaterali.
4) seguire una terapia per un tempo più o meno lungo,a seconda della reattività individuale,ma
in genere non per tutta la vita.
Naturalmente,per controllare gli effetti della terapia omotossicologica verranno periodicamente effettuati quegli esami (FT3,FT4,TSH,Tireoglobulina,anticorpi anti-TG ,anticorpi anti-TPO,ecografia tiroidea,etc.) utilizzati per formulare la diagnosi.
Se è interessata a questo sistema di cura,può ottenere maggiori informazioni sulla terapia omotossicologica delle malattie della tiroide andando sul sito studiomedicoripa.com
Sperando di averle chiarito gli aspetti che desiderava,la saluto cordialmente.
Dr.Salvatore Ripa

PROF. SALVATORE RIPA
SPEC.ENDOCRINOLOGIA-SC.ALIMENTAZIONE
STUDI A ROMA, MILANO E BOLZANO
TEL.06/8546702 346/6495601

[#5]
Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Studio: via Roma, 10/f - 20064 Gorgonzola (MI)
Studio: via Ariosto, 9 - 24047 Treviglio (BG)
Tel. 0363-41183
Mobile 333-3164013


Gentile Utente 3946,
mi dispiace disturbarLa per una oziosa "querelle", ma le argomentazioni che ho letto per ciò che concerne l'azione della opoterapia di sostegno o di sostituzione, mi portano ad intervenire.
Qualsiasi (dico qualsiasi) terapia effettuata in modo inadeguato porta ad effetti collaterali: dall'aspirina ai cortisonici etc. etc.
1-La terapia sostitutiva con L-Tiroxina non "mette a riposo" la ghiandola tiroidea non funzionante, in quanto la tiroide è già "a riposo" appunto perché non funziona; nel caso di un ipotiroidismo di transizione, la opoterapia, proprio perché di sostegno, sosterrà la tiroide fino alla sua ripresa, e non è detto che debba essere per tutta la vita.
2-Gli effetti collaterali denunciati sono dovuti, eventualmente, al primo impatto nel mettere a punto l'effetivo dosaggio adeguato per il paziente, e comunque non sono altro che gli effetti che si avrebbero lo stesso in uno strato transitorio di iperfunzione d'organo.
3-E' necessario aumentare il dosaggio quando non si ha l'accortezza, per non dire altro, di dare la giusta quantità (o quasi giusta) di ormone tiroideo, con la conseguenza che il paziente assume una dose inadatta per svolgere le normali funzioni psico-fisiche e fisiologiche.
4-Perché, esistono, allo stato dell'arte, terapie curative dei processi auto-immuni? A meno di sparare con un cannone per uccidere la formica?
5-Ipotiroidismo sicuro a seguito di una ormonoterapia con L-Tiroxina? Questa affermazione non la commento neanche.
Perdoni il noioso dibattito, che ho cercato di attenuare nei toni, fra noi Medici.
Gradisca i miei saluti
Dottor Giuseppe Ielo
[#6]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Stimati Colleghi, da anni mi occupo di patologie autoimmuni, con le problematiche di trattamento certo a Voi ben note... Vorrei tuttavia spezzare una lancia in favore del Collega omotossicologo. E' acclarato che le cure convenzionali tendono sovente a sopperire al deficit funzionale, mentre un programma omeobioterapico mira, ove possibile, al ripristino della condizione fisiologica. La letteratura scientifica tradizionale ha già riportato innumerevoli casistiche perciò desisterei dal perorare la causa. Nel caso della signora mi pare necessario riequilibrare il network immunoendocrino in chiave PNEI. Suggerirei il seguente approccio:
* INTERLEUCHINA 6 4 CH (guna) 20 GOCCE 2 VOLTE AL DI'
* GCSF 4 CH (guna) 20 GOCCE 2 VOLTE AL DI'
assunte in cocktail, lontano dai pasti, per un mese circa.
In ogni caso, gentile signora, queste discussioni fra medici rappresentano comunque il desiderio di collaborare, ciascuno con la propria esperienza e buona fede, alla soluzione dei casi che ci presentate. Cordialmente,
Dr. Giancarlo Cavallino
Medicina Integrata
Tel: 3381997446
Fax: 0108630389
Web: www.smige.net
[#7]
Utente
Utente
A conclusione delle indagini svolte allego il referto dell’ecografia effettuata in data gennaio 2004.
Dimensioni: lievemente aumentate (diametri anteroposteriori 17 mm a dx e 18 mm a sx)
Lobo destro: ecogenicità disomogenea prevalentemente ipoecogena con minimi tralci iperecogeni per fibrosi
Istmo: ecogenicità disomogenea ed ipecogena
Lobo sinistro: ecogenicità disomogenea prevalentemente ipoecogena con minimi tralci iperecogeni per fibrosi

