Gozzo nodulare in aumento: che fare?
Nel Giugno 2006 eseguo un ecografia tiroide:
lobo dx: 6.5 x 2.9 x 2.7 cm
lobo sx: 4.6 x 1.6 x 1.3 cm
Conseguenziale modica sinistro-deviazione trachelae loco-regionale. Aumento volumetrico lobo dx appare sostenuto dalla caratterizzazione nel suo contesto di un'ampia obiettività solida noduliforme ovalare delle dimensioni di 4.4 x 2.6 x 2.6 cm, a margini netti delineati da un sottile cercine periferico anecogeno lineare e contesto inomogeneo per presenza di raccote liquide polimorfe interstiziali. L'esame color-power-doppler dimostra vascolarizzazione parenchimale di media intensità, regolarmente distribuita su tutto l'ambito; formazione nodulare descritta sostanzialmente priva di segnale vascolare, rilevabile prevalentemente nelle sue sezioni periferiche marginali. Gli elementi emersi richiamano una formazione adenomatosa colloido-cistica indovata nel lobo dx di una tiroide proponente al lobo sx microformazioni nodulari multiple < 0.5 cm.
Esami:
FT3: 2,55
FT4: 1,32
TSH: 2,350
Visita specialistica diagnosi: gozzo nodulare di discrete dimensioni e mi viene indicato di eseguire tireoscintigrafia, agoaspirato e citologia e anticorpi.
Referto scintigrafia (dose somministrata 74 mbq): il nodulo palpabile in sede medio-basale dx appare "freddo"
Referto agoaspirato: materiale costituito da tracce di colloide, macrofagi e tireociti in piccoli e grandi gruppi regolari. Reperti orientativi per nodulo benigno, con componente cistica, della tiroide.
Risultati anticorpi:
AbTG: 1,7 metodo IFMA
AbTPO: < 1 metodo IFMA
CT: < 10 metodo IRMA
Luglio 2006 inizio la terapia prescritta dal medico specialista Eutirox 75 mcg (mattino digiuno). La terapia non mi da particolare fastidio (solo un pò di tremore alle mani) fino a febbraio/marzo 2007 quando inizio ad avvertire saltuariamente un disturbo compressivo alla gola, una sensazione di fastidio, sento decisamente la presenza del nodulo anche senza toccarlo.
A marzo 2007 ripeto eco e analisi:
FT3: 2.32
FT4: 1.80
TSH: 0.843
Ecografia: Tiroide aumentata di dimensioni al lobo destro, formazione nodulare in gran parte cistica di circa 5 cm, antero posteriore 3 cm, trasverso 3.7 cm.
Prima di tornare dal mio endocrinologo per il controllo, ne consulto un altro (amico di amici) che mi consiglia una tiroidectomia totale, mentre successivamente il mio endocrinologo mi mette in lista di attesa per una emitiroidectomia da eseguire senza urgenza. Mi spiega che ci sarebbe la tecnica c.d. alcolizzazione ma visto la conformazione del nodulo e la grandezza non convine farla.
A questo punto i miei dubbi sono:
1)avendo già il lobo sx con dei micronoduli se in futuro dovessero aumentare come nel lobo dx bisognerà intervenire di nuovo chirurgicamente? Allora, quale può essere il motivo di lasciare in questo momento il lobo sx, qual'è la funzionalità di metà tiroide?
2) a seguito di questo intervento posso avere complicazioni per rimanere incinta?
3)come mai la terapia non ha avuto nessun risultato, anzi il nodulo è aumentato?
Mi scuso per le domande, forse un pò semplicistiche, e ringrazio anticipatamente chi vorrà chiarire i miei dubbi.
