La tiroide è di volume nei limiti di norma i margini sono regolari e l'ecostruttura inomogenea
Gentile dottore,
sono una donna di 46 anni a cui è stata diagnosticata sclerosi multipla remittente recidivante nel 2002. Dal 2003 ho iniziato la terapia con interferone e, l’estate scorsa gli anticorpi antitireoglobulina erano alti (210). Il medico curante mi ha prescritto un’ecografia (eseguita nel settembre scorso) il cui referto dice:
La tiroide è di volume nei limiti di norma i margini sono regolari e l’ecostruttura inomogenea.
Si evidenziano tre piccole nodulazioni solide ipoecoiche con margini netti site rispettivamente una nel lobo destro di circa cm 1,0 e due nel lobo di sinistra di circa cm 0,4.
Bilateralmente in sede laterocervicale non si documentano linfonodi iperplastici.
La trachea è in asse.
Premetto che, per due ravvicinati interventi alla mandibola, sono stata sottoposta a una serie di panoramiche (circa 8 nell’ultimo anno) e a due TAC. In particolare, il centro al quale mi sono rivolta per le panoramiche non mi ha mai fatto usare il giubbetto di protezione in piombo affermandone la totale inutilità.
Ora, possono le radiazioni essere responsabili dei noduli che si sono formati ?
Il medico endocrinologo a cui mi sono rivolta, mi ha parlato di agoaspirato. Per il momento mi sono sottratta a un esame così invasivo visto che, dal punto di vista della salute sono ancora impegnata a risolvere il problema maxillo facciale. Ho subito due interventi per innestare dell’osso autologo in sede mandibolare allo scopo di mettere poi degli impianti. In entrambi i casi l’intervento non è riuscito: l’altra mia domanda è: può la tiroide essere responsabile del fallimento degli interventi: è pensabile uno sviluppo abnorme di osteoclasti?
In vista dell’ultimo intervento ( novembre scorso), ho sospeso la terapia con interferone e, devo dire, dal punto di vista neurologico sto splendidamente.
Posso stare tranquilla se mi limito a un altro controllo ecografico programmato per il settembre prossimo?
La ringrazio per l’attenzione prestata.
sono una donna di 46 anni a cui è stata diagnosticata sclerosi multipla remittente recidivante nel 2002. Dal 2003 ho iniziato la terapia con interferone e, l’estate scorsa gli anticorpi antitireoglobulina erano alti (210). Il medico curante mi ha prescritto un’ecografia (eseguita nel settembre scorso) il cui referto dice:
La tiroide è di volume nei limiti di norma i margini sono regolari e l’ecostruttura inomogenea.
Si evidenziano tre piccole nodulazioni solide ipoecoiche con margini netti site rispettivamente una nel lobo destro di circa cm 1,0 e due nel lobo di sinistra di circa cm 0,4.
Bilateralmente in sede laterocervicale non si documentano linfonodi iperplastici.
La trachea è in asse.
Premetto che, per due ravvicinati interventi alla mandibola, sono stata sottoposta a una serie di panoramiche (circa 8 nell’ultimo anno) e a due TAC. In particolare, il centro al quale mi sono rivolta per le panoramiche non mi ha mai fatto usare il giubbetto di protezione in piombo affermandone la totale inutilità.
Ora, possono le radiazioni essere responsabili dei noduli che si sono formati ?
Il medico endocrinologo a cui mi sono rivolta, mi ha parlato di agoaspirato. Per il momento mi sono sottratta a un esame così invasivo visto che, dal punto di vista della salute sono ancora impegnata a risolvere il problema maxillo facciale. Ho subito due interventi per innestare dell’osso autologo in sede mandibolare allo scopo di mettere poi degli impianti. In entrambi i casi l’intervento non è riuscito: l’altra mia domanda è: può la tiroide essere responsabile del fallimento degli interventi: è pensabile uno sviluppo abnorme di osteoclasti?
In vista dell’ultimo intervento ( novembre scorso), ho sospeso la terapia con interferone e, devo dire, dal punto di vista neurologico sto splendidamente.
Posso stare tranquilla se mi limito a un altro controllo ecografico programmato per il settembre prossimo?
La ringrazio per l’attenzione prestata.
