Tiroidite autoimmune e orticaria/angioedema

Mi chiamo Sara, ho 30 anni e da circa un mese e mezzo soffro di orticaria associata ad angioedema.
Inizialmente il medico di base mi ha prescritto Bentelan e Clever che ho assunto per circa una settimana per poi fare un periodo di stop inquanto volevo fare analisi del sangue.
Le prime analisi effettuate davano i leucociti a 15.1 x1000/ul(4.0-10.0) e fibrinogeno pari a 516 mg/dl(150-400).
Inoltre, vista l'orticaria, ho fatto le analisi anche per le IgE totali che risultavano 30.20 kU/l (0.00-100.00).
Ho ripreso la terapia ma dopo qualche giorno ho dovuto interromperla perchè non tolleravo più il Bentelan, dunque passato qualche tempo abbiamo ripetuto le analisi relative ai valori precedentemente fuori range e ne abbiamo aggiunte altre per cercare di capire cosa mi stesse succedendo.
Le riporto di seguito:

EMOCROMOCITOMETRICO
Leucociti 8,1 x1000/ul 4,0 - 10,0
Eritrociti 4,71 milioni/ul 4,00 - 5,50
Emoglobina 14,7 g/dl 12,0 - 17,0
Ematocrito 42,6 % 35,0 - 50,0
MCV 90 fL 80 - 97
MCH 31,2 pg 27,0 - 32,0
MCHC 34,5 - g/dl 32,0 - 38,0
Piastrine 286 x1000/ul 120 - 400
Neutrofili 63,8 %
Linfociti 28,6 %
Monociti 3,6 %
Eosinofili 2,1 %
Basofili 0,5 %
LUC 1,4 %

VES (fotometria capillare) 8 2 - 30

Fibrinogeno 269 mg/dl 150 - 400

IgG 1140 mg/dl 700 - 1600
IgA 113 mg/dl 70 - 400
IgM 103 mg/dl 40 - 240

Ferro *41 ug/dl 50 - 160

TSH 0,57 uU/ml 0,10 - 5,00
FT4 1,11 ug/dl 0,60 - 1,80

anti TIREOGLOBULINA * 20,0 UI/ml 0,0 - 4,1
anti PEROSSIDASI TIROIDEA * 227,0 UI/ml 0,0 - 5,6
HAVAb (IgG) negativo
HAVAb (IgM) negativo

HBs-Ag negativo
HBs-Ab 0 mU/ml
HBc-Ab-IG totale negativo

RICERCA ANTICORPI anti HCV negativo

TITOLO ANTI STREPTOLISINICO 12 UI/ml 0 - 200

PCR * 0,57 mg/dl 0,00 - 0,50

R A TEST 10 UI/ml 0 - 30

ANTICORPI ANTI NUCLEO negativo

RICERCA ANTICORPI ANTI ENA negativa
(SSA SSB Sm Sm/RNP Jo-1 Sc1-70)

Con questi esami più un RxTorace (che ha dato esiti negativi) mi sono recata da un allergologo/immunologo che mi ha riscontrato una allergia a nichel solfato e cobalto che mi ha prescritto una dieta povera di nichel e senza arachidi e frutta secca più Clever per tre settimane.

Ho iniziato dieta e cura ma ad oggi, dopo qualche giorno sto notando una riacutizzazione dell'orticaria che tra l'altro adesso prude molto rispetto a quando mi è spuntata.

