Disordini coagulativi in gravidanza
Buongiorno, ho 37 anni e sono alla terza gravidanza (trentaseiesima settimana). Nelle due precedenti gravidanze non ho mai avuto problemi di coagulazione. La scorsa settimana il ginecologo mi ha chiesto esami della coagulazione con antitrombina III, sono risultati allungati di poco pt e ptt (1,35 e 1,42)con diminuita antitrombina (46) nella norma fibrinogeno (340)proteina S bassa (non mi ricordo il valore preciso ma il ginecologo ha detto che in gravidanza la proteina S non è significativa). Tenendo conto che partivo ad inizio gravidanza con un fibrinogeno di quasi 700, quindi al di fuori del limite massimo, ora devo preoccupami per l'esito degli esami? Cosa rischierei incontro in sala parto se gli esami dovessero peggiorare ulteriormente? il ginecologo ha deciso di attedere e vedere la prossima settimana di ripetere tutti i prelievi.
Grazie, cordiali saluti.
Grazie, cordiali saluti.
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Per adesso non rischia niente. Il fibrinogeno si e' normalizzato ed e' una cosa positiva.
L'allungamento di PT e PTT e la riduzione di ATIII vanno appunto verificati, anche per escludere problemi tecnici, aggiungendo magari il D-Dimero.
Normalmente in gravidanza il PT si accorcia, anziche' allungarsi.
L'allungamento di PT e PTT e la riduzione di ATIII vanno appunto verificati, anche per escludere problemi tecnici, aggiungendo magari il D-Dimero.
Normalmente in gravidanza il PT si accorcia, anziche' allungarsi.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 13/02/2009.
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