Infine alcune informazioni utili:
- ci sono stati dei casi in famiglia di problemi alla tiroide, nonna paterna e una zia (sorella di mio nonno paterno)con noduli;
- ed anche casi di diabete mellito giovanile insulino-dipendente: mio padre e sua sorella;
- gennaio 2007 l'otorino mi prescrive Axagon 20 mg per reflusso esofageo per 2 mesi;
Grazie di nuovo e saluti a tutti.
lobo dx: 6.5 x 2.9 x 2.7 cm
lobo sx: 4.6 x 1.6 x 1.3 cm
Conseguenziale modica sinistro-deviazione trachelae loco-regionale. Aumento volumetrico lobo dx appare sostenuto dalla caratterizzazione nel suo contesto di un'ampia obiettività solida noduliforme ovalare delle dimensioni di 4.4 x 2.6 x 2.6 cm, a margini netti delineati da un sottile cercine periferico anecogeno lineare e contesto inomogeneo per presenza di raccote liquide polimorfe interstiziali. L'esame color-power-doppler dimostra vascolarizzazione parenchimale di media intensità, regolarmente distribuita su tutto l'ambito; formazione nodulare descritta sostanzialmente priva di segnale vascolare, rilevabile prevalentemente nelle sue sezioni periferiche marginali. Gli elementi emersi richiamano una formazione adenomatosa colloido-cistica indovata nel lobo dx di una tiroide proponente al lobo sx microformazioni nodulari multiple < 0.5 cm.
Esami:
FT3: 2,55
FT4: 1,32
TSH: 2,350
Visita specialistica diagnosi: gozzo nodulare di discrete dimensioni e mi viene indicato di eseguire tireoscintigrafia, agoaspirato e citologia e anticorpi.
Referto scintigrafia (dose somministrata 74 mbq): il nodulo palpabile in sede medio-basale dx appare "freddo"
Referto agoaspirato: materiale costituito da tracce di colloide, macrofagi e tireociti in piccoli e grandi gruppi regolari. Reperti orientativi per nodulo benigno, con componente cistica, della tiroide.
Risultati anticorpi:
AbTG: 1,7 metodo IFMA
AbTPO: < 1 metodo IFMA
CT: < 10 metodo IRMA
Luglio 2006 inizio la terapia prescritta dal medico specialista Eutirox 75 mcg (mattino digiuno). La terapia non mi da particolare fastidio (solo un pò di tremore alle mani) fino a febbraio/marzo 2007 quando inizio ad avvertire saltuariamente un disturbo compressivo alla gola, una sensazione di fastidio, sento decisamente la presenza del nodulo anche senza toccarlo.
A marzo 2007 ripeto eco e analisi:
FT3: 2.32
FT4: 1.80
TSH: 0.843
Ecografia: Tiroide aumentata di dimensioni al lobo destro, formazione nodulare in gran parte cistica di circa 5 cm, antero posteriore 3 cm, trasverso 3.7 cm.
Prima di tornare dal mio endocrinologo per il controllo, ne consulto un altro (amico di amici) che mi consiglia una tiroidectomia totale, mentre successivamente il mio endocrinologo mi mette in lista di attesa per una emitiroidectomia da eseguire senza urgenza. Mi spiega che ci sarebbe la tecnica c.d. alcolizzazione ma visto la conformazione del nodulo e la grandezza non convine farla.
A questo punto i miei dubbi sono:
1)avendo già il lobo sx con dei micronoduli se in futuro dovessero aumentare come nel lobo dx bisognerà intervenire di nuovo chirurgicamente? Allora, quale può essere il motivo di lasciare in questo momento il lobo sx, qual'è la funzionalità di metà tiroide?
2) a seguito di questo intervento posso avere complicazioni per rimanere incinta?
3)come mai la terapia non ha avuto nessun risultato, anzi il nodulo è aumentato?
Mi scuso per le domande, forse un pò semplicistiche, e ringrazio anticipatamente chi vorrà chiarire i miei dubbi.
Infine alcune informazioni utili:
- ci sono stati dei casi in famiglia di problemi alla tiroide, nonna paterna e una zia (sorella di mio nonno paterno)con noduli;
- ed anche casi di diabete mellito giovanile insulino-dipendente: mio padre e sua sorella;
- gennaio 2007 l'otorino mi prescrive Axagon 20 mg per reflusso esofageo per 2 mesi;
Grazie di nuovo e saluti a tutti.
[#1]
gentile Utente,
nel suo caso penso sia indicata la tiroidectomia totale. Dopo l'intervento chirurgico sarà necessaria la assunzione a vita di Eutirox, dosato in modo da ottenere un valore di TSH nei limiti.