Per concludere il "giro di visite", ieri mi sono recata da un endocrinologo per sottoporgli il problema relativo alla tiroidite autoimmune che risulta dalla analisi.
Questo è il referto di visita + eco:

"Allergia a nichel e al cadmio; riscontro casuale di positività per autoanticorpi antitiroidei (familiarità per tireo9patie autoimmuni). Clinicamente eutiroidea. Tiroide palpabile di consistenza aumentata a superficie liscia, mobile e non dolente.
Eco tiroide: ghiandola di normali dimensioni a margini netti e ad ecostruttura sostanzialmente conservata. Segnalo a dx verso il terzo inferiore piccola formazione asonica con diametro mzx di 4 mm; al polo superiore dello stesso lobo areola ipoecogena a margini sfumati con diametro max di circa 6,5 mm, ascrivibile in prima ipotesi a pseudonodulo tiroiditico; al polo inferiore del lobo sin formazione ipoecogena a margini netti con diametro max di 4 mm, ascrivibile a cisti colloide. Linfonodi ingranditi, fusati, a margini netti in laterocervicale (sin>dx) con aspetto tipo reattivo e diametro max 19 mm.
Nessuna terapia al momento.
Fra 12 mesi, controllo TSH e FT4, per valutare eventuale evoluzione verso l'ipotiroidismo."

Ora mi chiedo:
- Mentre l'immunologo ha detto che poteva esserci correlazione fra la tiroidite e l'orticaria, l'endocrinologo ha categoricamente smentito ciò, dunque a chi devo credere?
- E' vero che trattandosi di una tiroidite autoimmune non posso fare nulla finchè la tiroide non sarà compromessa? (questo a detta dell'endocrinologo)
- L'endocrinologo ha parlato di cisti (che hanno preso nomi specifici nel referto) e notando le dimensioni mi chiedo: oltre quali valori di grandezza delle suddette cisti mi devo preoccupare?
- E' forse meglio che consulti un altro specialista?
- Perchè nonostante abbia iniziato dieta e cura per l'orticaria mi trovo a distanza di qualche giorno messa peggio di prima?
- Cobalto e cadmio sono la stessa cosa o l'endocrinologo ha semplicemente errato nel riportare la dicitura? (e questo la direbbe lunga sul modo in cui ha condotto l'intera visita, ma si tratta di un'altra storia, legata più ad un giudizio di valore etico più che professionale e siccome non sono medico la chiudo qui)

Per dare un quadro esauriente della situazione devo aggiungere che da quando ha avuto inizio tutto ciò ho costantemente la temperatura alterata (in linea di massima di un paio di linee), mi stanco molto facilmente (una sola rampa di scale mi fa venire il fiato corto), tendo a sudare molto più del normale (soprattutto la notte), quando i pomfi mi vengono in testa (ammettendo siano pomfi e non ghiandole infiammate), soprattutto ai lati e nella zona della nuca, più che prurito mi causano dolore.

Ringraziando anticipatamente, porgo cordiali saluti.
Sara
[#1]
Dr. Giovanni Ragozzino Endocrinologo, Gastroenterologo, Dietologo 389 4
Gentile Utente,

il quadro clinico che sottopone indica la presenza di autoimmunità ghiandolare tiroidea. Esistono diverse evidenze cliniche di correlazione tra orticaria e tiroidite autoimmune e di quanto l'opoterapia tiroidea sia in grado di migliorare il decorso della allergopatia.
Pertanto il consiglio è di rivalutare la patologia tiroidea!

Saluti

[#2]
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentile Dr. Ragozzino,

prima di tutto vorrei ringraziarla per le velocità con cui ha risposto alla mia richiesta.
Da quanto leggo, se ho capito bene, lei conferma quanto detto dall'immunologo e cioè che può esistere una relazione fra i due problemi con cui mi trovo a convivere.

Leggendo il termine "opoterapia", e ovviamente non sapendo cosa significasse, ho cercato qualcosa online e, sempre se ho capito bene, si tratterebbe di una terapia legata all'assunzione di sostanze organiche piuttosto che chimiche, dunque deduco si tratti di qualcosa certamente meno dannosa rispetto ad una terapia chimica analoga.
A questo punto però mi viene spontaneo chiedermi, e chiederLe, a quale figura professionale dovrei rivolgermi in relazione a questo trattamento.

