Setticemia

Salve,a mia madre è stato diagnosticato da poco un linfoma cerebrale dopo quattro mesi di diagnosi sbagliate e cure inappropriate.L'hanno ricoverata per iniziare la terapia chemioterapica e quindi hanno impiantato un cvc.I dubbi sono tanti soprattutto quando non si è ancora avuto a che fare con una malattia del genere,però mamma ha cominciato a stare male il giorno dopo l'impianto.Prima di tutto non capisco perchè le è stato impiantato sul collo nella giugulare,quando vedo tutte le altre pazienti che ce l'hanno sul torace,poi a lei è venuta la febbre.I medici all'inizio mi hanno detto che era tutto normale,ma visto che la temperatura aumentava hanno fatto delle analisi ed è saltato fuori che le è venuta una brutta infezione al sangue.Ora vorrei capire perchè nonostante gli antibiotici dopo un paio di giorni in cui la febbre era sparita e mamma sembrava stare meglio,oggi è tornata la febbre.Lei non sta per niente bene,sarà dovuto alla malattia in se,o ai cicli che hanno fatto finora(due,una in infusione e una intratecale) o anche alle complicanze di quest'infezione?Sapreste dirmi effettivamente quanto è grave una setticemia?Ed è sempre curabile?Vi rimgrazio.A presto.
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
La scelta della giugulare al posto della succlavia puo' essere legato a motivi anatomici locali (non si sentiva la vena, si sentiva ma era piccola, ecc.).

L'impianto di un catetere venoso centrale e' sempre delicato e ogni germe presente sulla pelle e introdotto durante la puntura puo' trovarsi bene nel sangue e iniziare a proliferare. Un soggetto in chemioterapia e' sempre immunoloigcamente defedato, per azione dei cortisonici e del calo dei granulociti (la chemioterapia li riduce).

Occorre dare antibiotici mirati a dosi piene.



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