Componente monoclonale-esami
Salve! Ho 38 anni, e lo scorso luglio, in seguito a normali esami di controllo, mi è stata riscontrata una componente monoclonale G/lambda di 0,49 g/dl, stabile al successivo controllo dopo sei mesi. Tutti gli altri parametri del sangue e delle urine delle 24 ore sono nella norma o non destano preoccupazione. Né il medico di base né l’oncologo però mi hanno prescritto radiografie, anche se vedo dalle vostre risposte che è una prassi comune controllare anche lo stato delle ossa prima di procedere ad una diagnosi. Mi chiedo quindi se posso star tranquilla con il solo controllo annuale di sangue e urine .
Vi ringrazio anticipatamente, cordiali saluti
Vi ringrazio anticipatamente, cordiali saluti
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Gentile signora,
la sua problematica è di competenza ematologica e in quanto ematologo le rispondo.
La componente monoclonale che le è stata riscontrata è di minima entità e, considerando la stabilità della situazione, si può tranquillamente definire come Gammapatia Monoclonale.
Tale condizione patologica, molto più comune nelle persone anziane ( ma che talora viene riscontrata in persone gioavni come lei), è e deve essere assolutamente asintomatica. Cioè non dà alcun sintomo e non va in alcun modo trattata.
Se dunque non ci sono sintomi e gli altri ematochimici, che andranno valutati periodicamente da un ematologo,sono normali, non ritengo necessario che lei si sottoponga a uno studio radiografico che potrà essere eseguito qualora ci siano modificazioni significative valutate dallo specialista.
Io di solito, dopo la diagnosi, controllo il paziente ogni 4 mesi per il primo anno e poi, qualora tutto rimanga stabile, ogni 6 mesi.
Ricordi che la gammapatia monoclonale nella maggior parte dei casi rimane tale tutta la vita, non dà disturbi e non va curata. In rarissimi casi può invece evolvere in un'altra situazione ed è questo il motivo per cui comunque va controllata alemno ogni 6 mesi-1 anno dallo specialista.
Stia dunque tranquilla e contatti un ematologo che diventerà il suo contatto di fiducia ogni 6 mesi/ un anno.
Cordiali saluti.
la sua problematica è di competenza ematologica e in quanto ematologo le rispondo.
La componente monoclonale che le è stata riscontrata è di minima entità e, considerando la stabilità della situazione, si può tranquillamente definire come Gammapatia Monoclonale.
Tale condizione patologica, molto più comune nelle persone anziane ( ma che talora viene riscontrata in persone gioavni come lei), è e deve essere assolutamente asintomatica. Cioè non dà alcun sintomo e non va in alcun modo trattata.
Se dunque non ci sono sintomi e gli altri ematochimici, che andranno valutati periodicamente da un ematologo,sono normali, non ritengo necessario che lei si sottoponga a uno studio radiografico che potrà essere eseguito qualora ci siano modificazioni significative valutate dallo specialista.
Io di solito, dopo la diagnosi, controllo il paziente ogni 4 mesi per il primo anno e poi, qualora tutto rimanga stabile, ogni 6 mesi.
Ricordi che la gammapatia monoclonale nella maggior parte dei casi rimane tale tutta la vita, non dà disturbi e non va curata. In rarissimi casi può invece evolvere in un'altra situazione ed è questo il motivo per cui comunque va controllata alemno ogni 6 mesi-1 anno dallo specialista.
Stia dunque tranquilla e contatti un ematologo che diventerà il suo contatto di fiducia ogni 6 mesi/ un anno.
Cordiali saluti.
Dr. Gian Luca Michelis
[#3]
Utente
la ringrazio molto per la sua risposta. sono già seguita da un oncologo (non so se specializzato in ematologia) presso l'ospedale della mia città, ho effettuato due visite a distanza di 6 mesi e ne ho già una prenotata a settembre. se tutto rimane nei parametri le prossime saranno annuali. non si è mai parlato con lo specialista di altri approfondimenti, per questo mi è venuto un dubbio. risolto grazie a lei...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.9k visite dal 13/05/2009.
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