Linfonodi dietro l'orecchio molto gonfi da tre mesi, è il caso di andare dall'ematologo?
Buongiorno,
Da Marzo (quindi circa 3 mesi fa) improvvisamente senza motivo (no febbre, no raffreddore) mi si sono gonfiati i linfonodi di collo, testa, clavicole e un pochino anche ascelle e inguine anche se decisamente meno rispetto a quelli della testa.
Sono stati molto dolenti e hanno provocato grossi gonfiori alla zona occipitale e dei piccoli "nodulini" formicolanti in quella parietale; sentivo (e sento) dei tubicini duri che dalle orecchie percorrevano la testa.
Il mio medico di base non mi ha visitata durante la fase acuta, ma seguendo le sue indicazioni ho fatto 3 cicli di fans; il loro effetto è stato diminuire i gonfiori della testa ma nulla di più.
Analisi del sangue tutte nella norma, non rilevano alcuna infiammazione; EBV, toxoplasmosi e CMV del tutto negativi, sia igm che igg, VES ai limiti massimi del range.
Comunque, dopo qualche settimana riesco a fare eco capo e collo + addome, e mi dicono che i linfonodi del collo paiono essere reattivi, il più grande è sotto-mandibolare di 18 mm.
L'unico problema è che l'ecografista mi dice che non si possono controllare i linfonodi dietro le orecchie, perché con l'osso sotto non si vedrebbe nulla!
Bene, e questo è l'unico dubbio che mi è rimasto, proprio perché dietro le orecchie sono rimasti due bozzi duri grandi quanto uova di quaglia che non accennano a regredire.
Il mio timore è che possano essere proprio quelli i "malfattori" e celare qualcosa di brutto, anche se comunque mi pare non siano cresciuti ma rimasti stabili.
Il mio curante dopo un paio di mesi mi ha visitata e palpandoli mi ha detto "è osso", non per mettere in dubbio la sua parola, ma le biglie ci sono eccome! Il mio endocrinologo ha escluso che siano legati alla tiroide (soffro di ipotiroidismo autoimmune).
La mia domanda è: visto che non mi è stata prescritta una visita ematologica, è il caso di andarla a fare comunque per sicurezza privatamente, oppure è il caso di aspettare ancora e vedere come si evolve la situazione?
Grazie in anticipo
Da Marzo (quindi circa 3 mesi fa) improvvisamente senza motivo (no febbre, no raffreddore) mi si sono gonfiati i linfonodi di collo, testa, clavicole e un pochino anche ascelle e inguine anche se decisamente meno rispetto a quelli della testa.
Sono stati molto dolenti e hanno provocato grossi gonfiori alla zona occipitale e dei piccoli "nodulini" formicolanti in quella parietale; sentivo (e sento) dei tubicini duri che dalle orecchie percorrevano la testa.
Il mio medico di base non mi ha visitata durante la fase acuta, ma seguendo le sue indicazioni ho fatto 3 cicli di fans; il loro effetto è stato diminuire i gonfiori della testa ma nulla di più.
Analisi del sangue tutte nella norma, non rilevano alcuna infiammazione; EBV, toxoplasmosi e CMV del tutto negativi, sia igm che igg, VES ai limiti massimi del range.
Comunque, dopo qualche settimana riesco a fare eco capo e collo + addome, e mi dicono che i linfonodi del collo paiono essere reattivi, il più grande è sotto-mandibolare di 18 mm.
L'unico problema è che l'ecografista mi dice che non si possono controllare i linfonodi dietro le orecchie, perché con l'osso sotto non si vedrebbe nulla!
Bene, e questo è l'unico dubbio che mi è rimasto, proprio perché dietro le orecchie sono rimasti due bozzi duri grandi quanto uova di quaglia che non accennano a regredire.
Il mio timore è che possano essere proprio quelli i "malfattori" e celare qualcosa di brutto, anche se comunque mi pare non siano cresciuti ma rimasti stabili.
Il mio curante dopo un paio di mesi mi ha visitata e palpandoli mi ha detto "è osso", non per mettere in dubbio la sua parola, ma le biglie ci sono eccome! Il mio endocrinologo ha escluso che siano legati alla tiroide (soffro di ipotiroidismo autoimmune).
La mia domanda è: visto che non mi è stata prescritta una visita ematologica, è il caso di andarla a fare comunque per sicurezza privatamente, oppure è il caso di aspettare ancora e vedere come si evolve la situazione?
Grazie in anticipo
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Gent.ma Utente,
I linfonodi di interesse dell'Ematologo, generalmente non regrediscono con la terapia con FANS. Dalla descrizione che hai fatto sembrerebbe proprio che si tratti di linfonodi reattivi, quindi per ora ti consiglierei di seguire le indicazioni del tuo medico cutante. Le linfoadeniti possono essere lente a regredire.
Saluti.
I linfonodi di interesse dell'Ematologo, generalmente non regrediscono con la terapia con FANS. Dalla descrizione che hai fatto sembrerebbe proprio che si tratti di linfonodi reattivi, quindi per ora ti consiglierei di seguire le indicazioni del tuo medico cutante. Le linfoadeniti possono essere lente a regredire.
Saluti.
Dr.ssa maria grazia bisconte
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 18/06/2020.
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