Nodulo tiroide tir 3
Ho un nodulo alla tiroide scoperto nel 2008. Il nodulo è freddo e misto. L'eco del 2008: il lobo destro della tir. di volume sup alla media con formazione nodulare ben delimitata di 26x16x14mm di aspetto misto, presenza di segnali vascolari. Il citologico dell'ago aspirato: gli strisci sono molto ematici e la colloide è abbondante e omogenea. La cellularità adeguata. Sono presenti macrofagi e grupppi e lembi di tireociti talora con metaplasia ossifila ma senza alterazioni. Nodulo iperplastico con metaplasia ossifila. Categoria Thy2.
Nel 2009 ho effettuato un controllo (ero incinta) e il nodulo era cresciuto all'esame ecografico: 30x17x16 sempre di aspetto misto e con vascolarizzazione nella componente solida. L'endocrinogo che mi segue mi ha consigliato di operare massimo 3 mesi dopo il parto perché il nodulo era cresciuto troppo e perché presentava le metaplasie ossifile.
Nel 2010, ad aprile, a 3 mesi dal parto ho eseguito una nuova ecografia e un nuovo ago aspirato. L'ecografia: nodulo misto 28,5x18,5x13mm. Sempre vascolarizzato nella parte solida e una micro formazione di 2mm nel lobo destro. Il citologico invece: Gli strisci sono intensamente ematici, la colloide è scarsa e la cellularità adeguata. Sono presenti gruppi e lembi di tireociti spesso con aspetto ossifili e note di anisonucleosi. Il reperto descritto orienta verso una ploriferazione follicolare. TIR3.
Sicuramente mi avvierò verso l'operazione ma volevo sapere in quale percentuale il nodulo potrebbe essere maligno e che pericolosità potrebbe avere se fosse un carcinoma. Come mai secondo voi si è modificato così velocemente? Che possibilità ci sono, nel caso fosse un carcinoma, che siano presenti delle metastasi? Vi scrivo perché ho paura di aver fatto passare troppo tempo dalla prima diagnosi. Vi ringrazio.
Nel 2009 ho effettuato un controllo (ero incinta) e il nodulo era cresciuto all'esame ecografico: 30x17x16 sempre di aspetto misto e con vascolarizzazione nella componente solida. L'endocrinogo che mi segue mi ha consigliato di operare massimo 3 mesi dopo il parto perché il nodulo era cresciuto troppo e perché presentava le metaplasie ossifile.
Nel 2010, ad aprile, a 3 mesi dal parto ho eseguito una nuova ecografia e un nuovo ago aspirato. L'ecografia: nodulo misto 28,5x18,5x13mm. Sempre vascolarizzato nella parte solida e una micro formazione di 2mm nel lobo destro. Il citologico invece: Gli strisci sono intensamente ematici, la colloide è scarsa e la cellularità adeguata. Sono presenti gruppi e lembi di tireociti spesso con aspetto ossifili e note di anisonucleosi. Il reperto descritto orienta verso una ploriferazione follicolare. TIR3.
Sicuramente mi avvierò verso l'operazione ma volevo sapere in quale percentuale il nodulo potrebbe essere maligno e che pericolosità potrebbe avere se fosse un carcinoma. Come mai secondo voi si è modificato così velocemente? Che possibilità ci sono, nel caso fosse un carcinoma, che siano presenti delle metastasi? Vi scrivo perché ho paura di aver fatto passare troppo tempo dalla prima diagnosi. Vi ringrazio.
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La cosa importante, come giustamente suggeritole e' l'intervento.
Questo infatti si rende necessario, nel caso di un citologico classificato come Tyr3, per ottenere una verifica istologica. Nella mia esperienza molti Tyr3 sono poi risultati all'istologico adenomi o comunque noduli benigni, mentre in una percentuale piu' bassa, e' risultato esserci un carcinoma differenziato.
La prognosi in genere per questo tipo di carcinomi e' spesso buona, semppre che dopo l'intervento chirurgico, vengano eseguiti tutti i passaggi terapeutici, e i periodici controlli necessari.
Questo infatti si rende necessario, nel caso di un citologico classificato come Tyr3, per ottenere una verifica istologica. Nella mia esperienza molti Tyr3 sono poi risultati all'istologico adenomi o comunque noduli benigni, mentre in una percentuale piu' bassa, e' risultato esserci un carcinoma differenziato.
La prognosi in genere per questo tipo di carcinomi e' spesso buona, semppre che dopo l'intervento chirurgico, vengano eseguiti tutti i passaggi terapeutici, e i periodici controlli necessari.
Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia
[#3]
Circa il primo quesito, per quanto leggittimo e comprensibile, non si puo' dare una risposta significativamente valida. Tenga presente che ogni citologico, non puo' mai dare una garanzia assoluta, anche per questo molte linee guida attuali, suggeriscono di ripetere l'easme anche in presenza di un Tyr2, per ridurre la possibilita' di falsi negativi.
Circa il secondo quesito, nel caso ci trovasse di fronte a un carcinoma differenziato, il primo passaggio post intervento da effettuare e' la iodoterapia.
Questa infatti ha lo scopo di eliminare ogni residuo tiroideo, consentendo un piu' accurato e preciso controllo nel tempo.
Circa il secondo quesito, nel caso ci trovasse di fronte a un carcinoma differenziato, il primo passaggio post intervento da effettuare e' la iodoterapia.
Questa infatti ha lo scopo di eliminare ogni residuo tiroideo, consentendo un piu' accurato e preciso controllo nel tempo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 17.2k visite dal 29/04/2010.
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