Ago aspirato tiroide tir3a - agoaspirato con immunoistochimica
Buonasera Gent.
mi Dottori,
sono affetto da tiroidite autoimmune (Hashimoto) da più di 10 anni ed effettuo annualmente i controlli da endocrinologo.
L' ultimo controllo l' ho eseguito a fine 2023 dopo averne saltate un paio (ultima effettuata nel 2021) e portando a visita tsh, ft3 ed ft4 (risultato tsh leggermente alto) ed eco del 2017 (purtroppo, causa trasloco, ho rinvenuto questa come più recente).
Ovviamente ho dei noduli alla tiroide (penso sia caratteristico della mia patologia), fino all' ultima visita questi noduli non hanno mai destato alcun sospetto clinico, poichè non presentavano caratteristiche allarmanti (morfologia, struttura e dimensioni) riscontrabili nelle ecografie eseguite.
Dopo l' ultima visita, a fine anno scorso, l' endocrinologo mi ha aumentato il medicinale (tsh alto), mi ha consigliato un ago aspirato avendo notato che uno dei noduli era aumentato di dimensioni, ovvero 1.7 * 1.2 * 1.2 cm.
, e di ripetere esami ft3, ft4, tsh + calcitonina, il tutto a due mesi dalla visita.
Risultato: tsh tornato nei limiti, calcitonina con valori nei range di riferimento ed esito dell' ago aspirato TIR3A (citando testualmente: "verosimile nodulo iperplastico a cellule ossifile in tiroidite.
Necessaria integrazione con il quadro clinico-ecografico).
Tornando a visita ottenuto l' esito dell' agoaspirato, l' endocrinologo mi ha suggerito (ovviamente prima rassicurandomi, spiegandomi che con tir3a il rischio è comunque basso), tra le possibili strade da seguire per dirimere eventuali dubbi sulla natura del nodulo, di ripetere l' ago aspirato ma integrandolo con pannello immunoistochimico.
Sto riflettendo sull' eventualità di non effettuare l' esame, dal momento che l' esame non è disponibile con il ssn (che io sappia) ed ha un costo elevato.
Ribadendo la mia totale fiducia verso il medico che mi ha visitato, vi (e mi) domando: posto che con una classe tir3a c' è un 10-15% di probabilità di cancro, integrando con pannello immunoistochimico che livello di certezza si ottiene?
L' esito è definitivo o dovrei ripetere ago aspirato periodicamente?
In parole povere, il gioco (costo) vale la candela?
Ci sono altre tecniche per ridurre l' indeterminatezza di un ago aspirato classificato tir3a?
In attesa di un cortese riscontro, Vi porgo distinti saluti e Vi ringrazio per il servizio che offrite.
mi Dottori,
sono affetto da tiroidite autoimmune (Hashimoto) da più di 10 anni ed effettuo annualmente i controlli da endocrinologo.
L' ultimo controllo l' ho eseguito a fine 2023 dopo averne saltate un paio (ultima effettuata nel 2021) e portando a visita tsh, ft3 ed ft4 (risultato tsh leggermente alto) ed eco del 2017 (purtroppo, causa trasloco, ho rinvenuto questa come più recente).
Ovviamente ho dei noduli alla tiroide (penso sia caratteristico della mia patologia), fino all' ultima visita questi noduli non hanno mai destato alcun sospetto clinico, poichè non presentavano caratteristiche allarmanti (morfologia, struttura e dimensioni) riscontrabili nelle ecografie eseguite.
Dopo l' ultima visita, a fine anno scorso, l' endocrinologo mi ha aumentato il medicinale (tsh alto), mi ha consigliato un ago aspirato avendo notato che uno dei noduli era aumentato di dimensioni, ovvero 1.7 * 1.2 * 1.2 cm.
, e di ripetere esami ft3, ft4, tsh + calcitonina, il tutto a due mesi dalla visita.
Risultato: tsh tornato nei limiti, calcitonina con valori nei range di riferimento ed esito dell' ago aspirato TIR3A (citando testualmente: "verosimile nodulo iperplastico a cellule ossifile in tiroidite.
Necessaria integrazione con il quadro clinico-ecografico).
Tornando a visita ottenuto l' esito dell' agoaspirato, l' endocrinologo mi ha suggerito (ovviamente prima rassicurandomi, spiegandomi che con tir3a il rischio è comunque basso), tra le possibili strade da seguire per dirimere eventuali dubbi sulla natura del nodulo, di ripetere l' ago aspirato ma integrandolo con pannello immunoistochimico.
