Leucemia

Buonasera, mio padre di anni 79 con delle buone condizioni di salute è stato affetto per 2 anni da mielodisplasia negli ultimi 6 mesi le sue condizioni ematologiche si sono aggravate, presenta una splenomegalia e nel periferico sono presenti un 30-35% di elementi blastici, il più delle volte non granulati ma alcuni anche con granuli.
L'ematologo ci ha confermato l'evoluzione franca leucemica e visto che nell'ultimo emocromo l'emoglobina si aggirava sui 9 gr ha preferito farlo ricoverare per un controllo generale.
In ospedale è stato trasfuso con 2 unità da 250 ml di sangue e al momento della dimissione questo era l'emocromo: Hb 10.5 - GR 3.800.000 - GB 13.000.000 - Piastrine 100.000 mmc - nel periferico presenti un 30-35% di elementi blastici.
Mi domandavo questo, visto la situazione è possibile che non ci sia altra cura di supporto apparte le trasfusioni o una futura ed eventuale citoriduzione blanda?
Mi consigliate un supporto farmaceutico?
Purtroppo conosco bene questa malattia e già in famiglia sappiamo quello che ci aspetta però renderla meno invasiva non sarebbe poco.
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Lei ci fornisce pochi elementi. Innanzitutto dovrebbe precisare meglio quel valore di 13.000.000 milioni di bianchi !!!, probabilmente saranno 130.000. Riguardo le leucemie mieloidi acute ne esistono di vario tipo e sono classificate internazionalmente da M0 a M7 in relazione al tipo cellulare coinvolto. La presenza di così tanti blasti mi fà pensare ad un tipo fortemente indifferenziato. Di più su queste basi non posso dire se non che è opportuno un ricovero presso un centro ematologico

Un saluto

A. Baraldi

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Utente
Utente
Mi correggo per i bianchi 13.000 è il dato corretto, è già stato ricoverato ma non assume nessun medicinale e ancora non è stato sottoposto a nessuna terapia.
La domanda mia infatti era questa, vista la situazione e con questo numero di blasti alto non sarebbe opportuno provare anche se con ben poche speranze una chemioterapia?
O gli effetti indesiderati visto gli 80 anni di mio padre potrebbero superare i benefici?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
La terapia attiene soltanto ai medici che hanno in cura suo padre e che possono direttamente valutare la situazione clinica. Tra l'altro un numero di 13.000 bianchi non è elevato , se si parla di leucemia mieloide in crisi blastica. Per questa ragioni le chiedo di chiedere ai medici se è proprio questa la situazione
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Utente
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La ringrazio per l'attenzione prestata,

Giacomo