Reperto citologico tirodeo.

Buongiorno, vorrei chiedere un consulto in seguito ai risultati di un agoaspirato effettuato in data 14_9_09 riguardo noduli multipli, il maggiore paraistimico sinistro, diametro 14mm, a margine netti e disomogeneo (ipoecogeno).
Reperto citologico: numerosi tireociti, con nuclei lievemente ingranditi, dismetrici, talvolta nucleolati, in aggregazione follicolare. Neoformazione follicolare con atipie nucleari.
Giudizio citologico: TIR 3. Indeterminato.
Sono un pò frastonato perchè proprio oggi mi hanno detto che devono asportarmi la tiroide, esaminarla (penso biopsia) per vedere se ci sono tumori maligni o benigni, giusto? Volevo sapere perchè dai noduli si passa ad asportare totalmente la tirode? Non si può esaminarla senza asportarla?
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Purtroppo no.
Nel caso in cui vi e' la necessita' di una verifica istologica, e mi sembra che l'indicazione datale sia corretta, va effettuata l'asportazione del lobo interessato, se si tratta di un solo nodulo o di tutta la ghiandola se presente una nodularita' diffusa a entrambi i lobi.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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Utente
Utente
Grazie della risposta Dott. Di Martino. Se posso approfittare con un altra domanda: Mi è stato detto di non preoccurarmi in quanto in caso di verifica benigna dovrei prendere una pillola che farebbe le veci della tiroide e in caso di verifica maligna dovrei fare una terapia. La domanda, anzi le chiedo scusa ma le domande sono queste: di che tipo di terapie si tratta? sono invasive? perchè si fa la terapia se l'organo malato è stato asportato? si può avere un qualche tipo di ricaduta? e l'ultima: per sentito dire in qualche asportazione di tiroide dopo l'intervento dove sono state intaccate le corde vocali fino alla quasi completa mancanza di voce, è possibile questo? Grazie ancora di tutto.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
In caso di diagnosi di malignita', va effettuata la terapia con lo iodio radioattivo, questo al fine di eliminare ogni residuo di cellule tiroidee, che comunque restano sempre anche dopo un intervento radicale di tiroidectomia. Cio' per consentire un piu' corretto controllo nel tempo di una eventuale ripresa della malattia, sia col dosaggio della Tireoglobulina che con eventuali scintigrafie total body con lo iodio, senza l'interferenza di residui ghiandolari.
Le probabilita' di guarigione, comunque anche nell'ipotesi di malignita', sono altissime, sempre che si seguano i controlli adeguati.
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Utente
Utente
Grazie ancora, ma vorrei che lei mi consigliasse in merito alla tecnica Mivat che ho appreso quest'oggi proprio dal vs. sito. Se esistono altri centri specializzati oltre a Pisa e se esagero nel concentrarmi sulla possibilità della riduzione (o perdita) della voce e che magari sottovaluto le conseguenze a causa di evenuale malignità dell'esame dopo asportazione della tiroide. Grazie.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Considerata la plurinodularita' del gozzo, ho forti dubbi che ci siano i requisiti per la MIVAT, tuttavia una valutazione piu' precisa in tal senso la potra' fornire il chirurgo a cui si rivolgera'.
Diversi centri di endocrinochirurgia in Italia la eseguono.