Riguardo il Suo consoglio di "rivalutare la patologia tiroidea", cosa intende precisamente?
Ripetere le analisi del sangue (anti tireoglobuline e anti perossidasi tiroidea più, ovviamente, TSH e FT4)o rivolgermi direttamente ad un altro endocrinologo per ripetere visita ed ecografia?

Ancora grazie.
Saluti
Sara
[#3]
Dr. Giovanni Ragozzino Endocrinologo, Gastroenterologo, Dietologo 389 4
Gentile Utente,

è indispensabile che Lei consulti un nuovo endocrinologo.
Mi scusi per la "tecnicità" esoterica. Opoterapia, nel caso specifico, indica l'assunzione di ormone tiroideo (l-tiroxina e/o liotironina).

Saluti
[#4]
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentissimuo Dr. Ragozzino,

di nuovo grazie mille dei consulti che mi sta fornendo.

Scusi se Le farò perdere altro tempo, ma mi chiedevo una cosa: visto che ad oggi la tiroide non è ancora compromessa, a che pro assumere un ormone che comunque viene già sufficientemente prodotto dall'organo stesso? Così non si rischia di avere "in circolo" una quantità ormonale troppo alta o comunque superflua? E se così fosse, quali effetti collaterali, se così si possono chiamare, potrebbe dare questo surplus ormonale?

Chiedo questo perchè l'endocrinologo che ho consultato mi ha espressamente detto che finchè la tiroide non sarà compromessa non ha senso assumere ormoni.
Tra l'altro mi ha spiegato che fino qualche anno fa le tiroiditi autoimmuni venivano "curate" dalla medicina ufficiale attravesso l'uso sistemico di cortisone (che nel mio caso sarebbe utopico visto gli effetti collaterali che mi causa), ma che comunque questa terapia non dava risultati soddisfacenti.

Ora mi chiedo un' altra cosa: al di là della tiroide vera e propria e di orticaria e angioedema, non esiste un modo per, diciamo così, bloccare il meccanismo autoimmunitario innescatosi che, in realtà, sembrerebbe essere la causa di tutti i miei mali?

A questo punto, comunque, credo che seguirò senz'altro il Suo consiglio di farmi vedere da un altro specialista, sperando di fugare definitivamente ogni dubbio.
Crede che sia il caso di ripetere le analisi visto che le ultime risalgono quasi ad un mese fa?
E in tal caso, visto che sto seguendo la terapia dell'immunologo (Clever, una pastiglia al giorno per tre settimane...attualmente ne è passata una), potrebbe essere necessario interrompere l'assunzione del farmaco per non alterare i risultati delle analisi o è ininfluente?

Di nuovo grazie per la Sua disponibilità e mi scusi ancora se con i miei mille dubbi e domande le porto via tempo.
Cordialmente, Sara.

