Trombocitemia essenziale.
Sono un Ragazzo di 39 anni,dal 1992 sono affetto da trombocitemia essenziale (rilievo da agoaspirato midollo : vistosa iperplasia della serie megacarioblastica, numerosi megacariociti con incrmento di taglia, PLT 1000x10/l alla diagnosi) trattata fino a Giugno 2008 con Plactidil 1 c x 2.
Fino a gennaio 2008 non ho mai avuto problemi, finchè non si presentava un ulcera cutanea V°dito piede dx con il rischio dell'amputazione.
Passato il problema mi proponevo ad una visita in ematologia con conseguente agoaspirato, biopsia osteomidollare, cariotipo midollare.
il quadro, confermava la malattia mieloproliferativa cronica, biologia molecolare per BCR/ABL negativo, mutazione JAK2. Positivo.
Inizio così trattamento con Xagrid 2 compresse il dì con risultati positivi( le piastrine oscillavano tra 350 e 450 x 10/l )
Il primo dicembre ricovero d'urgenza all Utic per infarto miocardico NSTEMI parcellare in soggetto con malattia dell'arteria interventricolare trattata con PTCA ed impianto di stent metallico.
Interrompevo così lo Xagrid per incompatibilità alla terapia di dimissione (PLAVIX, SEQUACOR, TORVAST, TRIATEC, CARDIOASPIRINA) e iniziavo ONCOCARBIDE 2 compresse il dì.
Nel Febbraio scorso, fine mese, ulteriore ricovero in urgenza UTIC e altra coronografia la quale riscontrava lieve iperplasia neointimale intrastent (stenosi <50%) e stenosi 50-60% di D1.
Purtroppo il conteggio piastrinico risulta ancora alto nonostante l'aumento del dosaggio Oncocarbide (un giorno 2 comp. e il successivo 3) i valori si aggirano intorno alle 600/700 x 10/l
Il mio ematologo mi ha aumentato il dosaggio fino a tre comp. tutti i giorni
perchè è convinto che l'oncocarbide entri in qualche modo in contrasto con la terapia e quindi ci voglia più dose e tempo di reazione.
Volevo sapere se è consigliabile un dosaggio così alto e se non è il caso di intraprendere un'altra strada visto che dopo tre mesi circanon c'è stato alcon miglioramento. tantissime grazie
Fino a gennaio 2008 non ho mai avuto problemi, finchè non si presentava un ulcera cutanea V°dito piede dx con il rischio dell'amputazione.
Passato il problema mi proponevo ad una visita in ematologia con conseguente agoaspirato, biopsia osteomidollare, cariotipo midollare.
il quadro, confermava la malattia mieloproliferativa cronica, biologia molecolare per BCR/ABL negativo, mutazione JAK2. Positivo.
Inizio così trattamento con Xagrid 2 compresse il dì con risultati positivi( le piastrine oscillavano tra 350 e 450 x 10/l )
Il primo dicembre ricovero d'urgenza all Utic per infarto miocardico NSTEMI parcellare in soggetto con malattia dell'arteria interventricolare trattata con PTCA ed impianto di stent metallico.
Interrompevo così lo Xagrid per incompatibilità alla terapia di dimissione (PLAVIX, SEQUACOR, TORVAST, TRIATEC, CARDIOASPIRINA) e iniziavo ONCOCARBIDE 2 compresse il dì.
Nel Febbraio scorso, fine mese, ulteriore ricovero in urgenza UTIC e altra coronografia la quale riscontrava lieve iperplasia neointimale intrastent (stenosi <50%) e stenosi 50-60% di D1.
Purtroppo il conteggio piastrinico risulta ancora alto nonostante l'aumento del dosaggio Oncocarbide (un giorno 2 comp. e il successivo 3) i valori si aggirano intorno alle 600/700 x 10/l
Il mio ematologo mi ha aumentato il dosaggio fino a tre comp. tutti i giorni
perchè è convinto che l'oncocarbide entri in qualche modo in contrasto con la terapia e quindi ci voglia più dose e tempo di reazione.
Volevo sapere se è consigliabile un dosaggio così alto e se non è il caso di intraprendere un'altra strada visto che dopo tre mesi circanon c'è stato alcon miglioramento. tantissime grazie
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La terapia la deve decidere soltanto il suo ematologo che la conosce direttamente a differenza nostra. Nel suo specifico caso oltre il problema piastrine sussiste un discorso cardiologico che và seguito congiuntamente. Quello che le posso dire è che nella trombocitemia essenziale fino a valori di piastrine inferiori al milione ( 700 , 800.000 ) si può fare controlli periodici con eventuale assunzione di ac. acetilsalicilico. Le consiglio un consulto diretto tra il suo cardiologo e l'ematologo
Un saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.5k visite dal 20/03/2009.
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