Diagnosticata la sindrome da anticorpi antifosfolipidi con i seguenti valori
A dicembre mi è stata diagnosticata la sindrome da anticorpi antifosfolipidi con i seguenti valori:
IgG ANTIC. ANTICARDIOLIPINA 25.4, IgM ANT: ANTICARDIOLIPINA 76.3
ANTI IgG BETA 2 GLICOPROTEINA I 18.13, ANTI IgM 128.54.
Una risonanza all'encefalo ha evidenziato in sede sottocapsulare frontale bilaterale multiple minute aree di alterato segnale da riferire a esiti gliotici. Vorrei sapere: in base questi elementi è confermata la diagnosi?
Ancora non mi è stata data alcuna terapia se non la cardio=
aspirina, dovrei invece fare una terapia anticoagulante? Aggiungo che nel 2000 ho avuto dei problemi di aggregazione piastrinica e ancora oggi ho spesso nelle braccia e nelle
gambe dei grossi ematomi.
Ho 57 anni e nell'età fertile ho avuto due aborti e una gravidanza extrauterina.
Vi ringrazio della vostra disponibilità, distinti saluti
Marina
IgG ANTIC. ANTICARDIOLIPINA 25.4, IgM ANT: ANTICARDIOLIPINA 76.3
ANTI IgG BETA 2 GLICOPROTEINA I 18.13, ANTI IgM 128.54.
Una risonanza all'encefalo ha evidenziato in sede sottocapsulare frontale bilaterale multiple minute aree di alterato segnale da riferire a esiti gliotici. Vorrei sapere: in base questi elementi è confermata la diagnosi?
Ancora non mi è stata data alcuna terapia se non la cardio=
aspirina, dovrei invece fare una terapia anticoagulante? Aggiungo che nel 2000 ho avuto dei problemi di aggregazione piastrinica e ancora oggi ho spesso nelle braccia e nelle
gambe dei grossi ematomi.
Ho 57 anni e nell'età fertile ho avuto due aborti e una gravidanza extrauterina.
Vi ringrazio della vostra disponibilità, distinti saluti
Marina
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Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregia Marina, la patologia che le è stata diagnosticata nel Dicembre, era già attiva molto tempo prima, aborti ripetuti, problemi di aggregazione piastrinica. L’origine della sindrome da antifosfolipi, è autoimmune, riconosce come meccanismo immunologico, il mimetismo molecolare. Fenomeno che si verifica quando un agente patogeno entra nell’organismo e viene confrontato con il self, antigene umano linfocitario, HLA. Vi è sempre un agente patogeno innescante che viene individuato nel virus di Epstein-Barr, Papilloma virus, Chlamidia, Parvovirus B19. come HLA, DR3 (B8)/DQ6-Dna, DR4 (DR7/DQ6. Su questi deve rivolgersi l’azione terapeutica. La medicina biologica, ha molte armi pe svolgere questo lavoro ed individuare l’agente scatenante, la terapia adeguata.
saluti
saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.8k visite dal 16/05/2006.
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