[#1]
Dr. Giovanni Ragozzino
Endocrinologo, Gastroenterologo, Dietologo
389 4
Gentile Utente,
il consiglio, come da prassi, è di riportare le indagini ormonali tiroidee (fT3,fT4, TSH, abTPO) per una valutazione più attendibile. Ad ogni modo, considerando la sua anamnesi, il consiglio di eseguire un agoaspirato della tiroide è condivisibile ovviamente per il nodulo con diametro pari ad 1 cm (è prassi di non sottoporre al citologico i reperti nodulari subcentimetrici). Sono dell'opinione che l'iperplasia multinodulare tiroidea sia, in via ipotetica, correlabile con la terapia interferonica che con discreta frequenza si associa ad autoimmunità tiroidea.
In riferimento allo sviluppo abnorme osteoclastico, questa condizione patologica è rapportabile all'iperfunzione ghiandolare (ipertiroidismo), pertanto è indispensabile la visione del profilo ormonale tiroideo.
L'opzione di "attesa", ovvero di eseguire dopo 6 mesi un controllo ecografico può rivelarsi una scelta valida soprattutto se, a quell'epoca, provvederà ad uno studio ecotomografico con valutazione al power doppler della ghiandola e delle formazioni nodulari in particolare.
Saluti
il consiglio, come da prassi, è di riportare le indagini ormonali tiroidee (fT3,fT4, TSH, abTPO) per una valutazione più attendibile. Ad ogni modo, considerando la sua anamnesi, il consiglio di eseguire un agoaspirato della tiroide è condivisibile ovviamente per il nodulo con diametro pari ad 1 cm (è prassi di non sottoporre al citologico i reperti nodulari subcentimetrici). Sono dell'opinione che l'iperplasia multinodulare tiroidea sia, in via ipotetica, correlabile con la terapia interferonica che con discreta frequenza si associa ad autoimmunità tiroidea.
In riferimento allo sviluppo abnorme osteoclastico, questa condizione patologica è rapportabile all'iperfunzione ghiandolare (ipertiroidismo), pertanto è indispensabile la visione del profilo ormonale tiroideo.
L'opzione di "attesa", ovvero di eseguire dopo 6 mesi un controllo ecografico può rivelarsi una scelta valida soprattutto se, a quell'epoca, provvederà ad uno studio ecotomografico con valutazione al power doppler della ghiandola e delle formazioni nodulari in particolare.
Saluti
[#2]
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per il tempestivo consulto e le riferisco i dosaggi ormonali risalenti al settembre scorso: oltre agli anticorpi antitireoglobulina (210)
TPO: 16
TSH: 1.18
FT3: 2.28
FT4: 0.75
Li avevo omessi perchè tutti nella norma. Quindi la mia deduzione: ormoni nella norma, quindi si esclude con certezza l'ipertiroidismo?
Stando così le cose non può essere la tiroide responsabile del riassorbimento osseo. Mi sbaglio?
Grazie ancora!
la ringrazio per il tempestivo consulto e le riferisco i dosaggi ormonali risalenti al settembre scorso: oltre agli anticorpi antitireoglobulina (210)
TPO: 16
TSH: 1.18
FT3: 2.28
FT4: 0.75
Li avevo omessi perchè tutti nella norma. Quindi la mia deduzione: ormoni nella norma, quindi si esclude con certezza l'ipertiroidismo?
Stando così le cose non può essere la tiroide responsabile del riassorbimento osseo. Mi sbaglio?
Grazie ancora!
[#3]
Dr. Giovanni Ragozzino
Endocrinologo, Gastroenterologo, Dietologo
389 4
Gentile Utente,
i valori riferiti indicano un sostanziale eutiroidismo anche se, il conforto dei range di normalità escluderebbe un eventuale ipotiroidismo; difatti le frazioni libere sia di T3 che di T4 appaiono, anche se in modo lieve, sotto il range di normalità. Riporti pertanto i range di riferimento.
Confermo "l'innocenza" della tiroide!
Saluti
i valori riferiti indicano un sostanziale eutiroidismo anche se, il conforto dei range di normalità escluderebbe un eventuale ipotiroidismo; difatti le frazioni libere sia di T3 che di T4 appaiono, anche se in modo lieve, sotto il range di normalità. Riporti pertanto i range di riferimento.
Confermo "l'innocenza" della tiroide!
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10k visite dal 27/02/2007.
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