A seguito dell'intervento, con la terapia con Eutirox a dosaggi adeguati, non avrà problemi per una eventuale gravidanza.
nel suo caso penso sia indicata la tiroidectomia totale. Dopo l'intervento chirurgico sarà necessaria la assunzione a vita di Eutirox, dosato in modo da ottenere un valore di TSH nei limiti.
A seguito dell'intervento, con la terapia con Eutirox a dosaggi adeguati, non avrà problemi per una eventuale gravidanza.
[#2]
Gentile Signora,
dalla sua esposizione si evince che il nodulo di grosse dimensioni è occupato da una notevole componente liquida che, mediante agoaspirato, potrebbe essere prelevata riducendo in gran parte le dimensioni del nodulo e, di conseguenza, la sintomatologia compressiva che avverte (tipica di una formazione cistica). Circa i quesiti che pone, noto che la terapia assunta non è stata pienamente soppressiva e ciò potrebbe aver favorito l'ulteriore sviluppo della componente liquida, mentre per un'eventuale gravidanza non ci sono problemi di sorta se, sottoposta a tiroidectomia, le sarà prescritta adeguata terapia sostituiva. Cordiali saluti
dalla sua esposizione si evince che il nodulo di grosse dimensioni è occupato da una notevole componente liquida che, mediante agoaspirato, potrebbe essere prelevata riducendo in gran parte le dimensioni del nodulo e, di conseguenza, la sintomatologia compressiva che avverte (tipica di una formazione cistica). Circa i quesiti che pone, noto che la terapia assunta non è stata pienamente soppressiva e ciò potrebbe aver favorito l'ulteriore sviluppo della componente liquida, mentre per un'eventuale gravidanza non ci sono problemi di sorta se, sottoposta a tiroidectomia, le sarà prescritta adeguata terapia sostituiva. Cordiali saluti
Dott. Andrea Del Buono
Endocrinologo - Diabetologo
[#3]
Ex utente
Grazie per aver risposto tempestivamente, caso vuole che proprio oggi mi hanno chiamato dall'ospedale per contattare il chirurgo che dovrebbe eseguire l'intervento di emitiroidectomia.
Comunque volevo precisare che il nondulo è misto, quindi solido e liquido, ma la componente liquida non è circoscritta è come se fosse "bucherellato" in più punti per questo è difficile agoaspirare la componente liquida.
Non ho ben compreso invece cosa intende, il dott. Del Buono, quando dice che la terapia assunta non è stata pienamente soppressiva; vuole forse dire che bisognava aumentare il dosaggio?
Noto, invece, (ma capisco perfettamente le vostre posizioni)che sorvolate alla prima domanda, ossia come mai il "mio" endocrinologo mi consiglia di mantenere il lobo sx? Ovviamente ho fatto questa domanda anche a lui direttamente durante la visita e la sua risposta è stata:"..in questo momento io non interverrei anche sul lobo sx, cosa ne sa cosa succederà in futuro?".
Del futuro non si ha certezza....qualcuno diceva, ma... a me sembra nemmeno del presente!!!
Buona serata a tutti.
Comunque volevo precisare che il nondulo è misto, quindi solido e liquido, ma la componente liquida non è circoscritta è come se fosse "bucherellato" in più punti per questo è difficile agoaspirare la componente liquida.
Non ho ben compreso invece cosa intende, il dott. Del Buono, quando dice che la terapia assunta non è stata pienamente soppressiva; vuole forse dire che bisognava aumentare il dosaggio?
Noto, invece, (ma capisco perfettamente le vostre posizioni)che sorvolate alla prima domanda, ossia come mai il "mio" endocrinologo mi consiglia di mantenere il lobo sx? Ovviamente ho fatto questa domanda anche a lui direttamente durante la visita e la sua risposta è stata:"..in questo momento io non interverrei anche sul lobo sx, cosa ne sa cosa succederà in futuro?".
Del futuro non si ha certezza....qualcuno diceva, ma... a me sembra nemmeno del presente!!!
Buona serata a tutti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.8k visite dal 22/05/2007.
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