Sto riflettendo sull' eventualità di non effettuare l' esame, dal momento che l' esame non è disponibile con il ssn (che io sappia) ed ha un costo elevato.
Ribadendo la mia totale fiducia verso il medico che mi ha visitato, vi (e mi) domando: posto che con una classe tir3a c' è un 10-15% di probabilità di cancro, integrando con pannello immunoistochimico che livello di certezza si ottiene?
L' esito è definitivo o dovrei ripetere ago aspirato periodicamente?
In parole povere, il gioco (costo) vale la candela?
Ci sono altre tecniche per ridurre l' indeterminatezza di un ago aspirato classificato tir3a?
In attesa di un cortese riscontro, Vi porgo distinti saluti e Vi ringrazio per il servizio che offrite.
[#1]
Buonasera
nei limiti di una valutazione a distanza le posso dire quanto segue:
-nelle tiroiditi croniche ci sono spesso 1. "pseudonoduli" che fanno parte le processo tiroiditico e non sono pericolosi, 2. noduli iperplastici o di compenso (white knight) che rappresentano aree di tessuto tiroideo ancora funzionante e non sono pericolosi, 3. possibili noduli tumorali che necessitano di approfondimento ed ev terapie specifiche.
-il citopatologo oltre alla categoria ci da una informazione importante (compatibile con nodulo iperplastico a cellule ossifile in tiroidite) che indirizza verso i noduli di tipo 2. (v sopra).
-considerata la categoria (che presenta un basso rischio) ed il commento del citopatologo starei assolutamente tranquillo e mi limiterei ad un controllo ecografico fra 6 mesi. Non vi è indicazione ad esami molecolari.
Cordiali saluti
Luca Giovanella
PS. sarebbe interessante conoscere la descrizione ecografica del nodulo (isoecogeno? iperecogeno? ecc. ecc.)
nei limiti di una valutazione a distanza le posso dire quanto segue:
-nelle tiroiditi croniche ci sono spesso 1. "pseudonoduli" che fanno parte le processo tiroiditico e non sono pericolosi, 2. noduli iperplastici o di compenso (white knight) che rappresentano aree di tessuto tiroideo ancora funzionante e non sono pericolosi, 3. possibili noduli tumorali che necessitano di approfondimento ed ev terapie specifiche.
-il citopatologo oltre alla categoria ci da una informazione importante (compatibile con nodulo iperplastico a cellule ossifile in tiroidite) che indirizza verso i noduli di tipo 2. (v sopra).
-considerata la categoria (che presenta un basso rischio) ed il commento del citopatologo starei assolutamente tranquillo e mi limiterei ad un controllo ecografico fra 6 mesi. Non vi è indicazione ad esami molecolari.
Cordiali saluti
Luca Giovanella
PS. sarebbe interessante conoscere la descrizione ecografica del nodulo (isoecogeno? iperecogeno? ecc. ecc.)
Prof. Dr. med. Luca Giovanella
[#2]
Utente
Buonasera dott. Giovanella,
Effettivamente, ora che me lo ha ricordato, anche il dottore che mi ha visitato mi aveva accennato a noduli di compenso dopo aver fatto l' ecocolordoppler, indicandomi però necessità di ago aspirato poiché il nodulo era di dimensioni maggiori di 1 cm.
Riporto testo ecografia (del 12/2023), solo la parte relativa al nodulo del lobo sinistro:
"Nel terzo medio-inferiore del lobo sinistro, in sede anteriore, è presente una formazione nodulare solida, isoecogena, disomogenea, a margini lievemente lobulati, con diametri di 1.7 X 1.2 X 1.2 cm (LxAPxT) e scarsa vascolarizzazione periferica e intra-lesionale".
Ho confrontato anche con altre ecografie
- 2012: 4.9 X 3.5 iso-iperecogena a margini regolari e limiti netti (manca altra dimensione e vascolarizzazione presumo non rilevanti)
- 2017: nodularità iperecogena di 5 mm a sinistra (mancano altre dimensioni e vascolarizzazione, presumo non rilevanti)
A questo punto - ed è una mia interpretazione - avendo saltato visite per due anni, ed avendo quindi assunto una dose bassa rispetto al dovuto di ormoni tiroidei per due anni, la mia tiroide ha reagito così per sopperire alla carenza.
Integro comunque con referto completo dell' esame citologico:
"Preparati riccamente cellulari, costituiti da materiale amorfo ed ematico, frammisti al quale si osservano scarsa colloide, alcuni linfociti, alcuni macrofagi, sporadiche cellule giganti multinucleate e numerosi aggregati, in parte follicolari, di tireociti prevalentemente in metaplasia ossifila." (Segue dicitura indicata nel precedente messaggio).
