Tiroidite di hashimoto variante nodulare
Salve,
scrivo per avere chiarezza sulla mia situazione tiroidea.
Nel maggio 2006 mi è stata diagnosticata una tiroidite di hashimoto con variante nodulare (anticorpi AbTg 210.1 IU/ml e AbTPO non dosabile), l’esame ecografico evidenziava un’unica formazione solida ipoecogena di dimensioni 12x8x7mm posta al 3° inferiore lobo sinistro, sporadiche microcalcificazioni; tale formazione dimostra ricca vascolarizzazione peri e intranodale, con flusso arterioso (PSV di 18cm/sec). L’agoaspirato diceva: “Campione ematico nel cui contesto si osservano frequenti tireociti monomorfi o con focali aspetti di metaplasma ossifica, aggregati in lembi e in microfollicoli. Concomitano istiociti schiumosi. Diagnosi: Reperto citologico indicativo per nodulo micro-macrofollicolare non atipico”. Gli altri esami del sangue davano questi risultati: TSH 2.25 uIU/ml, FT3 2.41 pg/ml, FT4 0.82 IU/ml, Calcitonina 6 pg/ml, Paratormone intatto 25 pg/ml.
In conseguenza a ciò mi è stata prescritta dall’endocrinologo, la terapia quotidiana con Eutirox 100.
Dopo un anno (maggio 2007) l’esame ecografico evidenziava la riduzione del nodulo: dimensioni 11x8x6 mm; mi è stato prescritta la ripetizione del FNA il quale esito diceva: “A) Campione colloideo ematico nel cui contesto si osservano frequenti istiociti schiumosi e rari e verosimili tireociti aggregati in microfollicoli e in lembi, che mostrano lieve polidimensionalità nucleare. B) Cell Block: HBME1 e Galectina 3 negativa. NB cellularità molto esigua. Diagnosi: Reperto citologico indicativo per nodulo micro-macrofollicolare con lievi atipie”.
Nel maggio 2008 l’esame ecografico evidenziava un ulteriore riduzione del nodulo: dimensioni 8.2x6x5 mm. Si prosegue sempre con l’Eutirox 100.
Nel maggio 2009 la situazione rimane del tutto invariata. Ripetuta la Calcitonina dava come risultato 14 pg/ml.
Nel maggio 2010 la situazione è questa. L’esame ecografico evidenzia nel lobo destro 3° inferiore presenza di un nodulo misto con prevalente componente isoecogena e microlacune ipo-anecogene, clonato, con vascolarizzazione prevalentemente perilesionale e alcuni segnali vascolari intralesionali del diametro di 8.2x6x5 mm.ripetuti gli anticorpi: AbTg 145 U/ml e AbTPO 2 IU/ml.
Non mi sono mai state date delle delucidazioni in merito al mio nodulo…non capisco se potrebbe trasformarsi in qualcosa di brutto e se quella calcitonina che (eseguita in laboratori diversi) dopo 3 anni essendo più che raddoppiata, è un chiaro segnale di pericolo. Alla visita, con ben poche parole mi vengono dette: teniamo sotto controllo, continua eutirox 100, controllo tra un anno forse sospendiamo eutirox. Poi le mie domande sull’aumento del peso (in 4anni 5kg), sull’aumento del colesterolo che ora è tenuto a bada dall’eutirox, vengono liquidate con parole veloci e poco esaustive.
Disponibile ad altre informazioni, ringrazio e porgo cordiali saluti.
scrivo per avere chiarezza sulla mia situazione tiroidea.
Nel maggio 2006 mi è stata diagnosticata una tiroidite di hashimoto con variante nodulare (anticorpi AbTg 210.1 IU/ml e AbTPO non dosabile), l’esame ecografico evidenziava un’unica formazione solida ipoecogena di dimensioni 12x8x7mm posta al 3° inferiore lobo sinistro, sporadiche microcalcificazioni; tale formazione dimostra ricca vascolarizzazione peri e intranodale, con flusso arterioso (PSV di 18cm/sec). L’agoaspirato diceva: “Campione ematico nel cui contesto si osservano frequenti tireociti monomorfi o con focali aspetti di metaplasma ossifica, aggregati in lembi e in microfollicoli. Concomitano istiociti schiumosi. Diagnosi: Reperto citologico indicativo per nodulo micro-macrofollicolare non atipico”. Gli altri esami del sangue davano questi risultati: TSH 2.25 uIU/ml, FT3 2.41 pg/ml, FT4 0.82 IU/ml, Calcitonina 6 pg/ml, Paratormone intatto 25 pg/ml.
In conseguenza a ciò mi è stata prescritta dall’endocrinologo, la terapia quotidiana con Eutirox 100.
