Macroprolattinemia e tiroidite di hashimoto eutiroidea

Sono una giovane donna di 40, a cui nel 2007 è stato diagnosticata la macroprolattinemia, che secondo l’endocrinologo, non è una situazione patologica ma un’anomalia del sistema immunitario. Prima di arrivare a questa diagnosi gli squilibri nel ciclo erano stati imputati ad una iperprolattinemia che poi si è rivelata infondata. Pare che la macroprolattinemia possa essere asintomatica oppure arrecare dei disturbi simili all’iperprolattinemia. Nel 2009 in visite successive mi è stata diagnosticata la tiroidite cronica di Hashimoto eutiroidea, che non necessita di alcuna terapia in quanto la ghiandola è normofunzionante.
Tuttavia io avverto vari disturbi, che non so se sia corretto ricollegare alla mia situazione: innanzitutto ho verificato un accentuarsi dei dolori, cefalee e un dolore all’articolazione temporo-mandibolare che prima non avvertivo, pare che la macroprolattina possa agire da ripetitore del dolore; altri disturbi riguardano il ciclo: accentuata sindrome premestruale con nausea e cefalea intensa, a volte anche a metà del mese. Se esiste un nesso, è comunque possibile porvi rimedio con terapia adeguata?
Inoltre vorrei sapere se con il passare il quadro clinico si potrà mantenere invariato oppure esiste il rischio di una qualche forma di evoluzione di queste patologie?
Grazie.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Gentile utente

dal racconto della sua storia clinica, e' piuttosto difficile immaginare una qualche relazione tra le problematiche endocrinologiche citate e la sintomatologia attuale.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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Utente
Utente
La ringrazio per il responso celere. Considerato che tra la mia sintomatologia attuale e il mio quadro endocrinologico non esiste nesso, devo dedurre che per il problema del dolore mandibolare mi dovrò rivolgere ad uno gnatologo, ma per l’accentuarsi della sindrome premestruale? In passato è stato proprio il ginecologo ad indirizzarmi ad un endocrinologo visto il risultato degli esami. Quindi se esiste una terapia adeguata e visto che il mio malessere è notevole ed interessa più giornate durante il ciclo mensile (a metà mese e nei primi giorni di flusso, che si è ridotto in durata), mi dovrei rivolgere ad un endocrinologo? Da recentissimi esami clinici i valori sembrano migliorati: fT3 4.1 – fT4 16.6 – TSH 3.50 – Ab anti-tireoglobulina 8 – Ab anti-tireoperossidasi 1 – Prolattina 32.8 (ma si deve tener conto della presenza della macroprolattina). Grazie.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Il ginecologo che la segue puo' valutare un eventuale trattamento per la sintoomatologia che riferisce.
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Utente
Utente
IL MIO ENDOCRINOLOGO MI HA DETTO CHE E' DIFFICILE, SE NON IMPOSSIBILE RISALIRE ALLE CAUSE DELLA MACROPROLATTINEMIA. TUTTAVIA IO VORREI POTER LEGGERE ARTICOLI E TESTI IN MERITO PER CAPIRE ESATTAMENTE LA NATURA DI QUESTA ANOMALIA, LE CAUSE, IL LEGAME CHE ESISTE TRA LA MACROPROLATTINEMIA E LA TIRODITE DI HASHIMOTO EUTIROIDEA. INOLTRE IN ALTRI CONSULTI HO LETTO DELLA OMOTOSSICOLOGIA. VORREI CONOSCERE DI PIU' IN MERITO: POTREBBE ESSERE UTILE NEL MIO CASO? E' GIUSTO ASPETTARE E CONTINUARE A MONITORARE LA SITUAZIONE? E INOLTRE LA MACROPROLATTINEMIA E LA TIROIDITE DI HASHIMOTO SONO ASINTOMATICHE? IL GINECOLOGO DI SOLITO RIMANDA ALL'ENDOCRINOLOGO, MA MI CHIEDO A CHI SPETTA NON SOLO LA DIAGNOSI, MA UN'EVENTUALE TERAPIA? GRAZIE
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