La ringrazio per la risposta, è stata molto utile a chiarirmi alcuni dubbi.
In attesa di una sua eventuale risposta,
La saluto cordialmente.
Effettivamente, ora che me lo ha ricordato, anche il dottore che mi ha visitato mi aveva accennato a noduli di compenso dopo aver fatto l' ecocolordoppler, indicandomi però necessità di ago aspirato poiché il nodulo era di dimensioni maggiori di 1 cm.
Riporto testo ecografia (del 12/2023), solo la parte relativa al nodulo del lobo sinistro:
"Nel terzo medio-inferiore del lobo sinistro, in sede anteriore, è presente una formazione nodulare solida, isoecogena, disomogenea, a margini lievemente lobulati, con diametri di 1.7 X 1.2 X 1.2 cm (LxAPxT) e scarsa vascolarizzazione periferica e intra-lesionale".
Ho confrontato anche con altre ecografie
- 2012: 4.9 X 3.5 iso-iperecogena a margini regolari e limiti netti (manca altra dimensione e vascolarizzazione presumo non rilevanti)
- 2017: nodularità iperecogena di 5 mm a sinistra (mancano altre dimensioni e vascolarizzazione, presumo non rilevanti)
A questo punto - ed è una mia interpretazione - avendo saltato visite per due anni, ed avendo quindi assunto una dose bassa rispetto al dovuto di ormoni tiroidei per due anni, la mia tiroide ha reagito così per sopperire alla carenza.
Integro comunque con referto completo dell' esame citologico:
"Preparati riccamente cellulari, costituiti da materiale amorfo ed ematico, frammisti al quale si osservano scarsa colloide, alcuni linfociti, alcuni macrofagi, sporadiche cellule giganti multinucleate e numerosi aggregati, in parte follicolari, di tireociti prevalentemente in metaplasia ossifila." (Segue dicitura indicata nel precedente messaggio).
La ringrazio per la risposta, è stata molto utile a chiarirmi alcuni dubbi.
In attesa di una sua eventuale risposta,
La saluto cordialmente.
[#3]
Buongiorno
la sua ipotesi può essere plausibile anche considerando l’incremento del TSH intercorso dal controllo del 2017).
Ciò detto dal linguaggio utilizzato e la modalità di reporting delle dimensioni presumo che le ecografie siano state eseguite in centri diversi e da colleghi diversi il che rende poco accurata una comparazione (soprattutto considerando che ci troviamo nel contesto di una ghiandola disomogenea e (pseudo)nodulare: in sostanza andrebbero comparate le immagini in diretta.
A questo punto, in modo pragmatico, farei un controllo eco dallo stesso collega che ha eseguito l’ultimo.
Cordiali saluti
la sua ipotesi può essere plausibile anche considerando l’incremento del TSH intercorso dal controllo del 2017).
Ciò detto dal linguaggio utilizzato e la modalità di reporting delle dimensioni presumo che le ecografie siano state eseguite in centri diversi e da colleghi diversi il che rende poco accurata una comparazione (soprattutto considerando che ci troviamo nel contesto di una ghiandola disomogenea e (pseudo)nodulare: in sostanza andrebbero comparate le immagini in diretta.
A questo punto, in modo pragmatico, farei un controllo eco dallo stesso collega che ha eseguito l’ultimo.
Cordiali saluti
Prof. Dr. med. Luca Giovanella
[#4]
Utente
Buonasera,
confermo che le ecografie sono state eseguite in centri diversi, consideri ad esempio che nella prima avevano indicato lobo destro invece che sinistro (corretto poi a penna vedendo immagini alla successiva visita da altro dottore).
L' ultimo dottore che mi ha fatto l' ecografia è lo stesso che mi aveva prospettato ago aspirato con pannello immunoistochimico, cercherò di contattarlo per decidere il da farsi.
La ringrazio per il suo tempo e per i preziosi consigli e le auguro buon lavoro e buona giornata.
confermo che le ecografie sono state eseguite in centri diversi, consideri ad esempio che nella prima avevano indicato lobo destro invece che sinistro (corretto poi a penna vedendo immagini alla successiva visita da altro dottore).
L' ultimo dottore che mi ha fatto l' ecografia è lo stesso che mi aveva prospettato ago aspirato con pannello immunoistochimico, cercherò di contattarlo per decidere il da farsi.
La ringrazio per il suo tempo e per i preziosi consigli e le auguro buon lavoro e buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.2k visite dal 12/03/2024.
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