[#5]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali

Lei pone domande veramente pertinenti, come tutte le persone, ha pienamente diritto di ricevere le informazioni giuste per capire cosa sta succedendo nel suo organismo,
Le patologie autoimmuni si stabiliscono per un errore del sistema immunitario nel momento in cui un agente patogeno entra ed è “processato”, confrontato con il self, antigene umano linfocitario, HLA, definito in immunologia, mimetismo molecolare; per questo, la familiarità, predisposizione genica HLA dipendente. Nel momento della “peocessazione” a livello molecolare, si può verificare una uguaglianza fra la sequenza amminoacidica dell’agente patogeno, almeno 5-6 amminoacidi e quella dell’HLA, per cui il sistema immunitario produce anticorpi anti cellule dell’organo, tiroide, tiroidite; mielina, sclerosi multipla; cellule intestinali, parete, morbo di Chron; Villi intestinali, celiachia;…..
Nel suo caso:
anti TIREOGLOBULINA * 20,0 UI/ml 0,0 - 4,1
anti PEROSSIDASI TIROIDEA * 227,0 UI/ml 0,0 - 5,6
Lei non è in eutiroidismo, perché il TSH è tendente verso il basso, rimanere nei limiti fra 0.10 e 5.00, sarà molto difficile, per cui la lettura giusta consiste nell’ evidenziare il centro dei valori di riferimento e considerare gli spostamenti verso il maggiore o minore, quindi il valore riscontrato, 0.57 è tendente verso il basso, quindi lieve ipertiroidismo, anche se FT4, può essere considerato “normale” ma manca FT3, per avere un raffronto.
Pertanto vanno analizzati bene quegli anticorpi e chi li ha messi in moto.
Lei indica la strada giusta per la terapia:
Qui ha trovato la soluzione:
Ora mi chiedo un' altra cosa: al di là della tiroide vera e propria e di orticaria e angioedema, non esiste un modo per, diciamo così, bloccare il meccanismo autoimmunitario innescatosi che, in realtà, sembrerebbe essere la causa di tutti i miei mali?
Pertanto vanno fermati, per impedire la continua distruzione della ghiandola ed arrivare effettivamente all’ipotiroidismo, condizione che certamente è da evitare, come lei giustamente indica:
- E' vero che trattandosi di una tiroidite autoimmune non posso fare nulla finchè la tiroide non sarà compromessa? (questo a detta dell'endocrinologo)
sicuramente può essere effettuata la tereapia che impedisca la progressione verso l’ipotiroidismo, considerando le difficoltà che lei potrebbe incontrare in tale condizione ed anche le patologie che potrebbero essere associate, come lei ha potuto constatare.
- Quelle lesioni anatomopatologiche che sono state riscontrate nell’ecografia, dimostrano che l’aggressione alla ghiandola è presente da diverso tempo, anni. Forse non ha fatto caso a sintomi vaghi, aspecifici, non determinanti, ch spesso vengono imputati a stress, o altre spiegazioni, ma trascurati, impediscono di giungere precocemente ad una diagnosi, ed intervenire solamente quando i sintomi si fanno più accentuati. Infatti lei si preoccupa “chiedo: oltre quali valori di grandezza delle suddette cisti mi devo preoccupare?” andando avanti senza nessun intervento sui meccanismi patogenetici e fisiopatologici che hanno condotto alla patologia autoimmune, quelle cisti si ingrandiranno, fino alla possibilità che avvenga una degenrazione oppure un tale ingrandimento che sicuramente dovrà portare ad un intervento chirurgico di asportazione della ghiandola. Situazione verso la quale lei certamente, non devo permettere che arrivi, l’intervento deve essere repentino ed immediato, nel momento stesso in cui viene accertato, senza aspettare oltre. Consideri che le ghiandole paratiroidee, sono piccolissime, e spesso vengono asportate insieme alla ghiandola, con tutti i problemi che ne potrebbero derivare; mancanza della tiroide e delle paratiroidi. Diventerebbe una sommatoria di patologie, con conseguenti aggravamenti.
- Non può certaemnte essere invocata la terapia sostitutiva, il funzionamento delle proprie ghiandole, sivuramente è più fisiologico; devo cercare sempre la prevenzione e il funzionamento regolare dell’organismo.
Infatti, viene proposto di attendere fino all’ipotiroidismo, Fra 12 mesi, controllo TSH e FT4, per valutare eventuale evoluzione verso l'ipotiroidismo." Situazione che certamente va evitata.