Conclusioni diagnostiche: Quadro compatibile con iperplasia in tireopatia autoimmune
grazie
[#8]
Utente
Utente
A conclusione delle indagini svolte allego il referto dell’ecografia effettuata in data gennaio 2004.
Dimensioni: lievemente aumentate (diametri anteroposteriori 17 mm a dx e 18 mm a sx)
Lobo destro: ecogenicità disomogenea prevalentemente ipoecogena con minimi tralci iperecogeni per fibrosi
Istmo: ecogenicità disomogenea ed ipecogena
Lobo sinistro: ecogenicità disomogenea prevalentemente ipoecogena con minimi tralci iperecogeni per fibrosi

Conclusioni diagnostiche: Quadro compatibile con iperplasia in tireopatia autoimmune
grazie
[#9]
Utente
Utente
A conclusione delle indagini svolte allego il referto dell’ecografia effettuata in data gennaio 2004.
Dimensioni: lievemente aumentate (diametri anteroposteriori 17 mm a dx e 18 mm a sx)
Lobo destro: ecogenicità disomogenea prevalentemente ipoecogena con minimi tralci iperecogeni per fibrosi
Istmo: ecogenicità disomogenea ed ipecogena
Lobo sinistro: ecogenicità disomogenea prevalentemente ipoecogena con minimi tralci iperecogeni per fibrosi

Conclusioni diagnostiche: Quadro compatibile con iperplasia in tireopatia autoimmune
grazie
[#10]
Dr. Andrea Del Buono Endocrinologo, Diabetologo 339 4
Gentile Signora,
dall'esame ecografico risulta che la sua tiroide è ancora di dimensioni regolari per cui anche la secrezione ormonale risulta essere accettabile. Pertanto suggerirei di controllare ogni 4-6 mesi la funzione tiroidea e nel momento in cui il TSH tende a salire ulteriormente, si procede al trattamento sostitutivo con tiroxina che, anche se sintetico, non è altro l'ormone prodotto dalla tiroide. Cordiali saluti.
[#11]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile signora, la diagnosi ecografica depone dunque per una tireopatia autoimmune... Giustamente Le viene suggerito di non intraprendere trattamenti sostitutivi, tuttavia conoscendo l'evoluzione delle forme autoimmuni, consiglierei di focalizzare l'attenzione anzichè sull'organo bersaglio sul riequilibrio del network immunitario. Come medico omeopata sarei orientato verso l'impiego di citochine (IL-6) sempre che questa opzione trovi riscontro nelle Sue aspettative terapeutiche. Perdoni se non approfondisco il piano di trattamento, ma mi parrebbe un'indelicatezza sotto il profilo deontologico. Cordialmente,
Dr. Giancarlo Cavallino
Medicina Integrata
Tel: 3381997446
Fax: 0108630389
Web: www.smige.net
[#12]
Utente
Utente
vi ringrazio per le risposte, di certo sono interessata ad una cura di tipo omeopatico, a tal rigurardo chiederei al dr. Cavallino se la cura indicata in una precedente risposta:
INTERLEUCHINA 6 4 CH (guna) 20 GOCCE 2 VOLTE AL DI'
* GCSF 4 CH (guna) 20 GOCCE 2 VOLTE AL DI'
sia da ritenersi valida.
ringraziando per la disponibilità, cordialmente saluto
[#13]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile signora, il mio suggerimento precedente, che peraltro confermo, è mirato a ri-modulare fisiologicamente il Suo profilo immunitario. A ciò aggiungerei:
* Serotonina D6 guna - 20 GOCCE 2 VOLTE AL DI'
per completare la sinergia d'azione in chiave PNEI.
Cordialità, Dr. Giancarlo Cavallino