La sopravvenuta inefficacia del farmaco menzionato, un nuovo farmaco
GENT.MO DOTTORE,
A MIO PADRE, 71 ANNI, AFFETTO DA POLICITEMIA VERA, IN CURA CON ONCOCARBIDE DA OLTRE 10 ANNI, E' STATO PRESCRITTO, CAUSA LA SOPRAVVENUTA INEFFICACIA DEL FARMACO MENZIONATO, UN NUOVO FARMACO: SI TRATTA DELL'INTERFERONE. LA PRIMA DOSE DI TALE FARMACO HA CAUSATO UNA REAZIONE FEBBRILE. ALCUNI MEDICI NE SCONSIGLIANO L'USO. PER ALTRI, TRA CUI L'ONCOEMATOLOGO CHE SEGUE MIO PADRE, E' NECESSARIO. VORREI TANTO UN SUO ILLUMINATO PARERE PER DIRIMERE LA DIATRIBA. SECONDO LEI CI SONO CURE ALTERNATIVE? CHE EFFETTI PUO' PROVOVARE SUL LUNGO PERIODO TALE FARMACO? NE E' FORSE CONSIGLIABILE L'USO, VISTA L'ALTA TOSSICITA', SOLO PER BREVI PERIODI? CHE EFFETTI PUO' AVERE L'USO DELL'INTERFERONE NEL LUNGO PERIODO?
CORDIALI SALUTI
A MIO PADRE, 71 ANNI, AFFETTO DA POLICITEMIA VERA, IN CURA CON ONCOCARBIDE DA OLTRE 10 ANNI, E' STATO PRESCRITTO, CAUSA LA SOPRAVVENUTA INEFFICACIA DEL FARMACO MENZIONATO, UN NUOVO FARMACO: SI TRATTA DELL'INTERFERONE. LA PRIMA DOSE DI TALE FARMACO HA CAUSATO UNA REAZIONE FEBBRILE. ALCUNI MEDICI NE SCONSIGLIANO L'USO. PER ALTRI, TRA CUI L'ONCOEMATOLOGO CHE SEGUE MIO PADRE, E' NECESSARIO. VORREI TANTO UN SUO ILLUMINATO PARERE PER DIRIMERE LA DIATRIBA. SECONDO LEI CI SONO CURE ALTERNATIVE? CHE EFFETTI PUO' PROVOVARE SUL LUNGO PERIODO TALE FARMACO? NE E' FORSE CONSIGLIABILE L'USO, VISTA L'ALTA TOSSICITA', SOLO PER BREVI PERIODI? CHE EFFETTI PUO' AVERE L'USO DELL'INTERFERONE NEL LUNGO PERIODO?
CORDIALI SALUTI
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Il trattamento, in via generale, della policitemia vera si basa sull'utilizzo di:
1) Salassi
2) Pipobromano ,che è un farmaco chemioterapico attivo nella policitemia vera e ben tollerato che consente di ottenere il controllo della malattia in un'altissima percentuale di pazienti.
3) Idrossiurea ( Oncocarbide )
Riguardo l'interferon alfa , questo è un farmaco antiproliferativo che permette di ottenere buoni risultati in un 50-70 % circa di pazienti, ma che presenta numerosi effetti collaterali che costringono in certa percentuale di pazienti ad interrompere il trattamento. La maggiore indicazione all'utilizzo di questo sarebbe nei pazienti giovani che meglio sopportano, rispetto agli anziani, il trattamento.
Vi sono poi promettenti studi ed applicazioni su terapia con farmaci molecolari che sono in grado di agire direttamente sulla mutazione del gene implicato nella malattia che è JAK 2 ( Inibitori selettivi di Jak 2 ).
E' evidente che le scelte terapeutiche terranno conto delle condizioni generali dei pazienti.
1) Salassi
2) Pipobromano ,che è un farmaco chemioterapico attivo nella policitemia vera e ben tollerato che consente di ottenere il controllo della malattia in un'altissima percentuale di pazienti.
3) Idrossiurea ( Oncocarbide )
Riguardo l'interferon alfa , questo è un farmaco antiproliferativo che permette di ottenere buoni risultati in un 50-70 % circa di pazienti, ma che presenta numerosi effetti collaterali che costringono in certa percentuale di pazienti ad interrompere il trattamento. La maggiore indicazione all'utilizzo di questo sarebbe nei pazienti giovani che meglio sopportano, rispetto agli anziani, il trattamento.
Vi sono poi promettenti studi ed applicazioni su terapia con farmaci molecolari che sono in grado di agire direttamente sulla mutazione del gene implicato nella malattia che è JAK 2 ( Inibitori selettivi di Jak 2 ).
E' evidente che le scelte terapeutiche terranno conto delle condizioni generali dei pazienti.
Un saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.3k visite dal 14/05/2009.
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