Linfoma non hodgkin

In data 13 7 2021 in occasione di un controllo ecografico all' addome in seguito ad intervento turv (k vescica superficiale), mi sono state riscontrate tumefazioni linfoadenopatiche confluenti di cm 2, 5 A sede lomboaortica in regione paraaortica a sx.
Da qui ho Praticato pet tac la quale evidenzia conglomerati linfoadenopatici in sede lomboaortica sx (24mm) ed a sede mesenterica (42 mm) E con iperaccumulo di tracciante a livello delle regioni lomboaortiche (4, 7) E mesenterica (9, 4) (23.7.2021).
Fatte le più svariate ipotesi diagnostiche gli specialisti interpellati hanno deciso di procedere ad agoaspirato sotto guida ecografica.
(2.8.2021)...Il reperto recita: " il quadro morfologico mostra frustoli di tessuto linfoide costituiti da una prevalenza di linfociti di piccola taglia alternati a cellule di grande taglia con piccoli nucleoli.
Non si osserva un'organizzazione nodulare dell'infiltrato.
Lo studio immunocitochimico ha mostrato positività delle cellule linfoidi in prevalenza per il CD 20 con una ricca componente di cellule T (Cd 3 +).
Il BCL 2 mette in evidenza cellule di tipo T (sovrapponibile al cd 3).
E ' Presente una componente di cellule BCL6+ e CD10 +.
L'indice di proliferazione (Ki67) e intorno al 30 %...Reperto solo sospetto di linfoma non hodgking B cellulare follicolare in considerazione del tipo di prelievo (agobiopsia) che suggeriscono, qualora nn sia possibile conferma diagnostica sullo studio di un intero linfonodo, uno stretto monitoraggio alla eventuale risposta terapeutica...alla luce di tale diagnosi ero in procinto di effettuare intervento in laparoscopia per asportazione di linfonodo ma allo stato sono stato colpito dal covid per cui e stato di nuovo tutto rimandato...sono avvilito e preoccupato...una volta superato il covid cosa mi converrà fare: iniziare una terapia sulla base della diagnosi dell'agoaspirato o procedere alla biopsia del linfonodi?
In tale ultima ipotesi temo di iniziare tardi una terapia (tempi intervento diagnosi etc)...nel frattempo i linfonodi sono cresciuti...il più grande misura 6 cm (da 2, 5)...illuminatemi...grazie
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76
Si buongiorno.
Io personalmente non tratterei un paziente con una risposta del genere, anche perchè il collega consiglia di asportare un intero linfonodo per consentire una corretta diagnosi.
C'è bisogno di una corretta diagnosi (o meglio definitiva diagnosi) anche perchè l'atteggiamento terapeutico è in funzione dell'istologico. Spero che guarisca presto dal COVID in modo tale può procedere all'intervento di biopsia linfonodale.


La saluto e in bocca al lupo

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Utente
Utente
Grazie dottore. Passato covid, oggi, 21 settembre ho dato impulso alla procedura per eseguire l'intervento di escissione dei linfonodi finalizzato ad una corretta diagnosi. Ho effettuato prelievi sangue e tampone covid. L'ospedale poi mi ha fissato appuntamento per il 12 ottobre per la lettura dell'istologico(data presunta) e prosieguo stadiazione e terapia. Probabilmente l'intervento sara' fatto entro la prossima settimana (27 settembre 1/ottobre).
Vorrei approfittare della Sua gentilezza per chiederLe un parere. Tornato a casa, sul foglietto in cui mi hanno fissato una visita per il giorno 12 ottobre erano segnati i valori attuali dei globuli bianchi e dell'emoglobina. Globuli bianchi 3,200.....emoglobina 13,00. Sono preoccupato perche' i valori dell'emoglobina il 27 luglio era 16,1. Premetto che dalle analisi praticate da un anno a questa parte i valori dei globuli bianchi sono stati sempre inferiori al minimo ovvero 3.000/3.400 (v.n. minimo 4000) cosi' come i linfociti anche se di poco. L'emoglobina ha sempre oscillato tra un valore di 15,5 e 16,5. Il calo di 3 punti in due mesi e' da attribuire alla patologia, presumo. Ma mi chiedo, e' consigliabile ogni due o tre giorni controllare l'emoglobina e anche altro, atteso che fino alla terapia passera' un altro mese? Mi sento stanco, dormo poco, e ho dolori diffusi che a volte vengono e vanno via da soli . Ad esempio dolore alla gola(tonsilla sinistra) che poi scompare nel giro di due tre ore, dolore tipo osseo sulla fronte lato sinistro o alle vertebre cervicali che a volte scompare dopo 5/6 minuti......Insomma reggero' per un altro mese? Devo attivarmi in qualcosa nel frattempo? Paradossalmente in questo vortice di diagnosi e consulti non ho ancora un ematologo di riferimento. Sono seguito per ora per cause di forza maggiore in una struttura ospedaliera ma praticamente senza essere in carico di nessun dottore a cui posso rivolgere queste domande. Mi sento solo ripetere che occorre la diagnosi precisa.. E' cosi', ma non e' l'unico aspetto della questione. Tra l'altro sono stato operato di carcinoma vescicale e a breve dovrei fare ciclo di immunoprofilassi con bcg. Posso farlo? Il mio urologo mi dice che si dovra' valutare.....un passo per volta,,,,,,Grazie e mi scusi se sono stato prolisso, ma sono molto preoccupato, piu' che altro per i tempi........Grazie infinite

I
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76
Comunque il valore dell'emoglobina anche se in calo è più che accettabile. Credo che a questo punto è in procinto dell'intervento.
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Utente
Utente
Buonasera dottore, ho fatto l'intervento. NN e' stato possibile prelevare l'intero linfonodo ma una parte che l'anatomo patologo ha considerato sufficiente per la diagnosi " .........Reperto morfologico compatibile con linfoma non hodgkin, follicolare, di basso grado (G1)". Il day hospital di ematologia che mi segue mi ha prescritto una pet da fare a fine mese ( la precedente e' stata fatta il 23 luglio e mostrava conglomerati linfoadenopatici ricaptanti in sede lombo aortica e mesenterica rispettivamente di cm 2,4 e 4,3.) e la biopsia ossea da praticare il 21 ottobre. Dopo queste indagini sara' decisa la terapia ma non si esclude che la patologia possa essere solo osservata. Il nodo pricipale ora e' la compatibilita' o meno della patologia con eventuale terapia con l'imunoprofilassi che stavo facendo per la neoplasia vescicale che prevede istillazioni endovescicali del bacillo di calmette e guerin(bacillo della tubercolosi). L'ematologo non si e' espresso e per ora neanche l'urologo che mi segue. Faccio presente che da circa un anno a questa parte gli esami ematochimici sono perfetti ad eccezione dei glubuli bianchi (3.000 su un valore di 3.500) e i linfociti, quasi sempre al limite della norma in termini percentuali e sempre bassi rispetto alla norma in termini assoluti (0.76 ...limite minimo 1,2) . Ho fatto per mio conto l'esame della sottopopolazione linfocitaria : LINFOCITI T HELPER CD4 28 ( V.N. 40-60), LINFOCITI T CD03 58,00 (65-80). Ma questa linfopenia puo' dipendere dal linfoma? I medici interpellati sin dall'anno scorso quando ancora non si era manifestata alcuna patologia affermavano che i valori bassi non avevano nessun significato clinico . La situazione e' un po'complessa....mi illumini....grazie
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