Linfonodi gonfi da 6 anni

Nell'aprile del 2000 dopo una dolorosissima faringite e un ringonfiamento di linfonodi (soprattutto uno) sul collo appena sotto la mandibola mi è stata diagnosticata una mononucleosi in corso. Le analisi del sangue presentavano alterati molti valori, tra cui principalmente le transaminasi. Il mio dottore di base mi prescrisse parecchie analisi del sangue ripetute nel tempo, fino a quando tornarono tutti perfettamente normali, tranne i neutrofili fino ad oggi costantemente più bassi della norma. Nei due-tre anni successivi alla mononucleosi ho avuto molto spesso tonsilliti, per le quali sono ricorso altrettanto spesso ad antibiotici. Fortunatamente da tre anni a questa parte tonsilliti non ne ho più avute. Un paio di faringiti all'anno però ce le ho quasi sempre. L'otorinolaringoiatra primario dell'ospedale di Mestre che mi ha visitato ha riscontrato tonsille ipertrofiche ma che non necessitano di tonsillectomia soprattutto ora che la frequenza delle tonsilliti si è quasi azzerata.
Una cosa però non si è risolta: da quando ho avuto la mononucleosi ad oggi i linfonodi del collo sotto la mandibola sono costantemente rimasti gonfi quasi come all'inizio della malattia, soprattutto quello che al manifestarsi della mononucleosi era il più gonfio. Se tiro dietro la testa, si notano parecchio. Il mio dottore non ha mai dato grossa importanza alla cosa. Anche l'otorino che mi ha visitato non ha detto nulla a riguardo. E' davvero normale, o quanto meno frequente, che i linfonodi continuino ad essere gonfi (non dolenti, se non quando ho mal di gola) dopo 6 anni dalla mononucleosi? E' davvero dovuto, come ha detto il mio dottore, al fatto di avere le tonsille ipertrofiche, e che dopo aver contratto virus come la mononucleosi i linfonodi a volte restano gonfi anche per sempre? Posso stare tranquillo (visto che sono passati 6 anni) o dovrei preoccuparmi? Grazie per l'attenzione
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Gentile utente,
gran parte dei linfonodi sono situati nel distretto cervico-facciale e pertanto il rilievo di un linfonodo palpabile in questa regione rappresenta un problema clinico di frequente riscontro in conseguenza di diverse malattie (es tonsilliti)
In considerazione dell'età , della sede delle adenopatie e soprattutto perchè si suppone che l'ipotesi del Suo medico sia stata documentata da una diagnosi sierologica e strumentale (l'ha vista anche uno specialista ORL), viene effettivamente da pensare
agli esiti di una mononuleosi nel corso della quale le adenopatie rilevabili possono persistere per lungo tempo.
Nella Sua esposizione manca una valutazione CLINICA sulle caratteristiche delle adenopatie.
Se i linfonodi, dopo una mononucleosi, sono clinicamente stazionari e non presentano,da quanto mi sembra di capire, alcun elemento dubbio, mi limiterei ad eseguire ,se non è stato fatto, gli esami di routine (emocromo, tipizzazione linfocitaria...ecc) e un ulteriore controllo ecografico e OrL per fare il punto della situazione.
IN OGNI CASO ADENOPATIE DOPO MONONUCLEOSI POSSONO PERSISTERE PER LUNGO TEMPO.
Cordiali saluti
SalvO Catania
www.senosalvo.com