Dopo un anno (maggio 2007) l’esame ecografico evidenziava la riduzione del nodulo: dimensioni 11x8x6 mm; mi è stato prescritta la ripetizione del FNA il quale esito diceva: “A) Campione colloideo ematico nel cui contesto si osservano frequenti istiociti schiumosi e rari e verosimili tireociti aggregati in microfollicoli e in lembi, che mostrano lieve polidimensionalità nucleare. B) Cell Block: HBME1 e Galectina 3 negativa. NB cellularità molto esigua. Diagnosi: Reperto citologico indicativo per nodulo micro-macrofollicolare con lievi atipie”.
Nel maggio 2008 l’esame ecografico evidenziava un ulteriore riduzione del nodulo: dimensioni 8.2x6x5 mm. Si prosegue sempre con l’Eutirox 100.
Nel maggio 2009 la situazione rimane del tutto invariata. Ripetuta la Calcitonina dava come risultato 14 pg/ml.
Nel maggio 2010 la situazione è questa. L’esame ecografico evidenzia nel lobo destro 3° inferiore presenza di un nodulo misto con prevalente componente isoecogena e microlacune ipo-anecogene, clonato, con vascolarizzazione prevalentemente perilesionale e alcuni segnali vascolari intralesionali del diametro di 8.2x6x5 mm.ripetuti gli anticorpi: AbTg 145 U/ml e AbTPO 2 IU/ml.
Non mi sono mai state date delle delucidazioni in merito al mio nodulo…non capisco se potrebbe trasformarsi in qualcosa di brutto e se quella calcitonina che (eseguita in laboratori diversi) dopo 3 anni essendo più che raddoppiata, è un chiaro segnale di pericolo. Alla visita, con ben poche parole mi vengono dette: teniamo sotto controllo, continua eutirox 100, controllo tra un anno forse sospendiamo eutirox. Poi le mie domande sull’aumento del peso (in 4anni 5kg), sull’aumento del colesterolo che ora è tenuto a bada dall’eutirox, vengono liquidate con parole veloci e poco esaustive.
Disponibile ad altre informazioni, ringrazio e porgo cordiali saluti.
[#1]
Il lieve incremento della calcitonina, puo' verificarsi anche nell'ambito di una tiroidite autoimmune.
Tuttavia e' opportuno ricontrollarla nel tempo.
Mi sento tendenzialmente in sintonia con chi La segue, nel ritenere sufficiente un periodico controllo della nodularita', cosi' come fatto sino ad oggi.
Da valutare l'effettiva necessita', almeno al momento, della terapia con la Tiroxina.
Tuttavia e' opportuno ricontrollarla nel tempo.
Mi sento tendenzialmente in sintonia con chi La segue, nel ritenere sufficiente un periodico controllo della nodularita', cosi' come fatto sino ad oggi.
Da valutare l'effettiva necessita', almeno al momento, della terapia con la Tiroxina.
Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia
[#2]
Utente
Grazie per la risposta! Le confesso che da un iniziale "antipatia" nei confronti dell'eutirox sono passata a un compromesso di convivenza!Inizialmente non ero molto regolare nell'assunzione dell'eutirox, spesso capitava che la prendessi durante la colazione o poco prima di pranzo ma da qualche tempo la assumo oltre un'ora prima della colazione e noto come vantaggio l'aver regolato colesterolo e trigliceridi...di tanto!!! Ora, sono pienamente consapevole ke la tiroxina non è un farmaco regolatore di colesterolo e trigliceridi ma mi chiedo: non è che i miei problemi di colesterolo e trigliceridi sono strettamente legati alla tiroide? sono passata da 275 mg/dl a 183 mg/dl per il colesterolo e da 210 mg/dl a 139 mg/dl per quanto riguarda i trigliceridi da quando ho iniziato la terapia con l'eutirox.....certo da allora ho anche aumentato di peso....un aumento di circa 5 kg in 4 anni!
Inoltre vorrei avere un chiarimento in merito all'emocromo MPV: è possibile che l'aumento dei linfociti, in percentuale, sia dovuto alla tiroidite (è 49.1% valori di riferimento 20.0-45.0)?
Cosa mi devo aspettare in futuro dalla patologia?
Grazie
Inoltre vorrei avere un chiarimento in merito all'emocromo MPV: è possibile che l'aumento dei linfociti, in percentuale, sia dovuto alla tiroidite (è 49.1% valori di riferimento 20.0-45.0)?
Cosa mi devo aspettare in futuro dalla patologia?
Grazie
[#3]
Se c'e' un corretto compenso funzionale tiroideo, non vedo relazioni col problema dislipidemico.
Il mantenimento dei valori ormonali nel range della norma e' lo scopo che deve essere perseguito nella gestione della tiroidite autoimmune. Un periodico controllo ecografico, sara' inoltre utile, a monitorare al meglio anche il quadro nodulare.
Il mantenimento dei valori ormonali nel range della norma e' lo scopo che deve essere perseguito nella gestione della tiroidite autoimmune. Un periodico controllo ecografico, sara' inoltre utile, a monitorare al meglio anche il quadro nodulare.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.9k visite dal 18/10/2010.
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