Molti linfonodi ingrossati da molto tempo. linfoma?
Gentili dottori, vorrei riassumere brevemente un problema che purtroppo mi accompagna da almeno un anno.
Si tratta dei linfonodi.
A settembre dello scorso anno, toccandomi il collo, ho notato una pallina piuttosto dura, non dolente, a dx.
Non ho dato peso alla faccenda.
A giugno, toccandomi la mandibola, ho notato un'altra pallina, molla, che si è gonfiata poche ore dopo, forse anche a causa delle continue pressioni che ho esercitato sull'area.
Ho chiesto alla dermatologa e mi ha detto che, secondo lei, si trattava di linfonodi reattivi, così come il dentista.
A settembre ho eseguito la prima ecografia, che ha evidenziato alcuni linfonodi reattivi flogistici in regione retronucale dx (15mm max) e alcuni linfonodi reattivi flogistici in area laterocervicale e sottomandibolare (il più grande, quello che tocco sempre, era di 20mm max, situato proprio all'angolo terminale della mandibola).
Ho preso antifiammatori e antibiotici per altre ragioni (per una cisti sul cuoio capelluto che mi ha fatto andare al PS, molto dolorosa; per una faringotracheite che mi ha diagnosticato il medico di famiglia questa estate), ma i linfonodi sono sempre rimasti là.
Confesso che alcuni giorni, specialmente la mattina, sembrano più piccoli e meno gonfi al tatto.
Non si vedono ad occhio nudo, ma esercitando un po' di pressione con le dita si trovano più o meno facilmente e soprattutto quello sottomandibolare, dopo ripetute pressioni, inizia come a produrre delle fitte.
Io mi sento abbastanza bene, sebbene sia una persona molto ansiosa e in cura con ansiolitici (ho 23 anni).
Soffro di cervicalgia spesso e spesso mi fanno male le orecchie.
L'otorino che mi ha visitato (anche fibrolaringoscopia), come la dermatologa, hanno detto che non si tratta di linfonodi di cui aver paura, che è difficile che sia un linfoma o siano linfonodi tumorali.
A me la paura però rimane.
Possibile davvero che non possano esserlo?
Pur gonfiandosi e sgonfiandosi di giorno in giorno, io temo ci possa essere qualcosa sotto e il fatto che nessuno sia riuscito a capire per quale motivo si siano gonfiati mi crea disagio.
Peso 58kg per 170cm.
Le ultime analisi del sangue sono relative ad Aprile e non erano emersi valori sballati.
Da una rm encefalo avevano trovato ipertrofia dei turbinati e soffro di scolo retronasale e reflusso gastroesofageo (prendo il gaviscon).
Il medico di famiglia mi ha anche toccato la milza e il fegato e sostiene che siano nella norma.
Non so più davvero cosa pensare.
Non ho febbre notturna, né sudorazione forte (anzi, la temperatura corporea è sempre piuttosto bassa, 34.5-35); ogni tanto sento un po' di prurito la sera, ma non è esagerato, né continuo.
Posso stare tranquillo o mi consigliate di procedere con altri esami?
I medici che ho sentito sino ad ora mi hanno detto che non è il caso di fare una biopsia dei linfonodi, così come anche il radiologo che mi ha fatto l'ecografia.
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
Si tratta dei linfonodi.
A settembre dello scorso anno, toccandomi il collo, ho notato una pallina piuttosto dura, non dolente, a dx.
Non ho dato peso alla faccenda.
A giugno, toccandomi la mandibola, ho notato un'altra pallina, molla, che si è gonfiata poche ore dopo, forse anche a causa delle continue pressioni che ho esercitato sull'area.
Ho chiesto alla dermatologa e mi ha detto che, secondo lei, si trattava di linfonodi reattivi, così come il dentista.
A settembre ho eseguito la prima ecografia, che ha evidenziato alcuni linfonodi reattivi flogistici in regione retronucale dx (15mm max) e alcuni linfonodi reattivi flogistici in area laterocervicale e sottomandibolare (il più grande, quello che tocco sempre, era di 20mm max, situato proprio all'angolo terminale della mandibola).
Ho preso antifiammatori e antibiotici per altre ragioni (per una cisti sul cuoio capelluto che mi ha fatto andare al PS, molto dolorosa; per una faringotracheite che mi ha diagnosticato il medico di famiglia questa estate), ma i linfonodi sono sempre rimasti là.
Confesso che alcuni giorni, specialmente la mattina, sembrano più piccoli e meno gonfi al tatto.
Non si vedono ad occhio nudo, ma esercitando un po' di pressione con le dita si trovano più o meno facilmente e soprattutto quello sottomandibolare, dopo ripetute pressioni, inizia come a produrre delle fitte.
Io mi sento abbastanza bene, sebbene sia una persona molto ansiosa e in cura con ansiolitici (ho 23 anni).
Soffro di cervicalgia spesso e spesso mi fanno male le orecchie.
L'otorino che mi ha visitato (anche fibrolaringoscopia), come la dermatologa, hanno detto che non si tratta di linfonodi di cui aver paura, che è difficile che sia un linfoma o siano linfonodi tumorali.
A me la paura però rimane.
Possibile davvero che non possano esserlo?
Pur gonfiandosi e sgonfiandosi di giorno in giorno, io temo ci possa essere qualcosa sotto e il fatto che nessuno sia riuscito a capire per quale motivo si siano gonfiati mi crea disagio.
Peso 58kg per 170cm.
Le ultime analisi del sangue sono relative ad Aprile e non erano emersi valori sballati.
Da una rm encefalo avevano trovato ipertrofia dei turbinati e soffro di scolo retronasale e reflusso gastroesofageo (prendo il gaviscon).
Il medico di famiglia mi ha anche toccato la milza e il fegato e sostiene che siano nella norma.
Non so più davvero cosa pensare.
Non ho febbre notturna, né sudorazione forte (anzi, la temperatura corporea è sempre piuttosto bassa, 34.5-35); ogni tanto sento un po' di prurito la sera, ma non è esagerato, né continuo.
Posso stare tranquillo o mi consigliate di procedere con altri esami?
I medici che ho sentito sino ad ora mi hanno detto che non è il caso di fare una biopsia dei linfonodi, così come anche il radiologo che mi ha fatto l'ecografia.
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
[#1]
Caro Signore
A parte la palpazione anche l'ecografia esclude patologie linfoproliferative.
A questo punto starei tranquillo e certamente non farei la biopsia di questi linfonodi
Se dovessero aumentare di volume e l' ecografia evidenziasse un quadro sospetto si potra ' valutare di effettuare l'aportazione del linfonodo per effettuare l'esame iatologico
Cari saluti
Amcarella
A parte la palpazione anche l'ecografia esclude patologie linfoproliferative.
A questo punto starei tranquillo e certamente non farei la biopsia di questi linfonodi
Se dovessero aumentare di volume e l' ecografia evidenziasse un quadro sospetto si potra ' valutare di effettuare l'aportazione del linfonodo per effettuare l'esame iatologico
Cari saluti
Amcarella
Dr. Angelo Carella
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 19.2k visite dal 28/11/2020.
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