Le allergie in questo caso, hanno una precisa origine, non dipendono sicuramente dal Nikel e cobalto o cadmio, troppo facile imputare questi due elementi, che rappresentano solamente il superficiale e non è una spiegazione scientifica; perché ad un certo punto della vita, lei è diventata sensibile a questi. Questa è solamente la risposta visibile, poteva diventare allergica all’olivo, parietaria, soia, o molto altro. La risposta è più profonda, va cercata nel sistema immunitario e nelle sue alterazioni. Questo risponde con i linfociti Th1, ad ogni infezione, con quelli Th2 ad ogni presentazione allergica; sono in equilibrio, Th1/Th2, è come una bilancia in equilibrio. La presenza di una infezione cronica, attiva, persistente, subclinica, come quella che la ha condotta al mimetismo molecolare, con la risposta autoimmune, produzione eccessiva e costante della Interleuchina 4, ha prodotto uno sbilanciamento della risposta in favore dei linfociti Yh2, allergici, per cui ad ogni infiammazione, lei non risponde con i Th1, ma con i Th2, allergia, “orticaria associata ad angioedema. ha avuto inizio tutto ciò ho costantemente la temperatura alterata (in linea di massima di un paio di linee), mi stanco molto facilmente (una sola rampa di scale mi fa venire il fiato corto), tendo a sudare molto più del normale (soprattutto la notte), quando i pomfi mi vengono in testa (ammettendo siano pomfi e non ghiandole infiammate), soprattutto ai lati e nella zona della nuca, più che prurito mi causano dolore.” La causa di questa rezione che ha condotto all’orticaria, viene ricercata nel posto più vicino, visibile, Nikel, cobalto, Cadmio, olivo, parietaria, graminacee, alimenti; ma non sulle reali cause, l’infiammazione persistente; questo è il motivo per cui lei “qualche giorno ho dovuto interromperla perchè non tolleravo più il Bentelan, sto notando una riacutizzazione dell'orticaria che tra l'altro adesso prude molto rispetto a quando mi è spuntata.”
La causa è da tutta un’altra parte. Il cortisone impedisce la reazione del sistema immunitario, non produce più quelle citochine proinfiammatorie, necessarie anche a difndersi dagli agenti patogeni, per cui questi, responsabili della patologia, saranno ben felici e si espanderanno nell’organismo.
I sintomi non vanno mai soppressi, ma capire perché avvengono e condotti verso la loro risoluzione, nella maniera più fisiologica possibile. Questo riporta tutto il sistema ad un funzionamento regolare, i Th2 e Th1, ritornano in equlibrio, gli anticorpi prodotti contro le cellule tiroidee, si abbassano.

L’ecografista ha segnalato la presenza di questa infiammazione, “. Linfonodi ingranditi, fusati, a margini netti in laterocervicale (sin>dx) con aspetto tipo reattivo e diametro max 19 mm.” Indicando anche dove quegli agenti patogeni si sono annidati, fornendo anche informazioni preziose su chi può essere; infatti perché quei linfonodi sono reattivi, contro chi reagiscono?

Tutto questo va cercato, applicando il ragionamento clinico e diagnostico, sfruttando le ottime informazioni fornite dall’organismo che comunica il suo disagio. Questo va interpretato, ed applicata la terapia più idonea.

Lei giustamente dice ", a che pro assumere un ormone che comunque viene già sufficientemente prodotto dall'organo stesso? Così non si rischia di avere "in circolo" una quantità ormonale troppo alta o comunque superflua? E se così fosse, quali effetti collaterali, se così si possono chiamare, potrebbe dare questo surplus ormonale?"
il surplus ormonale, creerebbe un ipertiroidismo, pertanto, stabilite le cause, l'intervento va rivolto alla intercettazione degli agenti patogeni e alla loro eliminazione; poichè nella maggior parte dei casi, questi sono virus, la medicina convenzionale non ha armi contro di loro, mentre la medicina biologica, mi offre molte armi per combatterli ed eliminarli, riportando l'organismo al suo funzionamento fisiologico.
saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it








[#6]
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentilissimo Dr. Moschini,

grazie della risposta così esauriente che mi ha fornito; adesso, se non altro, riesco a capire un po' meglio ciò che mi sta accadendo e ho la speranza di poter fare qualcosa prima di arrivare alla distruzione della mia povera tiroide, cosa che mi terrorizzava letteralmente dopo quello che mi aveva detto l'endocrinologo che mi aveva visitato.

Di nuovo grazie.
Saluti.
Sara
Orticaria

Cos'è l'orticaria e quali sono le cause? Si manifesta con prurito e pomfi o con angioedema. Gli allergeni responsabili e i test da fare per la diagnosi.

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