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Utente
Utente
Gentile Dottore,
le ultime analisi del sangue risalgono ad agosto ed era tutto nella norma, tranne i neutrofili leggermente inferiori ai valori di riferimento, come è sempre risultato nelle varie analisi del sangue effettuate in questi ultimi 6 anni. Tra l'altro ho trovato degli esami del sangue di una decina d'anni fa dove i neutrofili erano lo stesso più bassi della norma. Ripeto, il mio medico di base ha sempre sostenuto che, nonostante i neutrofili, le analisi sono a posto, e lo sono pure i linfonodi sottomandibolari, seppur costantemente gonfi. Durante la visita ORL per mononucleosi e per le tonsilliti ipertrofiche, che risale ad un paio d'anni fa, io non ho specificatamente chiesto al dottore della questione dei linfonodi, ma mi ha palpato accuratamente la zona non dicendo nulla a riguardo. Il linfonodo che io reputo più grande ad una misurazione approssimativa, che ovviamente so che ha una importanza relativa vista la metodica molto casereccia, sembra essere di circa 2 cm. Se è vero che negli ultimi 6 anni non si è mai sgonfiato, è anche vero che non è più cresciuto. Dal lato sx della mandibola invece i linfonodi sono un po' gonfi ma molto meno rispetto a quello a dx. L'ecografia non me la mai richiesta il mio dottore. Secondo lei dovrei richiederla?
Sa, qui in internet leggo spesso di gravi associazioni fra mononucleosi, linfonodi e malattie anche molto gravi, perciò un ignorante in materia medica come me si pone dei dubbi leggendo certi pareri parecchio discordanti di alcuni dottori.
Detto questo, mi scusi se mi ripeto, posso stare tranquillo e dimenticarmi dei miei linfonodi gonfi da 6 anni o richiedo ulteriori accertamenti?
La ringrazio della cortesia.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Senz'altro una integrazione diagnostica tramite ecografia
sarebbe utile.
Salvo Catania
www.senosalvo.com
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Dr. Massimo Scorretti Cardiologo, Ematologo, Biochimico clinico 242 12
I Linfonodi aumentati di volume rappresentano il fatto che vi è stata una sollecitazione del sistema immunologico da parte di un qualche stimolo esterno o interno all'organismo. Dopo mononcleosi vi è una differente risposta da parte di ognuno. Alcune persone infettate dal virus di epstein barr non hanno alcun tipo di segno linfonodale alcuni mantengono per anni gli esiti di tale infezione. Tuttavia controlli attraverso esami di laboratorio (emocromo e elettroforesi proteica) il suo sangue e faccia un ecografia dell'area interessata. Se tutto è a posto li ignori. Se le danno tanto fastidio (estetico e funzionale) e non li sopporta più se li faccia asportare chirurgicamente(almeno il più voluminoso)cosi potrà anche farli analizzare dall'istologo. Quest'ultima opzione, possibile, dipende dal suo livello di tolleranza del fastidio e dalla sua volontà (rapporto costo beneficio dal suo punto di vista)di procedere con una metodologia chirurgica e quindi invasiva.
Un saluto
dott. Massimo Scorretti

CORDIALI SALUTI
dott. Massimo Scorretti
Cardiologo Ematologo

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Oncologo, Medico legale attivo dal 2006 al 2008
Oncologo, Medico legale
Gentile utente

condivido quanto aggiunto dai colleghi sul significato clinico delle linfoadenomegalie nell'area testa -collo che necessariamente sono giustificate da precedenti flogosi e trattamenti infimmatori pregressi che residuano nella morfologisa mutata dei linfonodi.
Non sempre il loro aumento di volume predice un tumore.
La rimando per maggiori dettali del caso al pediatra di fiducia.

DOTT.VIRGINIA A.CIROLLA
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
No, non è normale che i linfonodi, continuino ad essere gonfi, dopo sei anni dalla mononucleosi, dentro quei linfonodi, continua ad essere presente il virus responsabile della malattia. Le tonsilliti e le faringiti, sono riacutizzazioni della malattia, il virus ha questa caratteristica, si riattiva periodicamente, producendo i sintomi della malattia originaria. Il virus inoltre ha la possibilità di agire anche sulle cellule epatiche da qui le alterazioni riscontrate, ma non solo fa entrare altri agenti patogeni che possono aver causato quelle alterazioni, come il Cytomegalovirus.
Gli antibiotici non hanno alcuna influenza sui virus, solamente su quegli agenti patogeni intercorrenti, lei ogni volta ha avuto, per sua fortuna, una guarigione spontanea.
tranne i neutrofili fino ad oggi costantemente più bassi della norma. Questi dimostrano la persistenza del virus nel suo organismo.
al fatto di avere le tonsille ipertrofiche, dentro quelle tonsille alberga il virus, come nei linfonodi ingrossati. Questo va portato via immediatamente, prima che combini i pasticci conosciuti, insieme agli altri che lo accompagnano solitamente. Questo virus non va mai trascurato, come viene ampiamente pubblicato nella ricerca scientifica.

Saluti Alberto Moschini

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