Consulto per mio nipote - infantilismo

Gentili medici______
Chiedo consulenza per un mio nipote, quindi i precedenti consulti e i miei dati NON hanno pertinenza.

Età: 18
Peso: 53
Altezza: 170 scarso

I motivi di preoccupazione per cui mia sorella e mio cognato (che attualmente non posseggono un pc per contattare Medicitalia) mi hanno spinto a questa richiesta di consulto sono le caratteristiche fisiche di suo figlio che somigliano a quelle di un ragazzo/bambino più piccolo (soprattutto il volto) che le recano dei problemi nei rapporti con i coetanei che rispetto a lui sono più propensi al sesso, alle uscite serali in discoteca ed agli sport (tifo per il calcio). Lui è difatti un ragazzo timido ed introverso, di caratere un po ansioso ma tutto sommato è sempre andato benino a scuola.
Si ammala facilmente (mal di gola frequenti, sindromi influenzali), non ha tuttavia particolari problemi di salute eccetto asma e allergie che risultano un fatto ereditario visto che anche mia sorella ed io ne siamo colpiti.

La crescita della barba e i peli pubici ed ascellari sono normali per l' età anche se non particolarmente folti, il tono di barba molto maschile e il pomo di adamo ben rappresentato. La muscolatura invece non è particolarmente rappresentata.

Tutto sommato:

1)Carateristiche del volto ancora infantili;
2)Mancanza dell' aggressività e del carattere tipico dei maschi di questa età;
3)Interesse per cose non da uomini (coltivazioine di fiori!!);
4)NON si dichiara omosessuale e sembra che sia attratto davvero dall' altro sesso.


Il suo curante le ha prescritto degli esami del sangue standard (emocromo, ves, ferro, AST, Azoto, ecc. ecc.) che risultano tutti ok, ma non ha parlato di possibili problemi ormonali.

DOMANDA: Vorrei sapere se questi problemi potrebbero essere riconducibili a possibili alterazioni ormonali e se si quali, tanto per orientarci.

GRAZIE E DISTINTI SALUTI! Buon Lavoro_
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, leggendo il suo consulto mi è sembrato che il problema, più che di suo nipote, sia suo e dei genitori del ragazzo.

Non ci segnala infatti particolari disagi o sofferenze riferite dal ragazzo; piuttosto, ci parla di una mancata coincidenza dello sviluppo, soprattutto relativo ad abitudini, comportamenti ed interessi, con le vostre aspettative.

Questa differenza tra come suo nipote "è" e come voi valutate i suoi coetanei potrebbe indurvi a temere che sia "poco uomo".

Se così fosse, vorrei mettervi in guardia dal pericolo di trattarlo da "parenti delusi": non mi riferisco certamente a ramanzine e rimproveri espliciti, ma a quel modo sottile e spesso involontario di comunicare "non sei come dovresti".

In questi casi, il rischio potrebbe essere quello di trasmettere a questo diciottenne, magari timido ed introverso, una certa sfiducia, non aiutandolo nella costruzione di un solido senso di autostima, che è uno dei compiti evolutivi fondamentali in adolescenza.

Cordialmente
[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile Dr.

Noi abbiamo principalmente paura che crescendo magari cambi carattere visto che è ancora piccolo diciamo e abbia necessità di fare amicizie, mi auguro il più serie possibili, visto che oggi vi sono anche ragazzi con problemi di alcol o droghe, ma purtroppo quando è troppo tardi.
A me personalmente (indipendentemente dal suo carattere) mi sembra un pò depresso, forse lo affligge la diversità che osserva negli altri suoi coetanei.

Ho paura che da adulto si renda conto che questa decisione lo ha privato di qualcosa (amici, ragazza, stima degli altri) se non ingrana in un lavoro o studio appagante e affiancato da gente seria che lo valutano.

Potrebbe diventare un ottimo esperto in botanica con amicizie e conoscenze nell' ambito e rapporti con persone fiduciose in lui; ma anche un ragazzo che si chiude e si isola in se stesso perdendo contatti con il mondo che lo circonda.

Personalmente apprezzo qualunque orientamento e decisione di vita, quindi lui è libero di pensare e fare ciò che vuole, facciamo solo per vedere se "ha dentro" un' altra persona.
A diciott'anni però non tutti siamo in grado di predere delle decisioni solide e durature.


La ringrazio dell Sua attenzione.

Saluti.
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, a diciotto anni non tutti siamo in grado di prendere decisioni fondamentali; ma, se ci pensa bene, a quell'età non si è piccoli.

Non potete vedere se suo nipote "ha dentro" un'altra persona; anzi, ad essere diretto, se anche poteste violereste il suo diritto all'autodeterminazione.

Se proprio volete aiutarlo, accettatelo; tutto il resto equivale a dirgli implicitamente "non ci vai bene così come sei".

Fare amicizie più serie possibili non è un obiettivo realistico; e, di solito, dire ad una persona "dovresti uscire di più", "dovresti avere più amici" sortisce spesso l'effetto opposto.

Comprendo la preoccupazione di parenti affezionati; ma a volte questo tipo di amore può risultare "tossico".

Cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Salve,
difatti ho sempre sperato che possa essere stimato dagli altri e non sottomesso (neppure da noi).

Uscire di più (non necessariamente con gli amici) credo che comunque possa risultare utile a tutti. Lo svago dopo gli impegni è indispensabile.

Certo, sollecitandolo troppo o contraddirlo potrebbe determinare anche l' effetto opposto.

Diciamo è come un operaio che viene rinproverato in continuazione dal titolare: se questo invece di lavorare di più lavora meno penso sia una reazione più che logica.
Questo succede anche nell' azienda dove lavoro io: i rinproveri possono servire ma fino ad un certo punto, altrimenti hanno effetto contrario.

Noi avevamo pensato ad eventuali disturbi endocrini che tuttavia sono stati esclusi dai medici.

Cordiali saluti!!!

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